ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 27 aprile 2018

Nel cuore di una notte oscura

L'Incredibile Profezia di Solovëv sull'Anticristo!


Vladimir Sergeevič Solovëv nacque a Mosca il 16 gennaio 1853 e decedette ad Uzkoe il 31 luglio 1900. 

Dopo aver terminato gli studi in filosofia e teologia, insegnò all'Università di Mosca e passò poi al Ministero dell'Educazione.

Già in anni precoci iniziò le sue ricerche appassionate sulle "più alte verità" arrivando a prevedere nel nascente '900 un secolo di guerre, il fallimento delle ideologie e gli inutili progressi della scienza e della psicologia che non avrebbero risolto le domande basilari della vita.

Visualizzò la scristianizzazione dell'Occidente e la crescente apostasia, tanto che negli ultimi scritti, si dedicò particolarmente a delineare la figura dell'Anticristo, avvilente e tragico simbolo della peggiore depravazione umana.

Ma piuttosto che riportare, seppur nella sua breve interezza, l'opera più famosa di questo prestigioso autore ‒ "Il Racconto dell'Anticristo" ‒ (che troverete QUI), ho scelto di pubblicarne i migliori e più essenziali passaggi contenuti e citati in una approfondita  riflessione  del  cardinale  Giacomo  Biffi,  deceduto  l'11  luglio  2015.

Chi fa la Messinscena?

La Russia porta all’Aia 17 persone coinvolte loro malgrado nel falso “attacco chimico” simulato a Douma dai terroristi di Jaysh Islam!

http://palaestinafelix.blogspot.it/2018/04/la-russia-porta-allaia-diciassette.html#more

Uno dei “problemi” che hanno caratterizzato la messinscena “chimica” dei terroristi di Jaysh Islam tenuta a Douma poco prima della sua capitolazione (e che é servita a fornire alle ipocrite potenze imperialiste la scusa per il loro codardo -ma per fortuna inutile- attacco del 14 scorso) é che, appunto, si é tenuta in un territorio che poco dopo ha cambiato mano ed é stato liberato dalle forze siriane e dai loro alleati russi.Al contrario di altri infingimenti “chimici” tenutisi nel 2013 nel Ghouta Est e l’anno scorso a Khan Sheikoun (località al momento dei fatti solidamente in mano ai takfiri dove testimoni e sopravvissuti degli attacchi ‘false flag’ potevano venire ricattati, intimiditi, imprigionati o direttamente uccisi) a Douma pochi giorni dopo i fatti sono arrivati non solo gli uomini di Assad e di Putin ma anche gli ispettori dell’OPCW.Ed é proprio alla sede dell’OPCW dell’Aia che i Russi hanno portato diciassette persone coinvolte nella messinscena (loro malgrado), affinché potessero testimoniare la reale dinamica dei fatti.Tra essi anche il piccolo Hassan Diab, bambino filmato dai tagliagole ‘elmetti bianchi’ nel tentativo di farne il ‘poster’ della loro burattinata, esattamente come era successo ad Aleppo al piccolo Omran (ora sano e sicuro con la sua famiglia nella pace ritrovata dopo la liberazione della città dal giogo terrorista).

Quel che di falso e subdolo che lo rende perfetto.

https://cdn.tempi.it/wp-content/uploads/2014/12/lettere-di-berlicche.jpg?x20073

Intervista a Berlicche

    – Buongiorno signor Berlicche.
– Buongiorno a lei.
– Come va?
– Molto bene, grazie.
– Ci può dire qualcosa circa la vicenda di Alfie Evans?
– Sono soddisfattissimo!
– Perché?
– Beh, siamo riusciti a far prevalere la nostra visione.
– Quale?
– In due parole direi così: che la morte è meglio della vita, che la speranza è un’illusione, che un essere umano è inutile quando non è in linea con i parametri della massima efficienza, che il dolore non ha senso…
– Però, signor diavolo… oh, mi scusi, volevo dire signor Berlicche…  non può negare che a favore di Alfie c’è stata una mobilitazione…
– Sì, abbiamo visto, ma che ci vuole fare… In questi casi scatta sempre una certa emotività…

Che civiltà è quella in cui ci è toccato di vivere?




