ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 28 luglio 2016

I dettagli forniscono il senso compiuto di una tragedia..

… la mania moderna per l’efficienza fisica… Un corpo senza anima o quasi, senza destino eterno o quasi, può solo desiderare di essere bello ed efficiente qui e ora. Se il paradiso deve essere quaggiù in terra, che sia veramente un luogo di piaceri e di delizie. Ma Padre Pio…


Giovedì 28 luglio 2016
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È pervenuta in Redazione:
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Caro Alessandro Gnocchi,
la mia riflessione le sembrerà magari poco rilevante, visto tutto quanto sta accadendo, ma a mio avviso il decadere dei tempi si vede anche dai dettagli. Mi riferisco all’increscioso spettacolo che si vede in città e in campagna di tutta quella gente che a ogni ora del giorno corre sui marciapiedi o per i viottoli bardata come gli atleti olimpici con tanto di cuffietta per ascoltare la musica. Ma dove corrono? Mi chiedo io. Non certo in cerca di qualcosa che dia un senso alla loro vita. E poi c’è ancora chi pensa che questa società, non dico civiltà, possa reagire all’aggressione dell’islam.
Grazie per l’attenzione
Giulio Volta
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zrbrps

La necessità di “fare chiarezza”

Chi sono e cosa chiedono i firmatari dell’appello contro l’Amoris laetitia di Papa Francesco


Aveva fatto rumore, per la verità più all’estero che in Italia, il documento che poco più d’un mese fa era stato portato all’attenzione del Decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Angelo Sodano, ai patriarchi e ai 218 cardinali di Santa Romana Chiesa. Il testo, di 13 pagine, aveva per tema l’esortazione apostolica post sinodale “Amoris laetitia”, promulgata dal Papa al termine delle due grandi assemblee dell’autunno 2014 e 2015 convocate per discutere delle sfide della famiglia nel mondo contemporaneo.

La soglia perfetta

MORTE E IL MISTERO DELL'ANIMA

    Il mistero dell’anima davanti alla morte lo conoscono solo il morente e Dio. La morte rappresenta la soglia davanti alla quale il sapere umano si deve fermare e la scienza deve tacere. E'lo spettacolo del mistero, la maestà della morte 
di F.Lamendola  
  


Il mistero dell’anima di fronte alla morte è un mistero grande, luminoso e terribile: sono solo in due a conoscerlo, colui che muore e Dio.
Gli altri, possono solo guardare dall’esterno: il che, ovviamente, cambia del tutto la prospettiva. È come osservare dall’esterno una casa dalle finestre chiuse, o appena socchiuse: nessuno è in grado di dire con assoluta certezza quel che avviene all’interno, anche se quella casa ci è nota, anche se ci  siamo stati dentro chissà quante volte. Adesso, però, è diverso; adesso nessuno apre alla porta e nessuno si affaccia a rispondere. C’è un grande silenzio e le tendine, in quel silenzio, si muovono leggermente al soffio del vento; ma nessun suono, nessun altro segno di vita giungono dall’interno. Perfino chi era un frequentatore abituale di quella casa, forse un ospite gradito, ora si trova nella stessa situazione di un prefetto estraneo: anche lui è lì, sulla strada, come chiunque altro; e si fa delle domande; anche lui guarda, ma non sa, non può avere le risposte.

Si piange dal naso..?

"La statua della Madonna piange davanti ai fedeli": la notizia fa il giro del mondo


In Honduras "una statua della Madonna proveniente da Medjugorje, benedetta durante un'apparizione dai frati francescani della provincia di Mostar, ha cominciato a lacrimare copiosamente domenica scorsa 17 luglio 2016, proprio nel primo giorno della novena a San Giacomo, patrono di Medjugorje". E' quanto scrive Paolo Brosio sulla sua pagina Facebook riportando la notizia del quotidiano 'La Tribuna', "rimbalzata immediatamente in tutti i paesi della ex Jugoslavia".
"La lacrimazione - prosegue il giornalista - è avvenuta alla presenza di numerosi testimoni tra i quali Ivis Romero, coordinatore del centro pastorale dell’università cattolica. La statua era custodita nella cappella della chiesa del campus universitario cattolico della città di Danli".
Della vicenda "se ne sta occupando in prima persona" il cardinale Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, "uno tra i più stretti collaboratori di Papa Francesco" scrive Brosio. Nel luogo dove è avvenuto il fenomeno "stanno affluendo decine di migliaia di persone da tutto il Centro America".
http://www.metropolisweb.it/news/la-statua-della-madonna-piange-davanti-ai-fedeli-la-notizia-fa-il-giro-del-mondo/16858.html

