Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
Pannella e Bertinotti non si sono convertiti. Anzi, sono peggio di prima.
ANTONIO SOCCI
Insieme a Fausto Bertinotti e a Eugenio Scalfari è Marco Pannella il più elettrizzato fan di papa Bergoglio (“viva il Papa!”, “noi radicali lo amiamo molto”, “vorrei diventare un cittadino del Vaticano”). Una “stupefacente” conversione all’“oppio dei popoli”, la religione, come ultimo approdo consigliabile in vecchiaia, perché – non si sa mai – di là si potrebbe anche trovare la sorpresa di Dio?
Un corrispondente osserva: nel primo Novecento c’erano tante brutte situazioni nel mondo; perché, dunque, tanta attenzione della Madonna di Fatima sulla Russia?
Rispondo: perché la Russia era allora (ed è oggi) decisiva per la guerra o la pace nel mondo intero.
Dopo il Sinodo, il partito di Kasper apre un secondo fronte: il “divorzio cattolico”
Il testo che segue è stato pubblicato su Rorate Caeli lo scorso 13 novembre. Lo riprendo perché importante ai fini di una visione allargata all'intero orizzonte ecclesiale: tutto l'orbe cattolico è in fermento sulle note vexatae quaestiones. Utile per raccogliere maggiori elementi che ci consentano di decifrare la dinamica delle recenti vicende collegate con le complesse dinamiche del Sinodo.
Dopo il Sinodo, il partito di Kasper apre un secondo fronte: il “divorzio cattolico”. Ci sentiamo molto onorati di pubblicare questo nuovo articolo, scritto da un religioso molto saggio, erudito e altamente influente, sotto lo pseudonimo di don Pio Pace.
Utilizzare comunemente la parola “eterosessuale” per indicare chi non è omosessuale (ovvero la quasi totalità dell’umanità), e in particolare nella forma abbreviata “etero” (es.: “io sono etero”) è già un’immensa vittoria dell’omosessualismo e del genderismo.
Tutti i media, perfino il CdS in un trafiletto, danno oggi la notizia che la TV dei vescovi ha ritenuto opportuno rimandare sine die la trasmissione con Vladimir Guadagno per non “urtare la sensibilità” dei fedeli.
Fra i vescovi che partecipavano alle assise della Chiesa si aggirava padre Fidenzio Volpi, il Commissario vaticano della Congregazione dei Frati Francescani dell’Immacolata, e metteva in guardia ora questo ora quel presule dall'accogliere nella sua diocesi i frati che volevano uscire dalla Congregazione dei Francescani dell'Immacolata.
Le sue telefonate sono diventate proverbiali. Ma se dall'altra parte della cornetta, a chiamare e rispondere a papa Francesco, ci fosse proprio lui, Gesù, di cosa si potrebbe parlare?
Massimiliano Ciarrocca, autore goliardico romano, ha scelto il dialetto della sua città per mischiare sacro e profano e fare satira di religione, politica, scuola e tivù.
Le improbabili e grottesche conversazioni tra il figlio di Dio e il suo rappresentante in Terra fanno sorridere e offrono spunti di riflessione su temi etici e di attualità.
Quando i piani a lungo fissati da Mons. Fellay per salvare la Fraternità San Pio X e la Chiesa per mezzo della loro riconciliazione, che mescolava la Tradizione col Concilio, furono spazzati via nel gennaio 2009 dalla piena prodotta dalla pubblicità mondiale data alla veduta del tutto “politicamente scorretta” di un collega della FSSPX, si sarebbe potuto simpatizzare con lui, se tale mescolanza non fosse un sogno impossibile. Ma in effetti la religione cattolica di Dio si mescola con la sua imitazione conciliare, “frutto del lavoro dell’uomo”, come l’olio si mescola all’acqua o la verità alla menzogna. I cattolici che risalgono con la memoria al 1988, ricorderanno come Mons. Lefebvre sosteneva che per la FSSPX un tale tentativo equivaleva ad una “operazione suicidio”, suicidio innanzi tutto per la FSSPX, ma anche per qualunque cosa avesse potuto fare la FSSPX per la Chiesa Universale.
