Tutti gli Anticristi che camminano tra noi
Non l’Avversario né il Grande Satana, ma “tutto ciò che nega la nostra luce”
Ecco l’interpretazione del Male secondo lo studioso di mistica Marco Vannini
La storia del cristianesimo ha molteplici fili rossi. Fra questi ce n’è uno enigmatico e a tratti inquietante, la figura dell’Antidio o, per meglio dire, dell’Anticristo. Chi è? Per la Scrittura, Vangelo di Giovanni alla mano, gli Anticristi sono coloro che rifiutano la divinità di Cristo. Così per Marco Vannini, figura di spicco negli studi sulla tradizione mistica occidentale, che in L’Anticristo. Storia e mito , edito da Mondadori, racconta come in realtà gli Anticristi siano due: «Uno vero, della fede, e uno falso, della superstizione... Conosce l’Anticristo chi conosce Cristo, e sa così ri-conoscere anche quegli Anticristi che, come dice Agostino, non si sono rivelati».
Torino. Più di 800 anni dopo la scomunica di Valdo, lunedì un Papa entrerà in una chiesa degli eredi di questo movimento confluito nella Riforma protestante nel XVI secolo, in un’atmosfera di gioiosa fratellanza, pur nel rispetto delle restanti differenze reciproche. Non una chiesa qualsiasi, ma la prima costruita fuori del ghetto alpino dopo l’emancipazione del 1848, a Torino. Una grande chiesa protestante in stile neogotico inglese nel futuro Borgo Nuovo, nel Viale del Re (ora corso Vittorio Emanuele II) era un oltraggio agli occhi degli ultraclericali piemontesi che la osteggiarono ad oltranza, conte Solaro della Margarita e don Bosco in testa. Quando finalmente nel 1853 il tempio valdese venne inaugurato, le campane delle chiese cattoliche suonarono a morto.