Il caso Civitavecchia: un'analisi critica [Parte 2]

di Marco Corvaglia
§ 6. La seconda statuina
C'è da aggiungere che, a partire dal settembre 1995, una copia della stessa statuina di Medjugorje, anche questa di proprietà dei coniugi Gregori, in determinate occasioni, trasuderebbe quella che - secondo quanto riportato dal giornalista Riccardo Caniato - è risultata essere "un'essenza, di origine vegetale, frutto della mescolanza di molti profumi" [R. Caniato, Non solo lacrime, in "Oggi", n. 20/2010, p. 93]. Scrive padre Ubodi:

Da notare però che è sempre la stessa statuina ed è sempre presente la famiglia Gregori.
[F. Ubodi, La Madonna di Civitavecchia – Lacrime e messaggi, Piemme, 2006, p. 47]

Quindi, la prima statua, una volta resa inaccessibile in chiesa (dove si trova dal giugno 1995), non ha più presentato presunti fenomeni di alcun tipo. Mentre questi sono iniziati (durando tuttora) su un'altra statua alla quale i Gregori hanno accesso.
Peraltro, come sempre purtroppo accade in questi casi, non sono mai stati interpellati dei prestigiatori illusionisti, cioè dei professionisti esperti in trucchi
L'illusionista Alfredo Barrago, intervistato nel febbraio 1999 dall'emittente Sardegna 1, dichiarò: "Ci sono almeno una cinquantina di modi che io conosco, metodi, insomma trucchi, per farla piangere [una statua]" [minuto 04:16 del video].


Marco Corvaglia
Aggiornato il 27 luglio 2016

I Diavoli

I cosiddetti “combattenti dell’Islam” che uccidono in nome di Allah sono dei diavoli

Nel Nome di Allah, l’Unico l’Onnipotente, il Sempre Eterno, il Clemente ed il Misericordioso e per la migliore delle Sue Creatureﷺ
In risposta ad una lettera comparsa su La STAMPA.
Nella Rubrica “Lettere e Commenti” (pagina 26 de La STAMPA del lunedì 18 Luglio 2016) è comparso un interessante articolo sul cosiddetto Terrorismo Islamico dal titolo “Più prevenzione, raid e lotta ai finanziamenti” a firma Giampiero Massolo, Ambasciatore.
sauditi_isisInteressante perché punta il dito sulla questione economica che coinvolge il terrorismo. Sono ormai certo che i primi a voler avere delle risposte su chi veramente finanzia il cosiddetto “terrorismo Islamico” sia alla fonte che con l’acquisto del petrolio sono i Musulmani stessi. Con la percentuale altissima di morti Musulmani per mano del cosiddetto “terrorismo Islamico” – siamo a circa 1000 morti Musulmani per un morto non-Musulmano – senza contare i milioni di Musulmani sfollati dai luoghi dove imperversano l’IS ed Al-Qaeda e muoiono per stenti per la pericolosità del viaggio per poi rimanere in strutture che ricordano più i lager nazisti che luoghi di ricezione per persone spogliate dei loro beni. Già si è domandato qualcuno a chi vanno i soldi degli sfollati che pagano un biglietto di sola andata come un gioiello di Tiffany ma danzano con la morte e la povertà. Si domandano forse i giornalisti quanti soldi frutta all’anno il traghetto degli sfollati? A chi viene venduto e quanto frutta il petrolio dei luoghi occupati abusivamente e proditoriamente?

Nessuno pensa alle crociate..

Porgere l’altra gola.
C’è un singolare affrettarsi in molti siti e commentatori cattolici, in genere progressisti e comunque omogenei al pensiero dominante nella Chiesa, a scongiurare l’idea di una reazione cristiana o cattolica all’evidente violenza di radice islamica.


Di che pace stiamo parlando?