Di solito le persone possedute dal Diavolo vengono liberate in Santuari mariani o in altri luoghi di culto. – Il caso di due bambine che sta all’origine del “Santuario di Santa Maria dei Miracoli”, a Morbio Inferiore.
Padre Candido, il santo esorcista che per sei anni mi fece da maestro, mi disse fin dal primo incontro con lui: “Non si aspetti di vedere liberazioni [dal Demonio] alla fine dei suoi Esorcismi. Salvo casi rarissimi, in genere le persone si liberano a casa loro o, più spesso, in Santuari mariani o in altri luoghi di culto”.
Di fronte all’ennesimo attacco, tanto protervo quanto ipocrita, del fronte omosessualista, preoccupato di non aver fastidi nella sua azione demolitrice nelle scuole, la Curia milanese fa retromarcia e poi porge le “scuse”. Tutto ciò ha un solo nome: tradimento.
di Paolo Deotto
I fatti sono arcinoti. La Curia milanese aveva inviato agli oltre seimila insegnanti di religione della Diocesi una lettera con la quale invitava i destinatari a segnalare le scuole in cui si erano svolte le solite porcherie che ben conosciamo, quali lezioni di omosessualismo, o si era propagandata la solita delirante teoria del gender. La lettera ha mandato su tutte le furie il centro supremo del pensiero unico, denominato “Repubblica”, che è subito partito all’attacco accusando la Curia di “schedatura” (parola vecchia, ma sempre piena di fascino). Poi c’è stato l’ovvio seguito, nella solita squallida gara che in questi casi si vede sempre in casa radical-chic, dove ognuno vuole mostrarsi più zelante del compagno. Quando si arriva (vedi PD) a dire idiozie stellari, come “bullismo omofobico e transfobico dei cattolici”, è già detto tutto. (vedi qui e qui)
Quel clero che ci vuol far crescere come un albero storto
Il problema della Chiesa dei nostri tempi è il clero: lo si dica senza tanti giri di parole e con drammatica serenità: di sacerdoti cattolici, oggi, ce ne sono gran pochi e quei pochi sono sempre più perseguitati dalla stessa Chiesa odierna (!) e spesso cacciati negli angoli più remoti della terra quasi a volerne disinnescare l'operato santo che sono capaci di realizzare animati da vera Fede e amore per la Verità.
Sono un miracolato e lo posso dimostrare scientificamente! Certificati oculistici alla mano, sin dalla nascita ho sofferto di astigmatismo e presbiopia. Senza due lenti spesse come i proverbiali fondi di bottiglia non riuscivo neppure ad indovinare i titoli in prima pagina dei giornali.
Poi – questo autunno – mi sono recato a Medjugorje.
Adesso ho i dieci decimi da entrambi gli occhi e lo posso provare non solo con un certificato medico ma anche leggendo con la massima facilità le righe piccole di un qualsiasi contratto assicurativo, davanti al più incredulo degli scettici.
Se questo non è un miracolo, ditemi voi cosa è.
Certo, una settimana dopo Medjugorje mi sono anche sottoposto ad un intervento di chirurgia rifrattiva col laser. E qualche incredulo potrebbe sostenere che ciò abbia velocizzato il compiersi del miracolo.
Ma quello che mi è toccato di vedere a Medjugorje val la pena di essere raccontato. Oggi, da vero miracolato, lo posso fare nell’articolo che trovate di seguito, senza tirare gli occhi sulla tastiera del computer.
Grazie alla madonna di Medjugorje.
E grazie anche al laser!
Io chiesa, tu setta. Ma in Sudamerica il 25 per cento dei cattolici se ne va
Roma. Serbatoio della cattolicità mondiale sì, ma con falle sempre più evidenti che non si riesce in alcun modo a tappare. L’America latina sta perdendo la sua identità cattolica, certifica l’autorevole Pew Research in un’indagine condotta in diciotto paesi che evidenzia come in quarant’anni (dal 1970 in poi) i cattolici siano calati del venticinque per cento.
Secondo la logica che sembrerebbe ancora albergare nella facoltà raziocinante dell’uomo, se qualcuno afferma che due è diverso da tre, intende esprime l’evidenza che due cose – due mele – non possono essere dette tre cose – tre mele – semplicemente perché ne manca una.
