ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 17 novembre 2016

Serrano i ranghi e fanno quadrato..!?

Uno scisma che sta venendo rapidamente alla luce

Offriamo qui la nostra traduzione di un interessante articolo di Steve Skojec, pubblicato sul blog onepeterfive.com, intitolato A Rapidly Emerging Schism. (un rapido scisma emergente).


Tutti i tentativi che sono stati fatti per affrontare i gravi problemi posti dai sinodi sul matrimonio e la famiglia e l'esortazione apostolica post-sinodale sono stati completamente ignorati da Roma.
Ma dopo la lettera dei quattro cardinali e la successiva - ed estremamente significativa - intervista esplicativa del Cardinale Burke, sembra che i più stretti alleati di Papa Francesco stiano serrando i ranghi e facendo quadrato.

Catechesi dell'un pò: “un party fra amici più che una visita del Papa!”.

Ex-sacerdote: visita del Papa segno per tutta la Chiesa

Papa Francesco, in visita a un gruppo di famiglie di sette ex-sacerdoti, che hanno lasciato l'abito per sposarsi, nel quartiere romano di Ponte di Nona  - ANSA
Papa Francesco, in visita a un gruppo di famiglie di sette ex-sacerdoti, che hanno lasciato l'abito per sposarsi, nel quartiere romano di Ponte di Nona - ANSA


Un vescovo che mi cerca
“La prima reazione è stata di meravigliata e piacevole sorpresa perché, per la prima volta, un vescovo mi cercava. E poi il vescovo di Roma, non uno qualsiasi! Perché, in tredici anni, non ero mai stato cercato in questo modo. Perciò, indipendentemente dal fatto che avrei incontrato il Papa, mi ha colpito il fatto che Francesco cercasse di incontrare persone come me, che vivono in una situazione un po’ particolare. Mi sono sentito in passato un po’ escluso e quindi questo interessamento mi ha colto un po’ di sorpresa”.

Tradizione giudaica..

Da Babilonia a Gerusalemme – Qual è la divinità

dell'ebraismo e della Cabala? / 1 
Panteismo, magia, paganesimo: la rottamazione del Vecchio Testamento
di Elizabeth Dilling  (1) 
(1) Scrittrice americana (1894-1966): tra i maggiori critici del New Deal. Trad. dall'originale The Jewish Religion: Its Influence Today  / Centro Culturale San Giorgio / traduzione a cura di Piero Pisani
Qual è la divinità dell'ebraismo e della Cabala












Tradizione giudaico-cristiana?

“L’Europa si salverà solo riaffermando la sua morale cristiana”


Michel Nazir-Ali (foto di Youtube)

Parla al Foglio il vescovo anglicano Michel Nazir-Ali. “La laicità non può dare alcun significato alla vita umana”
Roma. “Uno dei grandi inganni di oggi è che la laicità è neutrale. Ciò è falso. La presunta laicità altro non è che una visione del mondo e un’antropologia in contrasto con la tradizione giudaico-cristiana”. Il professor Michel Nazir-Ali è un vescovo anglicano nato in Pakistan e dal 1994 al 2009 è stato vescovo di Rochester, il più giovane mai designato, all’epoca. Nel 2002 fu a un passo dall’essere nominato arcivescovo primate di Canterbury, prima che l’allora premier Tony Blair scegliesse Rowan Williams, anche per evitare lacerazioni interne alla chiesa anglicana, già spaccata tra i fautori di un approccio duro riguardo la secolarizzazione e i sostenitori di toni più morbidi e diplomatici.  

Lavorano molto, pregano moltissimo

GRAZIE, SORELLE

Suora: sorella. In questo dolce nome vi è il profumo dell’infinito e tutto il coraggio e l’ardore di una scelta generosa controcorrente oggi più incompresa che mai. Tutto per loro è preghiera ed è una lode a Dio 
di Francesco Lamendola  




Suora: sorella. In questo dolce nome vi è il profumo dell’infinito, e tutto il coraggio e l’ardore di una scelta generosa, controcorrente, oggi più incompresa che mai.
Sorella: colei che ha scelto di stare accanto a ciascuno, di farsi tutto a tutti, talvolta fisicamente, più spesso con la preghiera, la meditazione, il pensiero: solo per dare, senza chiedere nulla, anzi, cercando il più possibile di passare inosservata, perfino di nascondersi: in una società dove nessuno fa niente per niente e dove tutti, anche per il più piccolo servizio, sono pronti a domandare la ricompensa.