Religioni e pace, recuperiamo la prospettiva cristianaLe parole del Papa sull'islam vanno lette nella prospettiva della prudenza, per evitare che la situazione degeneri; ma prese alla lettera possono essere fuorvianti. Piuttosto è bene ricordare che la vera pace è un dono di Cristo, ben diverso dalla pace che intende il mondo. Come spiega sant'Agostino...
«Non è una guerra di religione» e «Tutte le religioni sono per la pace». Queste affermazioni perentorie di papa Francesco ieri sull’aereo che lo portava in Polonia, a commento dell’uccisione in chiesa di un anziano prete francese, faranno discutere per giorni. E non è la prima volta. Certamente le parole di Francesco vanno lette anche nella prospettiva della prudenza, del desiderio di evitare che una situazione già incandescente degeneri. Oltretutto poche ore prima il rettore della prestigiosa università islamica al-Azhar aveva fermamente condannato l’orrore di Rouen parlando di «attacco contro i valori dell’islam». Si può capire dunque che in una situazione così drammatica ci sia tutta l’attenzione di non dire parole che possano chiudere anche quel piccolo canale di dialogo che resta aperto.
Tutto ciò detto, però, è chiaro che queste affermazioni, se prese alla lettera, sono oggettivamente fuorvianti e diverse (se non nelle intenzioni, sicuramente nella lettera) da quel «Non si può uccidere in nome di Dio», che ripetevano spesso i predecessori di papa Francesco.

Voci dal sen fuggite..?

Cosa dicono i vescovi italiani del papa. Anche i più ben disposti lo bocciano

polonia

Mercoledì 27 luglio, nella sua prima giornata in Polonia, papa Francesco ha incontrato a porte chiuse, nella cattedrale di Cracovia, i 130 vescovi di quel paese (vedi foto), scambiando con loro domande e risposte.
I vescovi polacchi, si sa, non sono in buona sintonia con l'attuale papa. Lo si è visto al sinodo sulla famiglia, dove erano compattamente schierati contro le innovazioni poi entrate in circolo con la "Amoris laetitia".

mercoledì 27 luglio 2016

Guarire dall'in­credulità e dal peccato..

La devozione dei 12 gradini dettata dalla Vergine della Rivelazione (Tre Fontane) a Bruno Cornacchiola


Dopo avergli anticipato, nell'apparizione del 18 luglio 1992, di voler essere onorata con il titolo di 'Vergine del Rivelazione, Madre degli incurabili', il 10 settembre 1996 gli appare nuovamente per insegnargli una nuova devo­zione. Bruno ha appena finito di recitare, passeggiando attorno alla cappella della casa estiva della comunità Sacri al Circeo, la coroncina ai Sacri Cuori di Gesù e Maria e in quel momento si trova dinanzi alla scalinata di dodici gra­dini che porta alla piccola grotta dedicata a Maria: 

«Appena metto il piede sul primo gradino sento come un im­pedimento per scendere al secondo gradino, come se fossi pa­ralizzato. Penso subito a un fatto di anzianità ma improvvisa­mente, davanti a me, c'è la Vergine della Rivelazione, ferma sul terzo gradino, alla mia destra. È vestita con gli abiti del 12 aprile 1947. È scalza. Non ha il libretto color cenere, ma ha le mani unite davanti al petto. È lì, ferma davanti a me, sor­ride. Io la fìsso, la guardo e ci incontriamo con gli occhi. In quel momento avevo perso la cognizione di dove mi trovavo». 

Forse meglio farla anche in Europa..





La Processione della Pace in Ucraina continua, benché aggredita dai neonazi.



Il peggio che verrà..


                    Cattolico o evangelico?      
  

Elezioni presidenziali USA 2016, "Religion matters", la religione avrà un forte peso. 
 I due vicepresidenti designati, Mike Pence e Tim Kaine sono  infatti  forti personalità religiose , entrambi dichiaratamente cristiani. il primo un evangelico, anzi un "born again", un riconvertito, dopo essere stato educato cattolico. E il secondo un cattolico praticante, ex allievo dei gesuiti, definito da  Michelle Boorstein  sul Washington Post "A Pope Francis Catholic". 

Tornerà a nevicare d'Agosto?

Santa Maria della Neve, un miracolo durante la crisi ariana

(di Cristina Siccardi) Nel IV secolo, quando la Chiesa era imbevuta di eresia ariana, la Madonna fece sentire la sua presenza a Roma. Il Vicario di Cristo era in quel tempo Liberio, il Papa che cedette agli errori di Ario, come la maggioranza dei vescovi di allora. Non si trattò di semplice debolezza, ma di vero e proprio assenso all’errore. Il beato cardinal John Henry Newman afferma che «la caduta di Liberio è un fatto storico» (Arians of the Fourth Century, Londra 1876, p. 464).

