ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 19 febbraio 2017

Il fuori-classe?

http://opportuneimportune.blogspot.it/2013/04/eloquio-bergogliano.html

Il Papa può cadere nell’eresia?
Materia di un dibattito

La Religione abbatte l'eresia - Pierre Le Gros - Chiesa del Gesù - Roma
1. A prima vista sembrerebbe trattarsi di una cosa improbabile. In effetti, la risposta negativa a questa domanda rappresenta l’opinione comune dei teologi dell’epoca moderna. Questi dicono infatti che il Papa non può diventare eretico formale e pertinace, cioè eretico cosciente e colpevole, benché possa diventare eretico materiale per ignoranza non colpevole o in ragione di un semplice errore e non in ragione di una cattiva volontà.

Virare la barra del timone di centottanta gradi

TRADIMENTO DELLA PAROLA DI DIO I                     Il tradimento nei confronti della Parola di Dio. Se la chiesa vuol piacere agli uomini non può che dispiacere a Dio. La Parola di Dio è stata modificata, adattata, snaturata; si è giunti al punto da capovolgerne il significato 

di Francesco Lamendola  

     

Durante l'Ultima Cena, nel solenne discorso d'addio, Gesù ha detto ai gli apostoli (Giovanni, 15, 18-21): Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.  Il cristiano, dunque, è uno che vive nel mondo, ma che non appartiene al mondo (Kosmos): vive nel mondo, ma come uno straniero, come un viandante, come un pellegrino: il suo sguardo è rivolto avanti, contempla il regno di Dio che non è di questo mondo, ma dell'altro. Questo, i cristiani lo hanno sempre saputo e la Chiesa lo ha sempre insegnato. Nessun cristiano, e, a maggior ragione, nessun sacerdote, ha mai pensato di appartenere a questo mondo, né si è mai sentito cittadino di quaggiù, se non per una parte: la pare terrena, cioè la parte caduca, la parte effimera. Per questo i cristiani non hanno mai avuto paura della morte in se stessa, ma, semmai, paura della morte eterna: della morte dell'anima, ossia la dannazione.

Nella nuova Piazza del "cineforum"

LO SCISMA NELLO SCISMA

    L'abominio dello scisma nello scisma. La Chiesa anglicana è stata la prima a non fare alcuna resistenza nei confronti del matrimonio tra due fedeli dello stesso sesso creando una spaccatura. La situazione nella Chiesa Cattolica 
di Cinzia Palmacci  






La Chiesa anglicana è stata la prima a non fare alcuna resistenza nei confronti del matrimonio tra due fedeli dello stesso sesso, per la gioia della lobby LGBT. Nel Regno Unito infatti il matrimonio gay è giuridicamente valido dal 2013 e la chiesa anglicana mondiale si è spaccata tra chi è favorevole e chi contrario. L'arcivescovo Justin Welby non ha potuto impedire il pericolo di scisma dopo che alcune congregazioni evangeliche conservatrici hanno minacciato di lasciare la Chiesa d'Inghilterra nel caso fossero state benedette le unioni civili tra persone dello stesso sessoLa questione comunque è tutt'altro che conclusa. In alcune zone a dispetto delle indicazioni dei vescovi locali, religiosi anglicani progettano di sposare i loro partner, mentre in altre zone alcuni sacerdoti stanno benedicendo i matrimoni omosessuali. Insomma la Chiesa anglicana resta profondamente divisa sulla questione e l'Arcivescovo Welby sta cercando i tutti i modi di impedire la divisione.