Fàmolo strano..


UNO STRANO CONCISTORO. SENZA INCONTRO CON I CARDINALI DI TUTTO IL MONDO. PER NON RISPONDERE AI “DUBIA”?

Sabato si svolgerà uno strano Concistoro. Strano perché, a differenza delle altre due occasioni precedenti, il Pontefice non vedrà i cardinali convenuti a Roma nei giorni precedenti.
Un Concistoro per la creazione di nuovi porporati è un avvenimento molto speciale, nella vita della Chiesa; anche perché tutti i cardinali che possono farlo vengono a Roma in quell’occasione, per dare solennità all’evento in cui si creano i nuovi principi della Chiesa, gli speciali collaboratori e consiglieri del Papa.

Papa Bergoglio dunque tace..


STORICO APPELLO DI 4 CARDINALI

Ripercussioni dell’appello dei 4 cardinali. I grandi giornali lo ignorano ma l’avvenimento è storico. L’esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco è stata pubblicamente messa in questione da 4 autorevoli cardinali 
di Emmanuele Barbieri



I grandi giornali lo ignorano, ma l’avvenimento è storico. L’esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco è stata pubblicamente messa in questione da quattro autorevoli cardinali: Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio Comitato di Scienze Storiche; Raymond Leo Burke, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta; Carlo Caffarra, arcivescovo emerito di Bologna, e Joachim Meisner, arcivescovo emerito di Colonia.
Lo scorso 19 settembre i quattro cardinali hanno presentato alla Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dal cardinale Gerhard Müller, un ricorso formulato secondo la modalità classica dei dubia, in modo tale da esigere una risposta positiva o negativa, conformemente al linguaggio evangelico: « Sia il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno » (Mt 5, 37).

Dubia non habent..

In una tre giorni svolta ad Assisi sulla Amoris Laetitia con tutti i responsabili diocesani della famiglia, la Conferenza episcopale italiana promuove la comunione ai divorziati risposati e legittima i gruppi Lgbt cristiani, confondendo l'accoglienza della persona con la promozione del suo stile di vita.I vescovi italiani non hanno dubbi: gli attivisti gay entrano nei piani pastorali

mercoledì 16 novembre 2016

Dopo sarà troppo tardi. Ma nessuno potrà dire di non essere stato avvertito.

«...Se non smetteranno di offendere Dio...»: gli avvertimenti della Madonna 


«...Se non smetteranno di offendere Dio...»: gli avvertimenti della Madonna


Un modo per leggere secondo criteri cristiani l’epoca ancora in corso, è quello di analizzare le apparizioni mariane succedutesi nel XX Secolo, scartando quei fenomeni che non solo sono dissimili dagli altri ma sono addirittura confutabili. In tal modo possiamo individuare una classe omogenea di eventi che sono rispondenti sia ai principi del Magistero che alla tradizione. Dalla congruità e coerenza poi dei “messaggi” dati dalla Madre di Dio e dalla loro conseguenzialità si può cercare di determinare quale ne fosse il fine.

Per la nostra salvezza

L’iniziativa a favore dei sacerdoti perseguitati. Qui non si tratta semplicemente di aiutare delle persone in difficoltà, opera in sé già meritoria. Qui si sta cercando di fornire a dei bravi sacerdoti cattolici la possibilità di continuare a essere bravi sacerdoti cattolici per la loro salvezza e anche per la nostra.

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Mercoledì 16 novembre 2016
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È pervenuta in Redazione:

Gentile dottor Gnocchi,
ho visto su Riscossa Cristiana l’appello della Società San Martino di Tours e San Pio da Pietrelcina a favore dei sacerdoti emarginati o persino respinti dai loro vescovi. Le faccio due domande. Ma è conciata così male la nostra Chiesa? Cosa possiamo fare in concreto per questi sacerdoti?
Un cordiale saluto e grazie per il vostro lavoro
Mariella Fossati

La grande tristezza che incombe sull’uomo è di non poter essere santo.