Ora, sembra che nel mondo moderno, soprattutto in seguito alla crescente evoluzione che in esso – mirabilmente – si produce, sia diventato possibile e condivisibile, perfino apprezzabile, sostenere che tre mele siano la stessa cosa di due mele, e che di conseguenza sia diventato altrettanto apprezzabile sostenere che due mele non sono due mele e tre mele non sono tre mele.
Dopo aver letto l’intervista che un certo prete moderno ha rilasciato al nuovo organo ufficiale del Vaticano: La Repubblica, abbiamo subito pensato di scrivere una lettera di protesta a Roma, ma, a freddo, siamo giunti alla conclusione che l’unica protesta dobbiamo rivolgerla a noi stessi: non si può continuare a vivere guardando indietro mentre gli occhi li si ha davanti.
Forse che abbiamo la pretesa di vivere alla rovescia?
Ed allora abbiamo riletto l’intervista e dobbiamo confessare che, a freddo, essa ci ha aperto gli occhi.
«Che la donna non possa essere prete per il fatto che Gesù era un uomo e che avesse scelto solo uomini è un argomento molto debole. È una ragione culturale, non metafisica».
Se anche Pannella si converte: l’ultimo miracolo della Medaglia Miracolosa?
Apprendiamo con gioia (ma anche con prudenza) la notizia, uscita stamattina suLiberoe suIl Giornale, della “conversione” di Pannella. Cito:
Ha lottato per l’aborto, per il divorzio, per le droghe leggere. Ma ora Marco Pannella si sta convertendo. In radio non fa che parlare della figura di Gesù, e non finisce mai di lodare Papa Francesco.
E ancora:
È affascinato dalla figura di Cristo: ne parla talmente spesso dai microfoni di Radio Radicale da provocare stupori e qualche malumore tra gli ascoltatori.
Se questo può essere l’inizio di una vera conversione, ce lo dirà il tempo. Intanto ci piace pensare di aver contribuito, almeno un pochino, a questo piccolo cambiamento che era comunque imprevedibile.
Il Re del Crimine, sospettato da Juve e Fandor di essere implicato nella misteriosa sparizione di Gianpaolo Barra dal palinsesto di Radio Maria (vedi l’articolo di ieri, Radio Maria, il giallo continua), ci ha scritto una lettera in cui non solo dichiara la propria estraneità, ma fornisce molti particolari interessanti sull’ultimo (per ora) preoccupante evento verificatosi nell’emittente diretta da P. Livio Fanzaga. Riportiamo qui di seguito il testo integrale della lettera di Fantomas.
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Spettabile redazione di Riscossa Cristiana ed esimio Direttore,
mi vedo ingiustamente e inopportunamente da voi coinvolto in una incresciosa vicenda e chiedo di poter rettificare a norma della vigente legge sulla stampa.
Intendo precisare che io, Fantomas, proprio non ho nulla a che fare con la sparizione di tal Gianpaolo Barra dai palinsesti della sedicente emittente cattolica Radio Maria.
Le assicuro che, fino a prima di leggere quanto scrivono i miei eterni nemici Juve e Fandor, nemmeno sapevo chi fosse questo dottor Barra.
Giochi di Curia per sfinire il Papa Per Francesco si preannuncia una stagione di grandi tensioni. La vecchia guardia curiale, che considera una “rovina per la Chiesa” la sua linea innovatrice, alimenta un’opposizione crescente e delegittimante. “I conservatori sono decisi a vendere cara la pelle”, afferma un assiduo frequentatore del palazzo apostolico. Sono sempre più velenosi, dietro le quinte, i commenti contro il pontefice latino-americano. “Basta con questa teologia da Copacabana”, è uno dei più benevoli.
Proprio mentre si rincorrono le indiscrezioni secondo cui una deroga alla legge del celibato ecclesiastico sarebbe allo studio per le diocesi brasiliane dell’Amazzonia, pochi sanno che intanto il clero uxorato ha già conquistato nuovi spazi non solo in qualche plaga remota, ma nell’intero orbe terraqueo.