La resistenza interiore

Un’Enciclica al giorno, toglie il modernista-apostata di torno: SAPIENTIÆ CHRISTIANÆ

Proponiamo una delle più belle e “scuotenti” encicliche di Leone XIII, datata 10. 1. 1890, zeppa di contenuti importantissimi per la fede cattolica, dedicata ai principali doveri del cristiano, doveri che la setta modernista attuale elude accuratamente, protesa demagogicamente solo a soddisfare i bisogni ed i “pruriti” dei suoi adepti che, pur nel peccato, nei sacrilegi, nelle scomuniche, nelle innumerevoli censure, continuano a reputarsi cattolici. Qui abbiamo un elenco di doveri dei cristiani, in particolare nei confronti delle autorità civili che imponessero leggi o costumi contrari alla morale cristiana ed agli insegnamenti religiosi, ricordando l’obbligo che si ha di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, specie se corrotti e guidati da intenti loschi e malvagi … notevole e perentorio è il passaggio che recita: “… però se le leggi dello Stato dovessero essere apertamente in contraddizione con il diritto divino; se dovessero essere ingiuriose verso la Chiesa, o contraddire i doveri della religione o violare l’autorità di Gesù Cristo nella persona del Papa, allora è doveroso resistere ed è colpa [sottolineiamo: colpa!] ubbidire”. C’è inoltre un’aperta condanna del laicismo e della pluralità religiosa, considerata come libertà di propugnare l’errore… figuriamoci poi l’ecumenismo attuale propagato dalla setta modernista-mondialista del “Novus Ordo”, costola attiva del progettato governo mondiale e delle religioni unite sotto l’egida giudeo-massonica. –

Quando uomini di Chiesa vengono acclamati dal mondo

Bergoglio e la Chiesa dei troppi silenzi e delle troppe parole


A Bergoglio la politica interessa molto: no ai muri e non a Trump; sì all’immigrazione e no ai populismi; accoglie Sander e elogia Bonino e Napolitano; duetta con Scalfari e con Pannella…, chiede l’amnistia e l’indulto per i carcerati al parlamento italiano, e il rispetto dell’ambiente e la lotta al presunto “riscaldamento globale” ai politici del mondo. Su questi temi parla e lascia interviste a ciclo continuo.

La strategia del ragno

Remnant-Cartoon 18/2/2017

LA STRATEGIA DEL RAGNO. COME GESTISCE IL POTERE IN CURIA, E ALTROVE, IL PONTEFICE ORA REGNANTE.

L’uomo della nuova provvidenza

La questione della forma e la sostanza della questione 

Mentre Bergoglio si adopera per condurre il cattolicesimo alla sua “soluzione finale”, alcuni, a frenare l’esercito esiguo ma crescente degli oppositori, hanno appuntato la propria critica sulla forma delle critiche e, dopo le pasquinate e la falsa copia dell’Osservatore Romano, anche sull’irriverenza dei mezzi… dunque ci si dovrebbe limitare ad una critica meramente accademica, o magari alla disquisizione sui massimi sistemi.
di Patrizia Fermani

L’attacco frontale portato da Bergoglio contro la fede e la morale cattolica, in vista del loro totale sradicamento, è apparso evidente a chiunque si sia dato la pena di intendere  parole e  fatti. Quelli che Aldo Maria Valli ha raccolto in una silloge completa pubblicata da Liberilibri, e che non hanno bisogno di interpretazione per mostrare il proprio significato eversivo.  La rivoluzione è stata innescata dal Concilio ma perché fosse assorbita lentamente e senza traumi dalla massa cattolica fiduciosa e passiva, è anche rimasta avvolta  per tanti anni dentro la cortina fumogena delle formule accattivanti e della liturgia addomesticata.   Però quando i tempi sono apparsi maturi, Bergoglio ha assunto il compito di strappare via definitivamente ogni velo per condurre il cattolicesimo alla sua “soluzione finale”.

Chi gioca con la Barbie?


A proposito delle apparizioni di Medjugorje: la Madonna non è una Barbie della fede


Un teologo importante apprezza la mossa di papa Francesco. Sui fatti di Medjugorje padre Salvatore Perrella ha già indagato a lungo e ora ne parla con Tiscali.it


Insegna da oltre 30 anni in una Facoltà Pontificia e viene considerato uno dei maggiori esperti al modo di teologia mariana, quella che studia e approfondisce la figura della Madonna; per questo ha fatto parte della commissione internazionale voluta da Benedetto XVI per valutare la credibilità delle apparizioni a Medjugorje.  Tiscali.it lo ha incontrato alla Facoltà Marianum di Roma dove da alcuni anni è preside della Facoltà teologica. Sulla Madonna dice cose interessanti che solitamente non si sentono, sottolinea che non è difficile parlare della Madonna: c’è tutto nel Vangelo, il suo senso, la sua grandezza, la sua umanità, il suo vivere per Gesù e per gli altri.