A TUTTO CAMPO CON LORENZO FONTANA, VICESEGRETARIO DELLA LEGA

Nell’ampia intervista Il vicepresidente della Camera ricorda alcuni temi che hanno connotato la sua presenza, dal 2009, nell’Europarlamento: i rapporti con la Russia e i Paesi dell’Europa centro-orientale, le battaglie per vita e famiglia, l’impegno per i cristiani perseguitati. Come è diventato leghista, il voto cattolico per la Lega, il Rosario di Salvini a piazza del Duomo, la prossima Marcia per la Vita a Roma, il caso Alfie Evans. Anche il tifo per il Verona e alcuni ‘flash’ sulla quotidianità del leader della Lega.
Nato a Verona il 10 aprile 1980, coniugato con una figlia, vicesegretario federale della Lega (insieme con Giancarlo Giorgetti) dal 2016, europarlamentare dal 2009 al 2018, Lorenzo Fontana è oggi uno dei quattro vicepresidenti della Camera dei deputati uscita dalle elezioniitaliane del 4 marzo scorso.
Con molta cordialità ci riceve nel suo ufficio al secondo piano di Palazzo Montecitorio e ci rilascia l’ampia intervista che segue. Tra gli argomenti della conversazione i suoi anni a Bruxelles, l’apprezzamento per la Russia di Putin e i Paesi dell’Europa centro-orientale che valorizzano la loro identità, lo scontro mondiale tra globalisti e identitari, la lotta per i principi non negoziabili, la Lega e i cattolici, l’amicizia profonda con Matteo Salvini, l’importanza della Marcia per la vita. E’ fresco reduce dall’aver conseguito una seconda laurea in Storia della civiltà cristiana (presso l’Università Europea di Roma) dopo quella in Scienze politiche a Padova.
 Lorenzo Fontana, non possiamo non incominciare questa intervista con una riflessione sulla triste e trista vicenda sviluppatasi in Gran Bretagna attorno alla sorte del piccolo Alfie Evans, che per l’Alder Hey Hospital di Liverpool e per  i giudici di vari tribunali (gli ultimi ricorsi dei genitori sono stati rigettati poche ore fa dalla Corte d’Appello di Londra) “deve” morire “nel suo miglior interesse”. Morire il più presto possibile in Gran Bretagna, così che non possa essere trasferito in Italia, al Bambin Gesù di Roma o in un altro ospedale… 
E’ una vicenda allucinante e purtroppo anche un segno premonitore di quello che potrà accadere in tutta Europa se la deriva nichilista dovesse continuare. Fa venire i brividi il fatto che un tribunale decida di far morire una persona, in questo caso un bambino di 23 mesi, perdipiù contro la volontà ferrea, eroica dei suoi genitori. Quello che sta succedendo ci permette di capire ancora meglio in che tempi viviamo oggi in Europa.

L' “elité” di “esseri evoluti”

L’IDEOLOGIA BRITANNICA. Tra eugenetica, malthusianesimo e Nuovo Ordine Mondiale.



di Gianluca Marletta
Chiunque abbia la ventura di leggere The Brave New World, l’allucinata ma “profetica” distopia dell’inglese Aldous Huxley, che già negli anni ’30 del XX secolo precognizzava un futuro Governo Globale dove un’umanità concepita “in provetta” (la pubblicazione del romanzo è del 1932!) e ridotta a 200 milioni di individui, viene mantenuta in “dorate catene” e totale obbedienza attraverso droga, sesso e spettacoli, non può non sospettare che la trama rifletta non solo la “fantasia” del romanziere ma anche una tendenza, uno stato di spirito, realmente presente tra le “classi alte” del mondo anglosassone (di cui Aldous era uno dei più brillanti rampolli). In effetti, quella che potremmo definire come “ideologia britannica” ha una lunga storia: si tratta di un mix di suprematismo classista, culto dell’eugenetica ed elitismo, ossessione per il controllo sociale indotto e idea fissa che l’umanità debba essere drasticamente ridotta di numero se non addirittura “ricreata”prometeicamente, che è stato un vero e proprio riferimento occulto di molte politiche anglosassoni degli ultimi due secoli, divenendo dal secondo dopoguerra “ideologia di riferimento” non più solo in Inghilterra o negli Stati Uniti ma in tutto il mondo occidentale e oltre.
Un’ideologia che rivela, a volte, suggestioni para-messianiche di rinnovamento globale e dominio del mondo ma che ha tuttavia saputo imporsi, a livello pseudo-scientifico, con le ipotesi di Malthus e Darwin, divenendo giustificazione e pilastro dell’ultra-capitalismo moderno e della sua visione del mondo. Così, ad esempio, quando si assiste, al giorno d’oggi, ad operazioni come il tentativo di estendere l’eutanasia ai bambini malati o all’incessante propaganda contro la “natalità” umana vista quale pericolo per la “madre Terra”, bisogna sempre tener conto di quali radici ideologiche si celino dietro tali politiche.