La novità è ufficiale. La congregazione per le Chiese orientali ha reso pubbliche le disposizioni approvate da papa Francesco che di fatto liberalizzano l’ordinazione e l’attività pastorale di preti sposati delle Chiese cattoliche orientali anche al di fuori dei loro territori tradizionali. E cioè non più solo in Medio Oriente e nell’Europa dell’est, ma dappertutto.
È la conclusione di Sandro
Magister che da 40 anni segue da vicino le vicende del Vaticano. Perché
gioca su più piani e spesso si contraddice anche.
di Goffredo Pistelli
Quest’anno ha festeggiato 40 anni di cronache vaticane, Sandro Magister. I suoi primi articoli su L’Espresso
risalgono infatti al 1974. E ancora oggi, da quelle colonne ma anche
dal sito del settimanale, continua a raccontare l’Oltretevere e la
Chiesa tutta in maniera documentatissima ma senza riverenze di sorta. E
lui, nativo di Busto Arsizio, classe 1943, laureato in filosofia e
teologia alla Cattolica, di romani pontefici ne ha seguiti tanti.
Sull’ultimo, papa Francesco, le sue cronache si distinguono dal
mainstream dei vaticanisti, e non esitano a sottolinearne le
contraddizioni.
Sandro Magister
Magister, papa Bergoglio, in questi
mesi, ha goduto un successo planetario ma sono emerse anche alcune
decisioni che hanno dato da pensare. Per esempio, lui che si è
presentato come Vescovo di Roma, al Sinodo sulla famiglia ha richiamato
persino i codici del canone che affermano il potere petrino.
Dal blog Rossoporpora.org curato dal vaticanista Giuseppe Rusconi, veniamo a sapere dell’esistenza del “Cenacolo degli amici di Francesco”, intendendosi per Francesco l’attuale Papa. Si tratta di un gruppetto di giornalisti e intellettuali - che potremmo anche definire ultras - guidati dal vaticanista del GR1Raffaele Luise e formatosi poco dopo l’elezione al pontificato di papa Bergoglio.
Di tutte le possibili interpretazioni che si danno del magistero di papa Francesco, quella del Cenacolo – e di Raffaele Luise - è sicuramente tra le più progressiste. Non a caso per la prima uscita pubblica tre sere fa a Roma, relatori principali sono stati l’immancabile cardinale Walter Kasper e il cardinale Francesco Coccopalmerio. Vista l’affluenza di pubblico alla serata, probabilmente con il nome Cenacolo si fa riferimento al numero di adesioni (non più di una ventina i presenti in tutto).
Secondo alcuni è una ventata di rinnovamento epocale, secondo altri il vero ideologo della sinistra
- È più di sinistra lui della sinistra.
- Commentare che la curia, se potesse, lo chiuderebbe volentieri in qualche convento e butterebbe via la chiave. Sparare nomi a caso su quale sia il cardinale più incazzato per essere stato trombato all'ultimo conclave.
- Per posizionarsi come coscienza critica della contemporaneità, rimarcare pensosamente che le sue aperture sulla comunione ai divorziati, sui gay e così via, lasciano perplessi, perché la chiesa deve fare il suo mestiere e non inseguire il facile consenso.
Roma. Da Assisi, sede dell’assemblea autunnale della Cei, assicurano che non s’è trattato di un voto contra personam, che Bruno Forte rimane uno stimato teologo e apprezzato vescovo, e che la bocciatura alla carica di vicepresidente della Conferenza episcopale italiana per il settore Centro è dovuta esclusivamente alla volontà di “far emergere figure nuove” in un episcopato italiano talmente numeroso che aveva impressionato perfino il Papa. Un paio di mesi dopo la sua elezione al Soglio di Pietro, infatti, Francesco aveva detto: “So che c’è una commissione per ridurre un po’ il numero delle diocesi tanto pesanti. Non è facile, ma c’è una commissione per questo. Andate avanti”. Certo, qualcuno tra i presuli ha ricordato maliziosamente che è la seconda volta consecutiva che Forte viene bocciato nella corsa alla vicepresidenza della Cei, e che dunque non può parlarsi di caso isolato.