A dir poco..

La riforma della Curia? Una Curia parallela
Vescovi, Culto divino, Dottrina della Fede: è evidente una chiara strategia da parte di papa Francesco per prendere il controllo dei gangli vitali della Curia, dove non poteva "tagliare" subito: lasciare intatto il guscio ma svuotandolo dall'interno, ovvero i prefetti restano al loro posto ma le decisioni vengono prese concretamente da persone di fiducia del Papa. Come succede anche alla CEI

sabato 18 febbraio 2017

Dio sa come fare

PSICOLOGIA DELLE TENEBRE

    Il diavolo sa fare molto bene il suo lavoro e molti cristiani, da parte loro, si lasciano prendere all’amo con molta facilità. La cosa fondamentale è ascoltare e meditare la Parola di Cristo e poi metterla in pratica 
di Francesco Lamendola






L’anima ha le sue luci e le sue tenebre; è fatta sia di queste che di quelle. Noi tutti ondeggiamo fra le due cose, alterniamo gli squarci di luce e le discese nelle tenebre. Le anime sante, che hanno affrontato e superate le prove più dure, e che hanno abbandonato il fardello del loro io per farsi tutto a Dio, viaggiano ormai verso la luce: possono trovarsi in difficoltà, ma è quasi impossibile che ricadano indietro, perché quando l’anima diventa luce, le tenebre non hanno più potere su di lei, non saprebbero dove attaccarsi, su che cosa fare leva per aggredirla. Viceversa, l’anima sprofondata nel fango e nelle tenebre si impregna sempre più di concupiscenza e scende sempre più in basso, da dove le riesce difficilissimo vedere anche solo un po’ di luce. La mistica Marthe Robin, che trascorse la vita inchiodata a letto, al buio, impossibilitata a mangiare o bere, e tuttavia fiduciosa, serena, ascoltando qualcosa come 100.000 persone che le chiedevamo consiglio spirituale, disse una volta: Quando Dio decide di servirsi di qualcuno, per prima cosa lo riduce a uno zero.

E tutto il resto?

La confusione regna sovrana...

La confusione regna sovrana. Mi sembra di vivere in una grande Babele, dove accade e si ode tutto e il contrario di tutto, dove non di rado contraddizione e assurdità la fanno da padrone. C'è da rimanere sbigottiti...
Ho spesso letto, ad esempio, libri e articoli di un noto saggista che ho sempre preso in simpatia, incuriosito anche di comprendere le motivazioni che lo spingono ad essere un vaticanosecondista tutto d'un pezzo nonostante la crisi nella chiesa che denuncia: predica che la fede è in pericolo, scrive che Bergoglio “Non è Francesco”, evidenzia l'assoluta mancanza di coerenza di questo Pontefice con l'insegnamento della Chiesa ... Difficile dissentire visto ciò che combina il Papa argentino, ma, in primis, come si può meravigliarsi della mancanza di coerenza altrui, quando chi denuncia collabora con una testata giornalistica “libera” il cui sito internet è pieno zeppo di immagini e termini volgari, indecenti e sconci?... Dalla Lettera ai Corinzi sappiamo come San Paolo era molto attento alla propria condotta, “perché – scriveva - pur avendo predicato agli altri, io stesso non diventi réprobo” (1Cor 9, 27).

Welcome to Tonga?


MÜLLER TERMINA IL SUO MANDATO A LUGLIO. SARÀ CONFERMATO? FORSE PER IL PONTEFICE SAREBBE MEGLIO.