Quali sono i messaggi

EUGENETICA SPACCIATA PER «BEST INTEREST»


PERCHE’ ALFIE DEVE MORIRE
di Marcello Pamio
Siamo arrivati nel giro di pochi mesi al terzo caso di bambino assassinato dal Sistema.
Dopo gli emblematici casi di Charlie Gard di 11 mesi (con malattia genetica degenerativa) e Isaiah Haastrup di un anno (con gravi lesioni cerebrali), ora tocca ad Alfie  di soli 23 mesi (malato di una patologia sconosciuta). Attualmente il piccolo è ricoverato nell’ospedale di Liverpool.
I giornalisti dei media mainstream, peggio degli avvoltoi e degli sciacalli che si nutrono di carogne, ci sguazzano alla grande, senza dire una sola parola in merito a quello che sta realmente accadendo.

giovedì 26 aprile 2018

Un sacerdote coraggioso

Come smantellare Rahner, emblema della nouvelle theologie



Il sacerdote spagnolo Jaime Mercant Simò, parroco e teologo, ha ampiamente studiato il pensiero teologico del gesuita tedesco Karl Rahner (1904-1984), l’emblema della nouvelle theologie, e ha concluso — riportando tutto nella propria tesi di dottorato — che si tratta di un pensiero agli antipodi di quello cattolico, perché deforma e falsifica la metafisica tomista. In occasione della pubblicazione della tesi di dottorato di padre Mercant (purtroppo al momento è solo in spagnolo), il sito spagnolo Adelante la Fé lo ha intervistato. Abbiamo deciso di tradurre quest’intervista, perché è fondamentale per comprendere quanto Rahner — compresi i suoi discepoli – sia dannoso e pericoloso per tutta la Chiesa.
Lunedì 26 marzo 2018 — Karl Rahner, considerato il “padre” della nouvelle theologie, ha fatto tanto danno alla retta dottrina cattolica e le sue errate concezioni teologiche e filosofiche – agli antipodi del tomismo – si sono purtroppo diffusi in ampi settori della Chiesa, protraendo la sua dannosa influenza fino ai nostri giorni.

Solo dall’ordine può venire la pace

VERO ORDINE "TORNARE A DIO"


La pace è la tranquillità dell’ordine:"bisogna tornare alle sorgenti dell’Essere a Dio". Se il disordine è la radice del male cos’è l’ordine? la conquista della consapevolezza è una fatica che deve essere fatta in prima persona 
di Francesco Lamendola  


 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/chiesa/0--verso-croci-500.gif

La definizione è di sant’Agostino: la pace è la tranquillità dell’ordine; più esattamente, il grande santo e filosofo latino della Numidia sostiene che la pace consiste nella tranquillità, nella concordia e nell’unione. E si noti che non dice: la tranquillità nell’ordine, bensì: la tranquillità dell’ordine, per cui il soggetto è l’ordine, non la tranquillità. Il vero ordine è tranquillo, e in ciò consiste la pace: non è dalla tranquillità che discende l’ordine, ma dall’ordine discende la tranquillità. Pertanto la tranquillità non è il fine, ma il mezzo: non si giunge alla pace perseguendo la tranquillità, ma cercando di realizzare e di preservare l’ordine. L’ordine è la chiave di tutto,è l’alfa e l’omega della ricerca interiore, è la leva di Archimede che sorregge l’universo. Se l’universo non fosse ordinato, non esisterebbe: tutto ciò che è disordinato corre verso la distruzione. Le passioni disordinate conducono l’anima alla rovina, e nemmeno il corpo se la passa molto bene, quando a comandare sono la superbia, la lussuria e l’avarizia; anch’esso finisce per avvertire i dannosi effetti di un regime di vita disordinato. Ma se il disordine è la radice del male, che cos’è l’ordine? Come lo si può definire? E in che modo sant’Agostino giunge ad affermare che solo dall’ordine può venire la pace?