Ciechi alla guida

Il crimine di Rouen e la cecità della neochiesa. Riproponiamo un articolo di Alessandro Gnocchi 

Un articolo di Andrea Riccardi su Avvenire è la dichiarazione di resa incondizionata di una “chiesa” ormai incapace di comprendere ciò che accade. Invece sul laico Corriere, Angelo Panebianco ci riporta alla realtà. Riproponiamo un articolo di Alessandro Gnocchi, pubblicato quasi due anni fa, ma assolutamente attuale.

di Paolo Deotto
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z.prblcchNon perdiamo il tempo a leggere le dichiarazioni di (OMISSIS) sul crimine consumato nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, a Rouen. Lo stracco copione (MAI nominare l’islam, misericordia, riconciliazione, ecc.) si ripete, e chi vuole può goderselo (si fa per dire) sul sito vaticano (http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/07/26/0539/01238.html ).
È assai più interessante ciò che scrive oggi sul quotidiano della Cei, AvvenireAndrea Riccardi, uomo che perfettamente incarna il modello di intellettuale cattolico (?) affermato, di uomo di potere in quota cattolica (?). Riccardi non ha alcun dubbio (i neretti sono nostri): “È un gesto rivelatore della disumanità dei terroristi e della loro assoluta mancanza di senso religioso, che invece abita in molti musulmani con il rispetto degli «uomini di Dio» e della preghiera. Giovani, folli, ingabbiati nella logica totalitaria dell’odio e nella propaganda del Daesh, hanno compiuto questo atto cruento”.
Chiaro, no? Non c’è odio religioso, assolutamente, i musulmani sono bravi e pieni di senso religioso… e poi, la solita tranquillizzante parola, che sistema tutto e tranquillizza tanto: “folli”. Insomma, anzitutto state tranquilli: è stato un atto di follia; invece noi, tanto sani ed equilibrati, siamo in grado di resistere.

Siamo in pieno nel Co(m)ma 22..

Uscito da poco di galera e con il braccialetto elettronico, ecco il jihadista. Siamo in Comma 22 

Rouen2
Rouen. Ci morì Giovanna D’Arco, ci nacque Francois Hollande. Se cercavano un simbolismo, lo hanno trovato alla grande. Ma ormai si campa di simbolismi, non ve ne siete accorti: strage a Nizza il 14 luglio, giorno della Repubblica, strage a Monaco nel quinto anniversario della mattanza di Breivik a Oslo e Utoya e ieri, addirittura, un attacco dentro una chiesa, con tanto di sgozzamento rituale del prete sull’altare. E il Papa che dice: . E poi, la laica e massonica Francia, riscopre di colpo le sue radici cattoliche, quelle che ha ripudiato in nome della Republique ma che tornano comode quando c’è da inquietare le anime e seminare terrore al di fuori dei grandi centri urbani cosmopoliti: la Francia profonda, quella del curato di campagna e di poche anime in circolazione. Quella che, al voto, può cambiare le cose, se debitamente plagiata dalla paura.

La sindrome di essere i migliori dei migliori

L'ORDINARIA FOLLIA BUONISTA

    Storie di ordinaria follia buonista. Ai buonisti cattoprogressisti non basta la sindrome di essere i migliori dei migliori, vogliono anche imporla per legge a tutti gli altri. La demagogia buonista imposta sulla nostra pelle 
di Francesco Lamendola  


Ai buonisti cattoprogressisti non basta la sindrome di essere i migliori dei migliori; vogliono anche imporla per legge a tutti gli altri. E a spese di costoro, ben s’intende.
Ci capita per le mani un libriccino, Esisto ma non ci sono. L’altro volto dell’accoglienza, a firma di Annalisa De Faveri. È stato stampato dalla Caritas diocesana di Treviso nel 2015, lo si trova a disposizione nelle chiese. Evidentemente, stampato coi soldi della Caritas: cioè con le contribuzioni volontarie dei cattolici. Dunque: i cattolici fanno delle offerte, pensando di sovvenire ai bisogni dei poveri (non necessariamente degli stranieri: ci sono milioni di poveri italiani, come sanno tutti, che non se la passano tanto meglio degli stranieri, magari hanno solo più dignità e discrezione nel chiedere); ma quei soldi vengono usati anche per stampare opuscoli come questo. E allora vediamo se si tratta di un impiego moralmente legittimo delle offerte destinate a sovvenire i bisognosi.