Il Prefetto della Congregazione della Fede, il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, è intervenuto in maniera chiara nei giorni scorsi sulla confusione creata dalle diverse interpretazioni dell’Amoris Laetitia. Nella sua intervista, riportata da La Nuova Bussola Quotidiana afferma che la dottrina cattolica è valida per tutta la Chiesa, e non ci possono essere interpretazioni diverse a seconda delle conferenze episcopali. Malta, la Germania e l’Argentina, a cui il Papa ha inviato una lettera di approvazione. Il cardinale non lo dice, ma chi vuole può capire, che forse il responsabile dell’unità e della fede, che non è lui, Müller, ma il Pontefice potrebbe e dovrebbe impedire che situazioni del genere si creino, e forse chiarire, rispondendo, per esempio, ai Dubia.

Cos’è il Papulismo


Due papi, due università, due climi diversi. Con una sensazione

    La visita di papa Francesco all’Università Roma Tre, in un clima di festa e di grande affetto verso il pontefice, mi ha fatto tornare alla memoria un episodio ben diverso.
Come qualcuno ricorderà, nel gennaio 2008 papa Benedetto XVI venne invitato a tenere un discorso all’Università La Sapienza di Roma. La visita, prevista per il giorno 17, fu però annullata due giorni prima. Era stato il rettore di allora, Renato Guarini, a invitare il papa per l’inaugurazione dell’anno accademico, naturalmente dopo aver interpellato il senato accademico, che si disse felice di ricevere il vescovo di Roma, come era già successo con Paolo VI nel 1964 e con Giovanni Paolo II a Roma Tre nel 2002.
Alcuni docenti però manifestarono la loro opposizione, prima con un intervento, pubblicato dal «Manifesto», del professor Marcello Cini, poi con una lettera firmata da una settantina di professori della facoltà di Fisica (per la precisione, sessantasette docenti, su un totale di 4500) e sottoscritta in seguito da altri settecento docenti italiani e stranieri di vari atenei.

Poi le conclusioni le trarremo noi


A FRANCE’, SE NON TI RISPETTANO C’E’ UN MOTIVO…


Lo so, qualcuno di voi l’avrà già vista, ne ha scritto anche  il Messaggero, naturalmente con l’indignazione d’ufficio contro  “i tradizionalisti anti-Bergoglio” che si oppongono alle “aperture misericordiose dal Papa Buono”.  Infatti qui la pasquinata postmoderna  – che corre su Youtube –  consiste in una  satira  puntata contro la Amoris Laetitia,  con cui El Papa consente la  Comunione agli adulteri.  Sul motivo della famosa canzone di Dean Martin che mischiava americano ad espressioni italiane-broccoline, “That’s Ammore” (questo è amore), i tradizionalisti americani (sono i Pro-Life che s’impegnano  da decenni contro gli aborti) gliela cantano e gliela suonano a “Francé”.
“Quando la Chiesa finisce sugli scogli e divide il popolo, Questo è Amoris!”

I castighi peggiori non sono quelli materiali.

Castighi celesti
Nel tempo che ho stabilito, io giudicherò con rettitudine. Si scuota la terra con i suoi abitanti, io
tengo salde le sue colonne. Annienterò tutta l’arroganza degli empi; allora si alzerà la potenza dei giusti
(Sal 74, 3-4.11).
Ci sono nella storia momenti in cui Dio punisce le società umane per colpe particolarmente gravi. Il castigo collettivo, com’è ovvio, non è legato in modo biunivoco ai peccati dei singoli individui, ma coinvolge inevitabilmente un popolo nella sua globalità. Evidentemente non si può stabilire con assoluta certezza che una catastrofe sia conseguenza di una determinata colpa, ma uno sguardo di fede, illuminato dal carisma profetico di cui il Cristo dota alcuni membri del Suo Corpo mistico, consente di individuare dei legami causali, nella dinamica soprannaturale degli eventi, con una sufficiente certezza morale. Ciò è comprovato dalla Sacra Scrittura, dai Padri, dal Magistero e dalla teologia tradizionale. Il Signore ricorre a rimedi estremi solo per far breccia nei cuori induriti dall’orgoglio e dalla disobbedienza, come pure retribuisce con giustizia – spesso già in questa vita – i crimini di quanti si rifiutano di ammetterli e di correggersi. La misericordia non ha effetto se non su chi riconosce umilmente i propri peccati ed è deciso ad emendarsene con tutte le forze.