Ipse dixit

Monsignore Antonio Livi: L'elezione di Francesco è stata orchestrata




10:31

Professore emerito di filosofia, Pont. Università Lateranense

Il nazismo non è alle porte, ha già vinto

IL NAZISMO VITTORIOSO


Caso Alfie ecco "il nuovo demonio". Avviso ai manifestanti del 25 aprile il nazismo non è alle porte ha già vinto: nella forma tecnocratica del dominio neocapitalista e in quella del delirio antiumano della selezione della specie 
di Roberto Pecchioli  

 0 bimbo benedetto

Avviso ai manifestanti del 25 aprile, agli antifascisti e antinazisti, ai progressisti, ai moderati, ai conservatori e a tutti gli uomini di buona volontà: il nazismo non è alle porte, ha già vinto. Nella forma tecnocratica del dominio neocapitalista e in quella del delirio antiumano della selezione della specie. Eugenetica più dittatura tecnologica e finanziaria: ecco il nuovo demonio. Il caso del povero Alfie Evans, il bimbo inglese affetto da una malattia grave e sconosciuta che i tribunali inglesi e gli intellettuali di servizio delle oligarchie vogliono morto dovrebbe aprire gli occhi ad un’opinione pubblica drogata, che, come le tre scimmiette, non parla, non vede, non sente. Ringraziamo il coraggio dei genitori del piccolo se il caso sta iniziando a scuotere alcune coscienze. L’Italia ha attribuito ad Alfie la cittadinanza, l’ospedale romano Bambino Gesù è pronto ad accoglierlo, il Papa, bentornato tra noi, ha battuto un colpo a favore della vita. Hanno staccato le macchine, ma Alfie respira, non vuole morire.

Stupore dopo aver visto un sacerdote in preghiera

http://cal-catholic.com/wp-content/uploads/2017/07/balza_ecce_agnus_dei.jpg

Per una retta liturgia

    «Sembra che oggi gran parte della liturgia, almeno nella sua attuazione pratica, si sia ridotta ai soli due movimenti kerigmatico-catechistico ed epicletico-comunicativo con la scomparsa o la forte riduzione della posizione latreutico-contemplativa».
Scrive così don Enrico Finotti in una delle sue risposte dedicate alla liturgia. In un primo tempo sembra linguaggio per iniziati, ma don Finotti non lascia mai i suoi interlocutori senza spiegazione. Sempre attento alle osservazioni dei fedeli, l’autore resta colpito dal fatto che una di loro mostri stupore dopo aver visto un sacerdote in preghiera, e di conseguenza si interroga: se nella liturgia la dimensione della preghiera, agli occhi di un fedele comune, non appare più come centrale, vuol dire che c’è qualcosa che non funziona. Perché la liturgia è per sua natura preghiera pubblica. E allora ecco la spiegazione: oggi la liturgia privilegia i momenti in cui il sacerdote si rivolge al popolo per annunciare la parola di Dio (posizione kerigmatica) e quelli in cui si volge ai fedeli per agire su di loro con i medesimi gesti di Gesù (posizione epicletica), ma non favorisce i momenti in cui   il sacerdote, rappresentando il Signore alla testa del popolo (posizione latreutica), dovrebbe rivolgersi a Dio come l’assemblea e guidare i fedeli nella lode e nell’adorazione.

"Un miracolo della preghiera"

La Pasqua di Alfie e il sepolcro vuoto


Il piccolo Alfie doveva morire nell'arco di pochi minuti, una volta staccato il respiratore. Con i "conforti" medici del caso. "Posizionato con cura sui grembi di Mr Evans e Ms James, se lo desiderano". E "dopo che la morte sarà stata confermata, la famiglia potrà lavarlo, vestirlo e passare del tempo con lui".
Così c'era scritto nel "protocollo" per la morte di Alfie, notificato ai suoi genitori Tom e Kate dall'Alder Hey Children's Hospital di Liverpool.
Ma così non è avvenuto. Perché anche senza più il tubicino dell'ossigeno, staccato alle 22.17 di lunedì 23 aprile, Alfie ha continuato a respirare. Da solo. Per ore e ore. Al punto che il giorno dopo i medici dell'ospedale – clamorosamente smentiti dai fatti – hanno dovuto ridargli ossigeno, acqua e cibo. "Un miracolo della preghiera", ha detto Francesco Cavina, il vescovo che il 18 aprile aveva accompagnato il padre di Alfie dal papa, per "un piccolo guerriero che vuole vivere".

mercoledì 25 aprile 2018

Non tarderà molto ad arrivare

VERSO UNA CENSURA VIOLENTA E DRAMMATICA – Alberto Bagnai, Marcello Foa, Vladimiro Giacché



Come funziona la fabbrica delle notizie false? Chi paga gli stregoni dell’informazione? Quali sono gli strumenti che vengono usati per mistificare la realtà?
Questi sono i temi affrontati da Alberto Bagnai e Vladimiro Giacchè durante la presentazione del libro “Gli stregoni della notizia – atto secondo“, di Marcello Foa, nel corso di un evento che ha registrato il pienone, organizzato dall’Intellettuale Dissidente in collaborazione con l’associazione Asimmetrie, sabato 21 aprile a Roma.