BLOY ULTIME NOTIZIE L'APOCALISSE

 Se vuoi sapere le ultime notizie leggi san Paolo e l'Apocalisse. Già Søren Kierkegaard aveva messo in guardia contro lo strapotere della stampa tendenziosa tipica della società moderna. Léon Bloy la nostra coscienza critica 
di Francesco Lamendola  



Quando apparve nelle librerie, nel 1887, il romanzo Le Désespéré (Il disperato), il nome di Léon Bloy venne catapultato nel mondo letterario francese con la forza d’un proiettile: lo scrittore, ancora sconosciuto al grande pubblico, che era venuto, povero diciottenne, nella capitale francese in cerca di fortuna, dalla natia Aquitania, dov’era nato nel 1846, si scagliava con ira furibonda contro i miti della cultura dominante: il progresso, il razionalismo, il positivismo, le macchine. Non era più un ragazzo; aveva già passato i quarant’anni: e per più di venti aveva vagato per le strade del mondo, cercando affannosamente una verità in cui credere, e per la quale vivere e morire. 

Ovra/Čeka PF?



Strage dottrinale, le epurazioni continuano


Come Laici con un briciolo di onesta infarinatura di storia ecclesiale, non è difficile appurare come da sempre nella Chiesa abbiamo assistito a periodi, più o meno alternati, di lotte intestine, epurazioni, persino omicidi, ma a memoria d’uomo non era mai accaduto che certe lotte avvenissero per modificare la Dottrina della Chiesa, e non era mai accaduto che un Pontefice si prestasse – con il suo silenzio o con le sue nomine  mirate – a dividere la Chiesa non per difenderne la Dottrina, ma per cambiarla.

Alle soglie di uno scisma?

Pericolosa polarizzazione


Lunedí scorso, 14 novembre, è stata resa nota la lettera con cui quattro Cardinali (Walter Brandmüller, Raymond L. Burke, Carlo Caffarra e Joachim Meisner) chiedono a Papa Francesco di dirimere le incertezze sorte dopo la pubblicazione dell’esortazione apostolica Amoris laetitia, dando risposta a cinque dubia allegati. In un paio di giorni sono stati versati fiumi di inchiostro sull’iniziativa dei quattro Porporati; inutile, quindi, ripetere cose che sono state già dette. Volevo solo evidenziare un aspetto che mi sembra sfuggito ai piú.

Ho avuto l’impressione che, in genere, i commentatori abbiano presentato gli estensori della lettera come ancora in attesa di una risposta del Papa (e quindi, si potrebbe supporre, abbiano pubblicato la lettera, in qualche modo, per “costringere” il Papa a dare una risposta). Lo stesso Magister, nell’inquietante postdi ieri sul suo blog, si esprime nei seguenti termini:
I quattro cardinali … hanno aspettato invano per quasi due mesi che il papa rispondesse all’appello. E c’è chi prevede che nemmeno da qui in avanti Francesco romperà il suo silenzio.
Anch’io, in un primo momento, avevo interpretato l’iniziativa in questo senso; ma poi, rileggendo il testo della lettera, ho capito che forse le cose sono andate diversamente. I Cardinali non stanno ancora aspettando una risposta del Papa alla loro lettera (se cosí fosse, molto probabilmente non l’avrebbero pubblicata); una risposta — non saprei dire in quale forma — devono averla già ricevuta; ed essa consiste nel fatto che il Papa non risponderà ai loro quesiti.

Premio Lazzaro


Papa Francesco, Sarah e la discussione sulla messa ad orientem                    

In parole e opere Francesco mostra di che pasta liturgica è fatto. Con l’intervista pubblicata in apertura del volume curato dal confratello Antonio Spadaro, “Nei tuoi occhi è la mia parola” (ed. Rizzoli), Bergoglio chiude la porta alla messa ad orientem e alla riforma liturgica.

I vescovi non votano l’agenda di Francesco?

The right Church

Eletti i nuovi vertici della chiesa cattolica americana. I vescovi non votano l’agenda di Francesco
foto LaPresse

Roma. Gli esperti di chiesa americana suggerivano di tenere gli occhi aperti sul nome del vicepresidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti che sarebbe uscito premiato dall’urna, nel corso dell’Assemblea generale in corso a Baltimora. Da lì, dicevano, si sarebbe capito l’orientamento delle centinaia di vescovi d’oltreoceano, investiti dalla profonda rivoluzione che il Papa ha avviato sul loro terreno: nomine che rappresentano una cesura netta rispetto al passato, nuove priorità (più attenzione al sociale e meno battaglie in strada rivendicando i cosiddetti princìpi non negoziabili) e auspicio d’un generale ravvedimento rispetto alle linee di quel conservatorismo muscolare che per lustri ha dominato la scena. Il vicepresidente eletto – e in teoria, almeno secondo la prassi, destinato a divenire presidente fra tre anni – è mons. José Horacio Gómez, arcivescovo di Los Angeles, la più grande diocesi statunitense. Nato a Monterrey, in Messico, è sacerdote dell’Opus Dei.