Il tempo della pazienza è finito!?

LA PAZIENZA E' FINITA

    I cattolici obbedienti hanno ingoiato le loro lacrime, la loro sofferenza: si son tenuto tutto dentro hanno taciuto pensando: Forse ci stiamo sbagliando noi! Oggi continuare a tacere sarebbe più di un errore: sarebbe un peccato 
di Francesco Lamendola  





D’istinto, si vorrebbe conservare il silenzio: come si è fatto per anni, per decenni. Ed è stato un grave errore.
Per anni, per decenni, i cattolici sono rimasti zitti e hanno lasciato che i “nuovi” teologi e il clero modernista e progressista stravolgessero la Chiesa da cima a fondo, devastassero la liturgia, modificasse persino la dottrina. Per anni, per decenni, i cattolici che, avendo una certa età, ricordano cosa fosse la vera Chiesa, prima del Concilio Vaticano II, hanno avuto il torto di essere troppo miti, troppo disciplinati, troppo rispettosi dell’autorità. Hanno pensato: Forse ci sbagliamo noi; dopotutto, come possiamo giudicare fior di teologi, cardinali, arcivescovi e vescovi? E poi, i sacerdoti: se oggi parlano in questo modo, se agiscono in questo modo, se vestono in questo modo, sarà perché i tempi cambiano, ed è giusto che la Chiesa tenga conto del mutare del costume. E così sono rimasti zitti, obbedienti, pazienti, anche se intimamente sconcertanti, e, alla fine, addirittura traumatizzati. I fedeli che ricevono scandalo dalle parole del prete, nell’omelia domenicale! I fedeli che ricevono scandalo da quei vescovi che, alla televisione, si dicono possibilisti sull’aborto, sull’eutanasia, sui matrimoni omosessuali! I fedeli che ricevono scandalo da un papa che quasi ogni giorno spara una nuova bordata contro tutto ciò che hanno sempre creduto, contro tutto ciò che è stato loro insegnato, contro tutto ciò che la Chiesa ha sempre detto, fatto e pensato; che quasi ogni giorno loda sperticatamente tutti gli “altri”, i giudei, gli islamici, i luterani (ma non sono eretici?), i massoni, gli atei! 

venerdì 17 febbraio 2017

Prenderemo finalmente sul serio il grande dono di Gesù?

Teresa Neumann. L’ascesi, le stigmate e le visioni profetiche” è il titolo del nuovo libro di Don Marcello Stanzione, edito da Gribaudi.
Teresa nasce  in  Baviera  nel  1898.   Nasce,  cioè in  quella  regione  tedesca  che,  per  la  sua  fedeltà  al  cattolicesimo  si  contrappone  idealmente  al  profilo  culturale  dettato  dalla  Prussia protestante,  maggiormente  interessata  dallo  scisma   luterano.  Come  sovente  accade  nell’ampia casistica  di  santi  e beati,  Teresa  trae  le  sue  origini  da  umile  famiglia  ed   è  la  prima  di  undici  figli. Il  padre  Ferdinand  è  sarto  e  la  madre,  Anna  Grillmeier,  coltivatrice.  La  piccola  Teresa  è  alunna  diligente  alla  scuola  primaria.  Riceve  la  Cresima  a  10  anni  e  la  Prima  Comunione  a 11.  A  14  anni,  la  situazione  familiare  le  impone  di  iniziare  a  lavorare  come  domestica,  ma  la  ragazza  insiste  comunque  a  frequentare  con  zelo  la   scuola  domenicale  del  catechismo.  Aspira  sinceramente  alla  consacrazione religiosa  e  all’impegno  nelle  Missioni estere,  ma  il  suo  sogno  è  stroncato  dal primo   conflitto  mondiale.

Si passa per retrogradi o intolleranti




Professor Perrella, secondo la suora spagnola, non è poi tanto certa la maternità verginale di Maria che potrebbe anche aver avuto relazioni sessuali con Giuseppe, come la mettiamo?