Piacere a Dio piuttosto che agli uomini

IL CRISTIANO E IL MONDO


Il cristiano è nel mondo ma non è del mondo. Gesù è stato chiaro e si è rifiutato di pregare per il mondo:"io non prego per il mondo" precisando che il mondo odia coloro che lo seguono perché il mondo non lo vuole riconoscere 
di Francesco Lamendola   

 0 ressurezione

Al termine dell’Ultima Cena, Gesù Cristo rivolge al Padre celeste questa preghiera per i suoi Apostoli: (Gv 17, 11-19): 
Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi. Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondoNon chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.
L’espressione “essere nel mondo, ma non del mondo” è perciò familiare a chiunque conosca il Vangelo: essa è stata ripetuta, insegnata e meditata da generazioni e generazioni di cristiani, fino a diventare parte del loro modo di pensare e di sentire; anzi, fino a diventare il criterio del loro modo di pensare e di sentire. Fino a un certo momento della storia: fino al Concilio Vaticano II.

L'altro esercito

Il processo in corso per la bestializzazione dell’umanità

Lunedì, 23 marzo / 2018 
La guerra per la ristrutturazione dell'umanità ad opera del Serpente Antico, verso la depravazione e conquista delle anime 
di Francesca C. 
BESTIALIZZAZIONE DELL’UMANITA’











Well being?

LA PROVA
ESCLUSIVO Il video che inchioda l'AH: "Stanno coprendo qualcosa di grosso"

La Nuova Bussola Quotidiana è venuta in possesso di un video che intercetta la conversazione tra quattro membri non identificati dello staff dell'Alder Hey Hospital. Un video clamoroso da cui si comprende che l'ospedale dove è ricoverato Alfie Evans sta coprendo qualcosa di veramente grosso.


La Nuova Bussola Quotidiana è venuta in possesso di un video che intercetta la conversazione tra quattro membri non identificati dello staff dell'Alder Hey Hospital. Un video clamoroso da cui si comprende che l'ospedale dove è ricoverato Alfie Evans sta coprendo qualcosa di veramente grosso.
Sono almeno in 3-4 membri non identificati dello staff dell'Alder Hey Hospital (in alcuni pezzi di conversazione parlano tutti insieme e non si capisce perciò li abbiamo estromessi, di seguito c’è invece la traduzione solo dei passaggi di conversazione che si capiscono chiaramente):

Il cambio di paradigma

REAGIRE AL "TRADIMENTO"


La nemesi cattolica. Dobbiamo reagire al tradimento in atto, stiamo vivendo una fase storica di cambio di paradigma: il piano globale per estirpare il cristianesimo e sostituirlo gradualmente con "il culto luciferino dell’uomo" 
di Francesco Lamendola  

 0 super crociato sepolcro

Sappiamo che la storia del pensiero procede per ideazione, costruzione e smantellamento di paradigmi culturali successivi: dove vada, però, se proceda in linea retta, o se con linea sinusoide, o addirittura riavvolgendosi su se stessa, i pareri sono sempre stati discordi. Quel che è certo, essa è caratterizzata dai cambi di paradigma: a un certo punto, una minoranza di intellettuali si ribella al paradigma dominante, ne elabora uno nuovo, lo rende popolare e infine, con il sostegno della opinione pubblica e delle principali istituzioni culturali e scientifiche, lo smantella e lo seppellisce, erigendone uno nuovo, che viene via via rielaborato e definito dalle generazioni successive. Il nuovo paradigma reggerà poco o tanto, ma verrà il tempo in cui la dinamica che lo ha creato incomincerà a distruggerlo: e così avanti, in un ciclo ininterrotto. Ininterrotto, si fa per dire: vi sono anche delle fasi storiche nelle quali il vecchio paradigma langue, moribondo o praticamente morto, anche per un tempo considerevolmente lungo, prima che venga uno nuovo a sostituirlo: così è stato, ad esempio, per il paradigma culturale del paganesimo romano, che ci mise almeno quattro secoli a spirare, prima di essere rimpiazzato dal nuovo paradigma cristiano. Quello che caratterizza i cambi di paradigma è che le persone fisiche degli esponenti del vecchio e del nuovo sono diverse, e non si mescolano: salvo eccezioni, quando muore il vecchio paradigma scompaiono con esso anche gli esponenti della vecchia cultura, della vecchia spiritualità e della vecchia concezione del reale, e vengono sostituiti da nuovi intellettuali, da una nuova classe di scienziati e da una nuova casta sacerdotale. Il cambio di paradigma può richiedere qualche anno, qualche decennio o perfino qualche secolo, ma il risultato è sempre lo stesso: la vecchia cultura, la vecchia scienza, la vecchia arte e la vecchia filosofia scompaiono per mancanza di intellettuali che ne tengano viva la struttura; a maggior ragione ciò avviene per le religioni, con la dissoluzione totale della vecchia religione e, sovente, con la distruzione fisica o con la radicale trasformazione dei suoi edifici sacri, dei suoi testi e libri di culto, e specialmente della sua casta sacerdotale.