Errata - Corrige!?

ULTIM'ORA: il cardinale Burke dice che se il Papa non chiarirà l'errore grave', i Cardinali potrebbero compiere un 'atto formale di correzione'

Noi siamo con il Card. Burke!
Questa richietsa di chiarezza era necessaria e attesa!

ROMA, 15 novembre 2016 (LifeSiteNews) -
Traduzione di MiL

Dopo l'adesione al gruppo di quattro cardinali che hanno formulato un invito a Papa Francesco di chiarire gravi errori nella sua esortazione apostolica Amoris Laetitia, il cardinale Raymond Burke ha ora indicato i cardinali stanno prendendo in considerazione l'idea di una "correzione formale", nel caso il Papa dovesse mancare di rispondere alle loro perplessità.
I Cardinali avevano scritto al Papa esternando  le loro preoccupazioni, il 19 settembre, ma non avendo ricevuto una risposta nell'arco di due mesi, hanno reso pubblica la lettera lo scorso lunedi mattina.
 Ora, in un'intervista al National Catholic Register di Pentin Ed, Burke illustra i prossimi passi necessaria se il papa non dovesse rispondere alle preoccupazioni dei cardinali. Questa è la domanda di Pentin e segue la risposta del cardinale:
 DOMANDA:   Cosa succede se il Santo Padre non rispondesse al vostro atto di giustizia e di carità e non desse il chiarimento sui putni della dottrina della Chiesa che sperate di ottenere ?
Card. Burke:  Allora: dovremmo affrontare questa situazione: c'è infatti, nella Tradizione della Chiesa, la possibilità di correggere il Romano Pontefice. E' invero sicuramente molto raro. Ma se non vi fosse risposta alle domande sui punti controversi, allora direi che si porrebbe la questione di assumere un atto formale di correzione di un errore grave.

Ciò che molti pensano in sordina…


Lettera aperta a Papa Francesco
  

di Jean-Pierre Snyers
11 novembre 2016

Buongiorno Papa Francesco,
con tutto il rispetto che ho per Lei, ma non per un buon numero delle sue idee, Le scrivo per dirLe che sono prossimo a lasciare la sua Chiesa. Non avrei mai pensato che un papa potesse indurmi a considerare una tale rottura, ma Lei è riuscito in questa prodezza.

Da dopo la sua elezione, che Lei deve in gran parte all’oscuro gruppo San Gallo, io L’ho osservata. Per lungo tempo Le ho lasciato il beneficio del dubbio. Ma oggi, Santo Padre, io non posso più riconoscere in Lei Colui che rappresenta.
Comparando i suoi discorsi con ciò che è riportato nella Scrittura dagli Apostoli, posso solo constatare che Lei non presenta più il Vangelo descritto da essi. Un esempio: Lei parla DELLE vere religioni, le cui fondamenta (dottrine) poggiano secondo Lei sulla capacità dell’uomo di trascendere se stesso verso l’assoluto. Dicendo questo, Lei lascia chiaramente intendere che la Verità è plurale. Ebbene, mi è impossibile sottoscrivere una tale affermazione senza rinnegare puramente e semplicemente che Cristo è, come dice Lui stesso, LA Verità e la sola via che conduce al Padre e alla vita eterna.

martedì 15 novembre 2016

I tramini

Dietro a Donald Trump, le trame della massoneria progressista


Dietro alle elezioni USA che hanno portato alla casa bianca Donald Trump si sono mosse forze organizzate, trasversali, apolidi e sovranazionali. Sorprendentemente, sono proprio le trame della massoneria progressistaad avere portato al successo Donald Trump. Il come e il perché di questo apparente paradosso, lo spiega bene Gioele MagaldiGran Maestro delGrande Oriente Democratico – che ha una visione privilegiata sulle dinamiche sconosciute ai più – intervistato da Claudio Messora.

"Sodalitium Franciscanum"?