Francesco aveva da risolvere un problema logistico

Gente che va… gente che viene…

Cloaca vaticana?





Un caro amico ci ha appena amabilmente rimproverato che “scriviamo troppo”, e forse è vero, forse dovremmo pregare di più e scrivere di meno, se non altro per cercare di ripararci dalla maleodorante marea che rischia di sommergerci.
E tuttavia, non abbiamo fatto in tempo a posare la penna, che ecco giungere la notizia che il Cardinale Burke ha dovuto cambiare isola… da Malta – che non è certo tanto male – a Guam – che subito uno si chiede “cos’è?”.

Troppa grazia Sant’Antonio?


Medjugorje, cosa farà l’arcivescovo Hoser nominato da Papa Francesco 
          

Commissariamento, politica dell’annuncio o restrizioni in arrivo? La decisione presa nei giorni scorsi da Papa Francesco, e cioè di nominare l’arcivescovo di Varsavia Henryk Hoser (nella foto) come “inviato speciale” in quel di Medjugorje, ha suscitato la solita divisione (perfettamente al 50%) tra chi, nella Chiesa, è a favore e chi contro le presunte apparizioni che dal lontano giugno 1981 si verificherebbero in questo paesino della Bosnia-Erzegovina e coinvolgerebbero sei veggenti.
Nessuno di essi ha scelto la vita religiosa, a differenza delle veggenti di Lourdes e Fatima (Bernadette Soubirous, poi santa, e Lucia Dos Santos): sono tutti sposati e con figli, e alcuni di essi hanno case di accoglienza o hotel in quel di Medjugorje dove spesso li si può vedere servire ai tavoli.

Pasquin's That’s Amoris

DIO, CHE PARODIA! - GLI ANTI-BERGOGLIONI PUBBLICANO VIDEO SATIRICI CONTRO IL PAPA E LA SUA ‘AMORIS LAETITIA’: ‘THAT’S AMORIS’, SULLE NOTE DI DEAN MARTIN, PIENA DI COLPI BASSI SUL PONTEFICE, I SUOI COLLABORATORI PIÙ STRETTI (IVEREIGH, SPADARO, DI KASPER DICONO CHE È APOSTATA), TRA COPROFAGIA E PREGHIERE ALLA MADONNA DOPO ‘4 ANNI DI REGIME DI PAURA’ - VIDEO



«Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare»


Se Famiglia Cristiana aprisse gli occhi


Chi segue il sito di Famiglia Cristiana, probabilmente conosce la rubrica delle lettere, nella quale i lettori pongono domande abbastanza assurde, ricevendo alle volte delle risposte ancora più assurde. Recentemente, ad esempio, un lettore vittima dell'ignoranza religiosa imposta dal clero sbragato e mollaccione, ha posto il seguente quesito: «Ho avuto fra le mani un foglio dove un bambino davanti al Santissimo esposto chiede alla mamma: “Perché stiamo a guardare un pezzo di pane chiuso in una teca d’oro?”. Risposta: “Non hai tutti i torti; Gesù ha detto: Prendete e mangiate. Non guardate”. Non sono per niente d’accordo».

La cerimonia del “timbro”?

IL CORAGGIO DI VILLA E LEFEBVRE

    Contro il progressismo massonico. Corre l'obbligo di ricordare anche il buono che esiste in quella parte di Chiesa ancora saldamente ancorata alla Tradizione. Don Luigi Villa e Monsignor Lefebvre rappresentano due mirabili esempi 
di Cinzia Palmacci  



In un periodo in cui si sente parlare solo di quello che non funziona nella Chiesa progressista post conciliare tra pedofilia e scandali vari, corre l'obbligo di ricordare anche il buono che esiste in quella parte di Chiesa ancora saldamente ancorata alla Tradizione. Don Luigi Villa e Monsignor Lefebvre, purtroppo scomparsi, rappresentano due mirabili esempi di coraggio e statura morale contro il progressismo massonico nella Chiesa sfociato poi nel Concilio Vaticano II. Inutile dire che entrambi furono molto perseguitati dalle forze avverse, fino all'esilio, alla diffamazione e all'umiliazione.