Sgozzati in casa?

Che fine ha fatto Don Massimiliano Pusceddu?  

Un articolo de Il Riformatore riprende la vicenda del prete cagliaritano, tacitato dal suo vescovo per non turbare la comunità LGBTXYZ. Un canale Youtube sospeso, un numero telefonico inesistente e uno scandalo che non si può cancellare insabbiandolo.

di Michele Majno
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z.donpuscedduI nostri lettori conoscono bene la vicenda di Don Massimiliano Pusceddu, il sacerdote cagliaritano sottoposto a linciaggio mediatico e diocesano per aver citato in un’omelia il passo della lettera ai Romani, 1, 21 – 32, in cui San Paolo parla del gravissimo peccato della sodomia e delle sue inevitabili conseguenze.
Me ne occupai io stesso in un articolo pubblicato su Riscossa Cristiana il 10 giugno (clicca qui) e l’argomento fu ripreso dal Direttore con un articolo del 23 giugno (clicca qui), quando l’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, si piegò al frocio-diktat, imponendo a Don Pusceddu “un congruo periodo di silenzio totale” (per questo ho parlato di linciaggio non solo “mediatico”, ma anche “diocesano”).
Un interessante articolo di Pietro Romano, pubblicato ieri sul sito Il Riformatore (clicca qui), e di cui consiglio a tutti la lettura, ripropone la surreale vicenda di Don Massimiliano Pusceddu, prete punito per cattolicesimo, facendone anche un utile riassunto.

Il vero problema è la nostra "civiltà"

Neanche un prete sgozzato in chiesa dagli islamisti risveglia politici e vescovi dal sonno della ragione
«Se non capite in tempo la minaccia, diventerete vittime del nemico che avete accolto in casa vostra». La barbara uccisione di don Jacques Hamel mentre celebrava la messa nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, nella Normandia, conferma quanto aveva predetto giusto un anno fa l'arcivescovo di Mosul. Il vero problema è la nostra civiltà, ormai agonizzante e incapace di dare ragione della sua identità davanti al nemico che l’assale. E anche nella Chiesa in tanti pensano di affrontare problemi complessi con slogan e frasi fatte.

martedì 26 luglio 2016

E la barca tornò sola..?

La Barca di Pietro nella tempesta

Non si possono servire due padroni dice Gesù nel Vangelo (Mt 6,24); non possiamo seguire Gesù e Satana e non vi è neutralità possibile poiché, come afferma Nostro Signore: “Chi non è con me è contro di me” (Mt 12,30).

Catti-loro, accoglienti e idonei ?

Viaggio nel cattocomunismo toscano / seconda parte 

Il Forteto: la catastrofe del Donmilanismo e del Meuccismo… mentre il cattocomunista Meucci ci viene additato come testimone cristiano che ha seguito l’esempio del Cardinale Dalla Costa

di Vinicio Catturelli
per leggere la prima parte, pubblicata il 23 luglio 2016clicca qui.
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z.vlnzEra la fine degli anni Settanta quando per la prima volta Il Forteto fu oggetto di un’inchiesta penale che vedeva alla sbarra per atti di libidine violenta e maltrattamenti all’interno della cooperativa i suoi capi carismatici  Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi . Il 29 novembre 1978, su richiesta del Pubblico Ministero Carlo Casini, che aveva aperto un procedimento per abusi sessuali nel Forteto, Fiesoli viene arrestato . Il 24 febbraio 1979 lascia il carcere per tornare alla Comunità. Il 20 novembre dello stesso anno il Tribunale dei Minori di Firenze affida ai coniugi Rodolfo Fiesoli e Lucia Castellucci un bambino di tre anni affetto da sindrome di Down. Da tale atto firmato dall’allora Presidente del Tribunale dei Minori Giampaolo Meucci (di cui abbiamo già parlato ampiamente nella prime puntata di questo servizio  del 23 luglio 2016 ma su cui ritorneremo presto – n.v.c.), si deduce che il Forteto è una comunità accogliente e idonea.

Not a farewell to arms!