I pezzi dei nostri figli


Alfie nell’ospedale degli orrori

    Il mio amico Riccardo ha fatto una ricerca on-line sull’Alder Hey Children’s Hospital, dove Alfie è tenuto recluso, e guardate che cosa ha scoperto. È la terribile esperienza di una mamma. Un vero racconto dell’orrore.
Mio figlio fatto a pezzi nell’ospedale di Liverpool
«Ho visto i suoi organi sezionati in tre contenitori bianchi: il cuore, il cervello, il fegato, i reni. Mio figlio Marcello era stato fatto a pezzi. L’ ho scoperto otto anni dopo. Aveva venti giorni quando è morto sotto i ferri all’ ospedale Alder Hey di Liverpool».

Si confrontano due antropologie nel mondo

IL CASO EVANS
Alfie, uno scontro fra antropologie

Ormai la questione è aperta, la questione che San Giovanni Paolo II vide ed insegnò con grande chiarezza. Si confrontano due antropologie nel mondo: quella dell'uomo padrone di se stesso e quella dell'uomo aperto al Mistero.



Il nostro pensiero va con profondo affetto ad Alfie, per la straordinaria battaglia che sta compiendo per mantenere intatta la propria vita. Ma anche alle migliaia e migliaia di persone che in Inghilterra e molti altri paesi del mondo, inclusa l'Italia, hanno dato luogo a manifestazioni che segnassero visibilmente la vicinanza del popolo a questo piccolo figlio del popolo che deve morire perché la sua immagine di vita non corrisponde all’immagine di vita dominante.


Questa grande battaglia il popolo ha saputo farla. Quali che siano i risultati, perché la crudeltà e l’irrazionalità non possono essere vinte neanche dalle manifestazioni. Qualunque sia la conclusione, si tratta di una grande vicenda di popolo quella che si è compiuta sotto i nostri occhi e alla quale tutti abbiamo potuto partecipare con maggiore o minore determinazione.

martedì 24 aprile 2018

La nouvelle Pentecôte

CONCILIO NUOVA PENTECOSTE?



Il Concilio fu una novella Pentecoste? il concetto di una nuova ovvero di una II^ Pentecoste è "eretico" e non è come dire che il Concilio si trasformò in un evento rivoluzionario che non è tradire la verità ma è dire la verità 
di Francesco Lamendola   

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/chiesa/0-1-cardinali-rossi-19--controllo.gif 
  
Che il Concilio Vaticano II sia stato, niente di meno, una nuova Pentecoste, è un concetto che si sente esprimere qualche vola, ma che è comunque implicito nella mente dei suoi più strenui sostenitori. Ed essi ci hanno ormai abituati - cioè, hanno talmente abituato tutti gli altri, a cominciare dagli altri cattolici - a considerare come perfettamente lecito e normale questo punto di vista, che è il loro punto di vista, da aver oscurato il piccolo dettaglio che si tratta di un concetto assolutamente improponibile, e specialmente per un credente: diciamo pure, senza paura delle parole, anzi, armati della verità delle parole, che è un concetto eretico. E tanto peggio se a formularlo per primo è stato proprio il papa del Concilio, Giovanni XXIII (il che fa chiarezza, per chi ha occhi per vedere, sulla inanità degli sforzi di quanti vorrebbero separare le responsabilità di lui da quelle di certi "esagerati" fautori del Concilio, i quali si sarebbero spinti al di là delle sue intenzioni). I fatti sono fatti e con essi non si litiga: si può solo cercare di capirli; e poi, eventualmente, tentare di modificarli: ma negarli, no, non è cosa onesta, né saggia. Perché diciamo che il concetto di una nuova, ovvero di una seconda Pentecoste, è eretico, anche se viene formulato dalla bocca di un papa? 