giovedì 16 febbraio 2017

La protettrice di tutti i credenti

LA PRIMIZIA DELLA PENTECOSTE

    Maria, primizia della Pentecoste. Maria è colei che per prima è stata riempita dallo Spirito Santo. La maternità di Maria va molto oltre il concepimento di Cristo: lei è madre dell’umanità redenta, è la nuova Eva 
di Francesco Lamendola  




L’atto di nascita della Chiesa è riconoscibile nella discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli, nel cenacolo, il giorno della Pentecoste. Ma c’è qualcuno che già aveva ricevuto il dono dello Spirito Santo, e che ne era stato colmato: Maria Vergine, la futura madre di Cristo, allorché l’arcangelo Gabriele le era apparso e le aveva annunziato il concepimento miracoloso del Figlio di Dio, salutandola con le parole che generazioni di cristiani ripetono, da secoli e secoli, quando recitano la preghiera dell’Ave Maria: Ti saluto, o Maria, il Signore è con te; egli ti ha colmata di grazia. Maria, quindi, è colei che per prima è stata riempita dallo Spirito Santo; ella è la primizia del Paraclito, del Consolatore, che Gesù avrebbe poi mandato ai discepoli, e che continua ad effondersi sui suoi fedeli e sulla sua Chiesa, attraverso l’azione dei Sacramenti.
Vi sono pertanto una stretta relazione e un evidente parallelismo fra Maria e la Chiesa.

Si dicevano gli imbecilli..

BERNANOS CONTRO I ROBOT. OSSIA IL PROGRESSO COME APOCALISSE. 

Nel 1944 Georges Bernanos, il tormentato scrittore cattolico (il suo capolavoro è il Diario di un curato di campagna) pubblica una  furibonda raccolta di invettive contro la società industriale.  Vista la data, è  dir  poco definirlo profetico fin dal titolo: La France contre le robots”.  Gridava ai contemporanei di diffidare del benessere  promesso dalle industrie di massa, liberatrici dei poveri: “Ci sarà sempre più da guadagnare a soddisfare i vizi dell’uomo che i suoi bisogni”.  E’ un’agghiacciante verità che  possiamo comprendere noi,  70 anni dopo, nell’epoca del Viagra, delle droghe “ricreative”, dei gay pride, del diritto al piacere,  e della pornografia di massa.



‘Il santuario sarà desolato’...

« Ecco l'Agnello d Dio, colui che toglie il peccato del mondo! »
https://www.pinomiscione.it/theologica/saggi/agnello-di-dio/



Una volta innescato, il meccanismo della rivoluzione del culto procede inesorabilmente e non può stupire il progetto di ulteriori varianti al messale della riforma… L’accelerazione verso il baratro impressa dal pontificato bergogliano mira alla distruzione della fede cattolica, dunque deve necessariamente istituire una liturgia che ne sia lo strumento e la celebrazione. Nell’uomo, che è una creatura liturgica, la radice della fede può essere pervertita solo pervertendo l’atto supremo di culto stabilito da Dio una volta per sempre. Ecco perché l’opera iniziata con il Novus Ordo Missae di Paolo VI viene ora perfezionata e forse portata a compimento con quello che potremmo chiamare il Novissimus Ordo Missae di Bergoglio.
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E’ pervenuta in redazione:
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Carissimo Alessandro Gnocchi,
in questi giorni si fa un gran parlare di ulteriori cambiamenti nella Messa. Ma che cosa sta accadendo? Dopo tutto quello che hanno già fatto, che cosa possono ancora fare? Cosa c’è dietro tutto questo? Non le nascondo che sono veramente angosciata perché continuo a pensare a quella frase di padre Pio che lei ha citato varie volte: il mondo potrebbe reggersi anche senza il sole, ma non senza la Santa Messa. Mi chiedo, si reggerà ancora questo povero mondo?
Un carissimo saluto e grazie per tutto quello che fate. Riscossa Cristiana è rimasto l’unico posto in cui si ha il coraggio di chiamare le cose con il loro nome.
Fernanda Casassa
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A quando in Alaska a celebrare messa sotto la neve?