Chiamata alle armi   


Questo è un pensiero che ho avuto sin da subito: luglio è il mese dedicato al Preziosissimo Sangue di Nostro Signore ed è proprio in questo mese che assistiamo all’aumento degli episodi di terrorismo e delle stragi. Sono almeno uno a settimana, se non di più (in Germania sono due episodi simili nell’arco della stessa settimana), senza aggiungere nel calderone anche il Golpe in Turchia e le stragi che tutti i giorni si verificano nelle aree calde di tutto il globo, spesso ignorate dai media mainstream, in Ucraina e nel Donbass, in Medioriente, specialmente in Siria, Terrasanta e Iraq, in Nigeria, in Libia e in tutta l’Africa. Mentre scrivo, leggo che sta succedendo qualcosa di simile anche in Afganistan e chissà quante ne avverranno nei prossimi giorni.

Io, speriamo che non torno incinta..!

GMG col Papa a Cracovia: spunta il sondaggio sulle convivenze dei giovani cattolici

Sta per prendere il via la Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia e tra le migliaia di giovani già arrivati al mega raduno europeo e che mercoledì accoglieranno papa Bergoglio (circa centomila provenienti dall'Italia) non sono pochi quelli che per stili di vita, scelte socio-culturali e orientamenti lavorativi non risultano in perfetta sintonia con le indicazioni delle gerarchie cattoliche. Una Chiesa cattolica che, al di là del consenso che suscita papa Francesco, viene giudicata statica e non al passo con i tempi, poco in sintonia con le giovani generazioni.

Ci provano..?

I vescovi polacchi provano a disinnescare l’effetto Francesco sui migranti

Il Papa a Cracovia per la giornata mondiale della Gioventù. Perché la visita si preannuncia assai delicata sul piano politico

Polonia: festival di cultura cristiana a Cracovia, alla vigilia della Giornata Mondiale della Gioventu' 2016 (foto LaPresse)
Roma. Domani il Papa arriverà a Cracovia, per la trentunesima Giornata mondiale della Gioventù. Metterà piede nella città che ebbe come arcivescovo Karol Wojtyla, pregherà nella cappella della Madonna Nera a Czestochowa, si fermerà in silenzio davanti alle baracche di Auschwitz e Birkenau. E poi presiederà la Via Crucis con i giovani, sulle orme di Giovanni Paolo II. Ma oltre al programma fatto di momenti liturgici e rimembranze storiche, la visita si preannuncia assai delicata sul piano politico, soprattutto se si considera che nel mezzo dell’animato dibattito tra gli opposti schieramenti è finito l’episcopato polacco. E’ il tema dell’accoglienza dei profughi ad allarmare l’establishment che governa il paese, la destra che controlla la presidenza della Repubblica e il governo.

"La città dei cento campanili" : church attack

l cardinale conservatore Burke: "La Chiesa abbia paura dell'islam"

Il cardinal Raymond Burke in un libro-intervista spiega perché l'islam vuole conquistare l'Occidente: "Musulmani e cristiani sono diversi nella relazione con Dio" 




Il cardinale         Raymond Leo Burke lascia il Vaticano dopo un incontro


Raymond Burke è famoso per essere uno dei cardinali di Santa Romana Chiesa più vicini alla linea tradizionalista e conservatrice.

La "terra incognita"

Un "pontificato d’eccezione". Il mistero di papa Benedetto


Contro gli Anticristi che insidiano la Chiesa. Le teorie del filosofo della politica Carl Schmitt applicate al pontificato di Joseph Ratzinger e alla sua rinuncia

di Sandro Magister



ROMA, 26 luglio 2016 – La severa critica della rinuncia di Benedetto XVI formulata pochi giorni fa dal cardinale e storico della Chiesa Walter Brandmüller ha messo allo scoperto i rischi della "terra incognita" nella quale si è avventurato il papato dopo l'11 febbraio 2013, tanto più con l'imporsi della figura inedita ed enigmatica del "papa emerito" accanto a quella del papa regnante:

> Brandmüller: "La rinuncia del papa è possibile, ma è da sperare che non succeda mai più"

A provocare l'uscita allo scoperto del cardinale sono state soprattutto le sbalorditive asserzioni dell'arcivescovo Georg Gänswein pronunciate il 20 maggio nell'aula magna della Pontificia Università Gregoriana, durante la presentazione di un libro dello storico Roberto Regoli sul pontificato di Benedetto XVI:

> Benedetto XVI, la fine del vecchio, l'inizio del nuovo. L'analisi di Georg Gänswein

Gänswein – con il peso di chi è a più intimo contatto col "papa emerito" in quanto suo segretario – aveva detto che Joseph Ratzinger "non ha affatto abbandonato l'ufficio di Pietro", anzi, ne ha fatto "un ministero allargato, con un membro attivo e un membro contemplativo", in "una dimensione collegiale e sinodale, quasi un ministero in comune".

