ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 25 giugno 2017

La defezione dei sacerdoti

Abbiamo  bisogno di sacerdoti fedeli e resistenti



S. Ecc. Mons. Richard Nelson Williamson, 1998

Se il movimento di apostasia si diffonde in tutta la società è in ragione della defezione dei sacerdoti nella grande battaglia che hanno condotta per mantenere lo spirito soprannaturale nelle anime.
Il ricongiungimento canonico con la Roma di Francesco fa parte del piano d’apostasia. Solo dei sacerdoti secondo lo spirito di Gesù Cristo saranno le dighe che fermeranno le ondate di apostasia.
Ecco cosa ci insegna il Rev. Padre Calmel (I sacerdoti e la rivoluzione, in Itineraire).


Il sacerdote secondo lo spirito del mondo

Per istinto di dominazione o per mancanza di fede nella sua dignità o perché si sbaglia sulle esigenze di un vuoto interiore che potrebbe essere colmato dal suo ministero – poiché questo ministero è propriamente mistico, ma egli l’ha preso a disgusto -, in breve perché non ama il Signore di cui è il ministro, il sacerdote mondano si fa complice del Cesare moderno. Senza di lui, che farebbe, che potrebbe fare Casare?
Come interpretare la sua manovra prodigiosa, la più abominevole di tutte: non rigettare il Vangelo, ma provare a persuadere che il Vangelo coincida col mondo ?

Così, la decomposizione della città è aiutata considerevolmente dal tradimento dei sacerdoti. In maniera inversa, il recupero non può farsi senza la fedeltà dei sacerdoti. non perché essi avranno fatto della salvezza della città la loro prima preoccupazione, ma perché voluto, secondo tutte le sue esigenze, la loro messa da parte a causa di Dio, la loro separazione dal mondo e dalle cose profane, infine la perfezione del loro stato sacerdotale: celebrare la Messa, dare i sacramenti con tutta la santità possibile, annunciare arditamente la fede degli Appostoli. Cos’, essi otterranno per sovrappiù che la città terrestre ritrovi le leggi dell’onore cristiano, la faccia finita col falso messianismo, senza tentare di fare sparire la povertà o il dolore, ma accogliendo con pietà gli afflitti e i poveri. […]

Il sacerdote secondo Gesù Cristo

Il sacerdote fedele è la prima diga, e in definitiva la sola infrangibile, contro cui si infrange la pretesa di Cesare di rimpiazzare il vero Dio. Il sacerdote fedele per la virtù del Vangelo che egli trasmette secondo la Chiesa, e per l’efficacia del sacrificio che egli offre in una liturgia pura, è il rifiuto invincibile delle asserzioni dei falsi profeti: «Cesare è già Dio; lo sviluppo del mondo è già l’eternità; i nuovi orizzonti che contempla Cesare, non ci spaventano affatto, poiché sono già i nostri, ma noi non li abbiamo ancora compresi.»

Il sacerdote fedele è la confutazione vivente di tutte queste menzogne ufficiali, talvolta delle menzogne in armi, perché egli è il ministro della Chiesa santa e infallibile; proveniente da in mezzo ai cristiani, egli è ordinato alle cose di Dio: offrire il Sacrificio, predicare, dare i sacramenti. Senza illusioni sul mondo e su Cesare, sulle loro astuzie e i loro trucchi, egli non ha alcun dubbio che come il mondo ha ricevuto il Signore, riceverà il Suo ministro, e se ha perseguitato il suo Signore, lui stesso non sarà trattato meglio. Compiendo l’opera propria della Chiesa, egli favorirà in più la restaurazione di una città giusta, di una città secondo le leggi dell’onore cristiano. Egli è l’umile servitore della Madre Immacolata dell’unico vero Sacerdote: Colei che schiaccia la testa del Serpente e che è vittoriosa in tutte le battaglie di Dio.



di Petrus Romanus

Pubblicato su Reconquista


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