"Sodalitium Franciscanum", un covo di spie a cattivo servizio del papa

Spie
"Fare chiarezza". Questo hanno chiesto a papa Francesco quattro cardinali, con una lettera e cinque domande che – rese da loro pubbliche ieri – sono diventate la notizia bomba di questa vigilia di concistoro.
I quattro cardinali – i tedeschi Walter Brandmüller e Joachim Meisner, l'italiano Carlo Caffarra, lo statunitense Raymond L. Burke – hanno aspettato invano per quasi due mesi che il papa rispondesse all'appello. E c'è chi prevede che nemmeno da qui in avanti Francesco romperà il suo silenzio.
Però almeno, sugli stessi "dubbi" sollevati dai quattro cardinali, tutti concernenti le ambiguità di "Amoris laetitia", cercherà di portare un po' di "chiarezza" il Pontificio istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, con un "Vademecum per una nuova pastorale familiare" che sarà in libreria, edito da Cantagalli, nel gennaio del 2017, ma che già tra pochi giorni comincerà a circolare tra i vescovi, a cura dei suoi autori José Granados, Stephan Kampowski e Juan-José Pérez-Soba, tutti e tre professori di spicco dell'istituto.

Da porta santa a porta Inferi?

Santuario di Fatima invita i pellegrini a attraversare "portico Giubileo", in occasione del centenario delle apparizioni


porta speciale sarà aperto 27 novembre dal vescovo Antonio Marto


Fatima 14 novembre 2016 (Ecclesia) - Il Santuario di Fatima segnerà il centenario delle Apparizioni con l'apertura il 27 novembre, un portico Giubileo in cima alla sala di preghiera di quel luogo di culto.
Sul suo sito web, il Santuario spiega che l'obiettivo è quello di fornire i motivi "di un elemento visivo che può celebrare il centenario di Fatima" e ricordare al tempo stesso la "arco, nel 1917, ha segnato il luogo delle apparizioni e sotto che sono stati fotografati Francisco, Giacinta e Lucia ".

Il grillo papale

Il papa Achille e la tartaruga dei 4 cardinali



La tartaruga irraggiungibile dei 4 cardinali e il movimento possibile di papa Francesco
Dietro le posizioni espresse nella lettera dei 4 cardinali su “Amoris Laetitia” non vi è soltanto l’ombra lunga di una Chiesa paralizzata e inamidata, ma anche una visione filosofica statica, che nega il movimento e il divenire. Essi difendono l’essere cristiano come qualcosa di statico, cadendo fragorosamente nelle contraddizioni che già Zenone di Elea, difensore dell’essere parmenideo, mostrava con chiarezza in un famoso “paradosso”, denominato “Achille e la tartaruga”. Ascoltiamolo in una sintetica presentazione:

“Scarnificare la Chiesa”

Magistero non-convenzionale e ideologia


Venerdí scorso, 11 novembre, La Repubblica riportava l’ennesima intervista di Eugenio Scalfari a Papa Francesco. Se devo essere sincero, la cosa mi ha lasciato del tutto indifferente: di quello che il fondatore di Repubblica mette sulle labbra del Papa non mi interessa proprio nulla. Il discorso si fa diverso quando l’intervista viene rilanciata da L’Osservatore Romano, che, fino a prova contraria, è il quotidiano ufficioso della Santa Sede. Per carità, anche qui, finché il Papa si limita a dire che il male peggiore che esiste nel mondo sono le diseguaglianze, dal mio punto di vista, non è un grosso problema: si tratta di opinioni personali su cui si può essere piú o meno d’accordo. Magari qualcuno potrebbe far notare — come di fatto è avvenuto — che da un leader religioso ci si aspetterebbe un’analisi meno sociologica e piú religiosa della realtà (il male peggiore, una volta, non era forse il peccato?); ma, ripeto, si può discutere.

La punta di un iceberg

Morale ed Eucaristia, dietro i "Dubia" si gioca la partita sui fondamenti della Chiesa



L’enorme interesse suscitato dalla pubblicazione ieri dei “Dubia” di quattro cardinali riguardo l’esortazione apostolica Amoris Laetitia (la Bussola ha battuto ogni record di accessi) è segno di un disagio e di una esigenza di chiarezza molto diffusa tra i cattolici e sempre crescente.
In sé il passo compiuto dai cardinali Brandmuller, Burke, Caffarra e Meisner, per quanto previsto dalle norme canoniche, è sicuramente inusuale e si spiega con l’eccezionalità della situazione che la Chiesa sta vivendo. Anche il tentativo di sminuire la portata del gesto, confinandolo alla reazione di pochi cardinali che avrebbero perso il contatto con la realtà, è patetico. Perché gli ultimi mesi – tra documenti, appelli, commenti e prese di posizioni varie – hanno visto un grande fermento dei cattolici per riaffermare il valore di matrimonio ed Eucaristia così come trasmesso dalla tradizione e messo in pericolo da una forte corrente filo-protestante che gioca sul “non detto” delle dichiarazioni pontificie. La pubblicazione dei cinque “Dubia” dunque è solo la punta di un iceberg che tende a ingrossarsi ogni giorno che passa.