Manovrando nell’ombra a Londra

Massoneria: una rete sempre più fitta


Testo dell'audio

Una presenza capillare, sistematica, metodica quella della massoneria, ormai a livello planetario. Con un curioso intensificarsi di trasferte ed attività soprattutto nell’ultimo periodo, ovunque.
Secondo un articolo apparso sul giornale britannico The Guardian dello scorso 4 febbraio, due logge – una riservata ai giornalisti e l’altra ai parlamentari – starebbero da tempo

m nei corridoi del palazzo di Westminster, sede del Parlamento inglese, ove siedono i membri della Camera dei Comuni e di quella dei Lords.
«Le due logge sono così segrete che gli stessi giornalisti membri non ne conoscono gli aderenti», spiega il quotidiano. La prima, la New Welcome Lodge, è quella che recluta deputati e personale parlamentare; la seconda, la Gallery Lodge, si occupa invece della stampa. Ma ve n’è anche una terza, ancor più segreta, la Alfred Robbins Lodge, che pare riunisca altri giornalisti, abituati a riunirsi regolarmente a Londra.
Secondo David Staples, direttore generale della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, non vi sarebbe alcuna contraddizione in tutto questo. Eppure queste strane consuetudini inquietano ormai persino il pur navigato Guardian: per quale motivo i membri di queste tre logge cercherebbero con tutti i mezzi di non essere identificati come massoni? In un Paese, oltre tutto, l’Inghilterra, che è stato spesso segnato da gravi scandali scoppiati attorno ad attività occulte, riguardanti proprio politici col grembiulino…

Se è la Madonna che protegge Assad..


AGLI ASSASSINI DI ASSAD. VANDALI E PROFANATORI DEL MISTO.


Stavolta è stato il ministro dell’energia, Yuval Steinitz,  a minacciare di assassinio direttamente Assad: “Se permette all’Iran di  dichiarare guerra a Israele dal territorio siriano, metterà in gioco non solo il suo regime, ma la sua esistenza personale”.  L’anno scorso era stato  il ministro dell’Alloggio (quello che costruisce falansteri ebraici nelle terre rubate) Yoav Galant: “E’ venuto il tempo di assassinare Assad”.   Non pensano ad altro, non sanno pensare ad altro che assassinare, criminali disperati,come è disperato chi non ha un aldilà. Sicuramente il Mossad ha  già pronta una dozzina di piani per farlo; piani continuamente, ossessivamente aggiornati;  le  loro spie elettroniche, satellitari  ed umane tengono sotto controllo istante per  istante  la loro vittima, pronti a scattare nell’omicidio.

I “dialoganti”, come oggi si usa dire

CARITA' E' ESSERE VERITIERI


La vera carità è essere veritieri. Il tranello anticristiano "del senso di colpa" per costringe a dire o fare delle cose che non sono cristiane. Famiglia Cristiana: "il quadro complessivo di una rivista che cattolica non è più" 
di Francesco Lamendola  

 00 i preti votano dio no 19
  
Si parla molto, anche troppo, della carità cristiana; spesso a parlarne non sono i cristiani, ma gli anticristiani che vogliono rimproverare qualcosa ai, cristiani oppure far leva sui loro facili sensi di colpa per costringerli a dire o fare delle cose che non sono per nulla cristiane. A cadere in un simile tranello, naturalmente, non sono i veri cristiani, ma quelli finti: i cattolici progressisti che di cristiano hanno solo il nome, quando ancora ce l’hanno (come il settimanale Famiglia Cristiana), perché spesso si vergognano pure di quello, come il signor Bergoglio che si vergogna di essere papa e di fare il papa e si vergogna pure del cattolicesimo, essendosi affrettato a specificare che Dio non è cattolico e che il Dio in cui lui crede non è cattolico; e come i neopreti che vanno in giro vestiti perfettamente in borghese, e senza neppure un crocifisso al collo, per rispetto verso le altre fedi e verso gli atei, dicono, o magari perché si vergognano di essere preti cattolici; o come quegli altri neopreti che aboliscono le sante Messe, perfino il giorno di Natale, sempre per la stessa “ragione”, cioè per una forma di rispetto verso i migranti: come se la Messa fosse cosa loro, di cui possono disporre a piacimento, e non già la cosa più preziosa, più soprannaturale, più divina che Dio stesso abbia donato agli uomini e della quale solamente Gesù Cristo è padrone, perché è il suo Corpo e il suo Sangue quelli che ci offre nella santa Eucarestia, cuore e anima della Messa, e  non il corpo o il sangue del don Farinella di turno (anche se non mancano i preti buffoni che, per la santa Pasqua, si fanno crocifiggere, ovviamente per finta, onde sfogare tutto il loro narcisismo patologico e far credere di essere loro a donare la vita per amore dei fedeli, mentre tutto ciò che fanno è solo in funzione del far parlare di sé.