Il tradizionalista Burke spedito dal Papa in un'isola sperduta
Raymond Leo Burke, il cardinale tradizionalista, il porporato che ha messo nero su bianco i "dubia" contro l'esortazione di papa Francesco, il patrono dell'Ordine di Malta commissariato da Bergoglio, è atterrato ieri sull'isola di Guam, un minuscolo puntino di terra nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico.
Ufficialmente dovrà investigare su un brutto caso di preti e pedofilia, anche se la decisione di affidare proprio a Burke questo incarico ha fatto pensare ai più che si tratti di un modo per allontanare uno dei maggiori oppositori del nuovo corso bergogliano.

Scegliere il grigio

L’“effetto Francesco”


(di Fabio Cancelli) Si era agli inizi del Pontificato del Papa latino-americano e sociologi, psicologi e operatori pastorali vari si affaccendavano a spiegare, statistiche alla mano, quello che si impose come «effetto Francesco». Cioè, si tentava di dimostrare che non solo il cambio di pontificato era completamente in continuità con quello di Benedetto XVI, ma che addirittura cresceva la domanda circa i sacramenti e la partecipazione alle Messe domenicali.
Si poteva star sereni perché la Chiesa andava a gonfie vele. Non sappiamo quanto gonfie fossero già allora quelle vele, ma sta di fatto che quel cosiddetto «effetto Francesco» finì presto col significare tutt’altro. Gli analisti della prima ora ci dicevano che Francesco era un gesuita conservatore e che nella sua Argentina peronista aveva alzato più volte la voce per domare sentimenti e aperture da teologia della liberazione. Fu certamente anche così, ma sicuramente non per dire che la teologia della liberazione fosse intrinsecamente sbagliata e fuorviante, ma per riportare quegli sconsiderati gesuiti ribelli a un pensiero più moderato, meno progressista.

Roma locuta, cusa infinita

Il ricatto dell’obbedienza


(di Cristiana de Magistris) In tempi più felici di quelli in cui viviamo, si soleva dire che Roma locuta est, causa finita est, Roma ha parlato, dunque la causa è conclusa. Da un cinquantennio a questa parte, questo lemma, degno dei migliori spiriti cattolici, non tiene più. Spesso pare addirittura rovesciato: se Roma parla, la causa inizia, in una voragine di confusione indescrivibile, che getta i fedeli in atroci dubbi di coscienza. Da cui nasce il problema dell’obbedienza.
Il nuovo magistero inaugurato col Vaticano II, col pretesto di una mai abbastanza decantata pastoralità, ha introdotto una legislazione rivoluzionaria che ha la caratteristica di essere sfuggente, ondeggiante e, soprattutto, abilissima nel tacere e sfuggire quella verità che dovrebbe proclamare. Questa legislazione fatta, oltre che di norme, di fatti, veicolati opportunamente ed importunamente dai media, non contenendo in genere in sé alcun aggancio alla Tradizione precedente, è stata – ed è – imposta in nome dell’obbedienza. È sempre l’argomento di autorità che viene adoperato per imporre una legislazione rivoluzionaria. Per orientarsi in questo dilemma che attanaglia i cristiani, occorre rispolverare il principio e la virtù dell’obbedienza secondo il perenne insegnamento della Chiesa.

Rifondazione migrantes

Burke a Guam, Negri a casa: il messaggio è chiaro
L'invio (non si sa per quanto tempo) del cardinale Burke in Micronesia per gestire un caso di pedofilia; la rapida sostituzione di monsignor Negri alla guida dell'arcidiocesi di Ferrara con un monsignor Perego dipinto come il suo opposto. Le scelte di Roma sono un messaggio ben preciso.
Il cardinale Raymond Burke spedito nell’isola di Guam, monsignor Luigi Negri a casa per limiti di età ma sostituito da un monsignor Giancarlo Perego che viene da tutti descritto come il suo opposto.