Adelante Pedro!

Un calendario liturgico italiano?


Giorni fa Don Andrea Caniato ha pubblicato, sul suo profilo Facebook, la lettera del Card. Angelo Bagnasco, con cui si comunica ai Vescovi italiani che d’ora in poi la ricorrenza di San Nicola (6 dicembre) sarà celebrata nelle diocesi italiane come “memoria obbligatoria”. La cosa non può che farmi piacere. Tale comunicazione però suscita in me anche alcune riflessioni.

1. La prima cosa che balza agli occhi è la lentezza delle procedure. La proposta fu presentata dall’Arcivescovo di Bari all’assemblea della CEI, e fu approvata a larghissima maggioranza, nel 2011. La recognitio della Congregazione per il culto divino è arrivata il 4 novembre 2016. Non so, e non voglio sapere, da chi sia dipeso il ritardo; ma, sinceramente, cinque anni, per ottenere una recognitio, sembrano eccessivi.


lunedì 14 novembre 2016

Chissà se vuol dire qualcosa..


LA CASA BIANCA: DAI NEOCON AL PALAZZINARO KOSHER



Ma dove è più, oggi, questa salutare predicazione della Fede perenne?


I NOVISSIMI con Padre Stefano M. Manelli FI (2)



10° giorno Il Giudizio particolare
“E’ destino dell’uomo morire una volta sola, e dopo la morte il giudizio”(Eb.9,27). Narra San Luca evangelista che quando San Paolo parlò del Giudizio di Dio al Prefetto della Palestina, questi, benché incredulo, ne fu così impressionato da apparire tutto spaventato davanti a lui (cfr Att.24,25). Orbene, se un pagano incredulo resta spaventato solo a sentir parlare del Giudizio di Dio sulla vita degli uomini, quanto più non dovremmo spaventarci noi credenti, pensando all’ora del nostro finale “rendiconto” (Lc.16,2).

La Chiesa non ha bisogno di damerini, ma di santi..

LA LEZIONE DEL SANTO EREMITA

 Da quel santo eremita nella foresta di faggi che lezione per noi uomini moderni. Senza spiritualità la fede è morta. Non ci servono discorsi melensi e sorrisi melliflui ma uomini di Dio, ci servono eremiti come Launomaro 
di Francesco Lamendola  



Un santo eremita vive nella foresta di Perche, in Normandia: la notizia della sua presenza si diffonde a partire da quando una banda di briganti, che lo aveva avvicinato per derubarlo (e di che cosa, poi?), è stata da lui convertita e ha promesso di cambiar vita. Ma le voci più curiose a suo riguardo parlano d’un rapporto straordinario con gli animali: egli parla con loro, e quelli gli obbediscono, come se fossero creature razionali. Uno di questi racconti narra di una cerva che, inseguita dai lupi, si era rifugiata presso di lui, ed egli l’aveva salvata,  ammonendo severamente i suoi inseguitori, che avevano desistito dalla caccia e si erano ritirati in buon ordine. È un episodio che ricorda quello del lupo di Gubbio, narrato nei Fioretti di San Francesco: solo che san Francesco è vissuto a cavallo fra il XII e il XIII secolo (dal 1181 o 1182 al 1226), mentre il santo eremita della foresta di Perche, Launomaro – in francese: saint Laumer -, è vissuto seicento anni prima, nel VI secolo: pare sia morto, ormai più che centenario, nel gennaio del 593, ed è ricordato nel Proprio dei Santi, insieme ad altri, alla data del 19 gennaio.
Che cosa ci faceva, Launomaro, in quell’angolo sperduto d’Europa, in mezzo al fitto intrico dei faggi e delle querce, residuo della selva primeva che ricopriva, in tempi antichissimi, gran parte del nostro continente?