Orwelliana o kafkiana?

ALFIE. COMUNQUE FINISCA, ALFIE, THOMAS E KATE HANNO GIÀ VINTO.


 Marco Tosatti

Non sappiamo ancora come andrà a finire la saga di Alfie Evans. Forse avrà un lieto fine, forse terminerà in tragedia. Ma alcune cose le possiamo già dire e vedere. La prima: hanno vinto Alfie, Thomas e Kate e i dottoroni dell’Alder Hey Hospital hanno perso, confermando quello che da sospetto si sta trasformando in certezza. E cioè che nel caso del piccolo hanno capito poco, e hanno sbagliato molto. Secondo loro tolti i supporti Alfie avrebbe dovuto morire in breve tempo. Tredici ore dopo è ancora vivo. I medici sono “gobsmacked”, ha detto Thomas, del fatto che sia ancora vivo e stia respirando. “Sbalorditi”.
Quindi, e questo ci sembra che sia chiaro, hanno cercato di ucciderlo: nelle intenzioni del giudice Hayden, che speriamo – ma non ci speriamo troppo – venga ripagato per la sua straordinaria caparbietà nel voler negare diritti primordiali naturali ai genitori e figlio – e in quelle dell’Alder Hey Hospital. E se capiamo l’ospedale – se Alfie dovesse arrivare in Italia, e persino migliorare, beh questo costituirebbe una patente mondiale di incapacità all’ospedale e al National Healts System, il giudice proprio non riusciamo a comprenderlo. Ci mancano degli elementi. Certo, la patente di incapaci sarebbe tanto più bruciante perché verrebbe dal sud dell’Europa, dall’Italia, a cui gli anglosassoni, e non solo loro, guardano con un razzismo e con pregiudizi che tutto il loro politically correct non riesce a mascherare neanche un po’.

Il peccato contro la verità

LA BATTAGLIA PER LA VERITA'



La battaglia per la verità inizia dall’informazione. Lo avranno capito, che il tempo delle balle è ormai scaduto? Che gli italiani si stanno finalmente svegliando? Che non possono continuare a raccontare e manipolare menzogne 
di Francesco Lamendola  

 0 400 pupazzi politici

Lo avranno capito o no, che il tempo delle balle è ormai scaduto? Che gli italiani si stanno svegliando? Che non possono continuare a raccontare quel che vogliono, né i giornali, né i telegiornali di regime, pubblici e privati, compresi quelli di area cattolica che la neochiesa di Bergoglio ha letteralmente occupato, impadronendosi del marchio di fabbrica, ma gettando via gli originali? Abbiamo provato a porci queste domande nel precedente articolo, 4 marzo 2018: che hanno capito i cattoprogressisti?, discutendo specificamente un editoriale di Andrea Riccardi apparso su Famiglia Cristiana, a botta calda, come si dice, cioè subito dopo che otto italiani su dieci hanno detto un secco "no" alla politica filo-immigrazionista del signor Bergoglio e di tutti i suoi cardinali, vescovi e preti "di strada", da monsignor Galantino e monsignor Zuppi in giù, fino all'ultimo prete che, come don Farinella in quel di Genova, abolisce, di sua iniziativa, la santa Messa di Natale "per rispetto verso gli immigrati". Vogliamo ora riprendere e allargare quelle riflessioni, perché è su questo terreno, crediamo, che si giocherà soprattutto la partita,a ritmo sempre più serrato, nei prossimi mesi e anni: la partita per la sopravvivenza dell'Italia, del popolo italiano e anche della religione cattolica, prima cioè che l'Italia diventi una provincia africana posta a nord del Mediterraneo, il popolo italiano scompaia e la religione cattolica venga rimpiazzata da quella islamica.