Ma non è tutto. La rinuncia di Benedetto XVI, a giudizio del segretario di sua fiducia, ha segnato una rivoluzione anche per quest'altro motivo:

Missing.. mission

I defunti? Sono soltanto "scomparsi". Se anche la Chiesa sceglie l'eufemismo

Crocefissi nascosti e paramenti inadatti: così le esequie vengono "svuotate"
Capita di sentire omelie in cui il defunto viene definito «scomparso». Ma allora anziché il prete andava chiamata Federica Sciarelli di Chi l'ha visto, il programma dedicato alle ragazze scappate di casa e ai vecchi malati di Alzheimer che si sono dimenticati l'indirizzo.


lunedì 25 luglio 2016

La preghiera è il lavoro del cristiano


                                                           L'OPUS DEI
                          LA LITURGIA DELLE ORE

La Chiesa, nella sua maternità, desidera che tutti i fedeli partecipino sempre più pienamente, coscientemente e attivamente alla vita liturgica, che è anche l’espressione più alta della sua vita.
Tutti i fedeli del resto, com’essa insegna, hanno in virtù del Battesimo un sacro diritto e un sacro dovere di partecipare alla sua liturgia.

Carne al fuoco

GAENSWEIN SU FRANCESCO; GALANTINO SENZA FRENI

 Tanti gli avvenimenti successi negli ultimi giorni. Ne scegliamo un paio: l’intervista rilasciata da mons. Georg Gänswein al quotidiano tedesco “Schwäbische Zeitung”, che in un Vaticano imbarazzato si finge di ignorare; alcune delle affermazioni più recenti di mons. Nunzio Galantino, Segretario generale della Cei, che ha anche incontrato pochi giorni fa a Montecitorio Laura Boldrini. Ambedue sono, con stili differenti, campioni di eloquio, non raramente anche di sproloquio.
 In questi ultimi giorni sono successi, sotto cieli diversi e in ambiti differenti, tanti di quegli avvenimenti (per l’uno o l’altro verso significativi di una determinata realtà) che se ne potrebbe scrivere per un mese intero senza pause.

Jorge & le sorelle

Una volta qui era tutto sorelle

di  | 25 luglio 2016


Papa Francesco incontra le suore e vorrebbe metterle in guardia dai pericoli di Facebook. Ma i problemi sono altri. 

Si piange in compagnia..

La Madonna piange: nuovo prodigio nella terra del Papa          Da 15 giorni a Rio Cuarto la cattedrale è presa d'assalto per la lacrimazione di una statua della Madonna. E tra i testimoni c'è anche il parroco. La diocesi lo chiama già "un evento tenero nel piano di salvezza di Maria". Che negli ultimi anni sembra aver eletto la terra del Papa a sua patria speciale.           
La fila dei fedeli è interminabile e inizia sulla strada, vicino alle auto che sfrecciano su Avenida Consitution. Si mettono in fila alla mattina presto e nell’attesa recitano un rosario. Una volta entrati nella cattedrale vengono accolti da canti religiosi e dopo pochi istanti si trovano di fronte alla statua: giusto il tempo di toccarle le guance umide con un fazzoletto, affidarsi per un voto che è già il momento di lasciare spazio ad altri.

Il rifiuto è più sottile..

EUROPA, O CRISTIANA O IL NULLA

Il destino dell’Europa è il cristianesimo o il nulla. Pur conservando una facciata di cristianesimo, con tanto di chiese, catechismo, sacramenti, la maggioranza degli Europei ha smesso di credere 
di Francesco Lamendola  



Il destino dell’Europa è il cristianesimo, oppure il nulla. Altri popoli e altre civiltà hanno realizzato un certo equilibrio raccogliendosi ciascuna intorno alla propria religione: il giudaismo, l’islam, lo zoroastrismo, il confucianesimo, il taoismo, l’induismo, il buddismo. Per l’Europa, invece, il cristianesimo è il solo equilibrio possibile: dopo averlo conosciuto e abbracciato, dopo essersene ispirata per duemila anni e averlo trasformato nel suo stesso sentire, pensare, agire, l’Europa non potrebbe, neanche volendolo, levarsi di dosso il cristianesimo, come ci si sfila una camicia sporca, e indossare qualcos’altro.