Eliminato un altro giornalista cattolico. Un gruppo di ascoltatori affida un’inchiesta al famoso Ispettore Juve. Di questo passo P. Livio si farà la radio tutto da solo? Riscossa Cristiana è venuta in possesso di un documento riservatissimo.
Redazione
Il giallo di Radio Maria continua. Come noto, i collaboratori cattolici della famosa emittente sono, da oltre un anno, epurati per oscuri motivi. Ma alle volte è oscura la stessa epurazione. Ultimissimo, il caso di Gianpaolo Barra, direttore del Timone, titolare di una rubrica che andava in onda il sabato sera. La sua epurazione non era stata comunicata, ma diversi ascoltatori hanno notato, leggendo il palinsesto della Radio, che la sua rubrica è sparita. Preoccupati, hanno deciso di chiedere al celeberrimo Ispettore Juve, l’investigatore francese che si è guadagnato il titolo di “Re dei poliziotti” per la sua pluriennale lotta contro il criminale Fantomas, di indagare per capirci qualcosa. Juve, che, pensionato, si è dato all’attività di detective privato, ha accettato l’incarico e ha già redatto un primo rapporto, riservatissimo, di cui siamo venuti in possesso, e che qui di seguito pubblichiamo:
IL CIELO IN UNA STANZA - FOTO INCREDIBILI RIVELANO LE MERAVIGLIE ARCHITETTONICHE DEI SOFFITTI DELLE CHIESE ITALIANE - TRA AFFRESCHI E SIMMETRIE PERFETTE, BASTA UN ”CLIK” PER SENTIRSI DA DIO
Il fotografo newyorkese Richard Silver offre il proprio punto di vista sui soffitti mozzafiato delle chiese italiane. Dopo viaggio durato due anni attraverso i luoghi più spirituali d’Italia, pubblica questa serie di fotografie a dir poco strepitose...
CHE PAPA ROCK! - PER NON SORBIRSI SOLO L’ESIBIZIONE DI SUOR CRISTINA, BERGOGLIO CHIAMA PATTI SMITH PER IL CONCERTO DI NATALE - LA CANTANTE QUALCHE SETTIMANA FA E’ STATA AVVISTATA A PIAZZA SAN PIETRO DURANTE UNA CELEBRAZIONE DEL PAPA
Proprio in quell’occasione ha stretto la mano al Pontefice e gli avrebbe sussurrato: sogno di suonare per lei Santità. Detto fatto - Patti Smith, che ha teorizzato in gioventù l’amore libero ed altre trasgressioni, salirà sul palco con la figlia Jesse Paris…
CITTA’ DEL VATICANO Per certi versi cucinare è un po’ come pregare, equivale a un esercizio d’amore rivolto al prossimo, per saziarlo, farlo crescere. Mescolare spezie, combinare gli ingredienti, trovare l’equilibrio tra sostanza e sapore alla ricerca di un armonia, non solo affina i sensi ma avvicina, toglie le distanze, realizza una comunione, insomma diventa un’arte sublime.
I vescovi americani in “lotta per seguire Francesco”, ma non tutti. Anzi
Il cardinale Francis Eugene George, tra pochi giorni arcivescovo emerito di Chicago
Roma. I vescovi americani riuniti in assemblea tentano di mettersi in sintonia con l’agenda di Francesco, nonostante l’eco della rimozione del cardinale Raymond Leo Burke si sia fatta sentire fin dentro l’aula del confronto – il sito del liberal National Catholic Reporter è stato costretto a chiudere i commenti al post riguardante la destituzione del porporato del Wisconsin perché ritenuti “inaccettabili” nei confronti dei vertici vaticani.
Le grandi assenti dal sinodo, le famiglie neocatecumenali
Nessuna di esse è stata ammessa a parlare. Eppure sono le più
impegnate nel mettere in pratica il modello del matrimonio cattolico. Un
documento riservato del vertice del Cammino, a commento del sinodo
di Sandro Magister
ROMA, 13 novembre 2014 – Nell'intervallo tra i due sinodi
convocati da papa Francesco sul tema della famiglia tutti sono stati
sollecitati a prendere la parola.
Quindi anche coloro che nel primo dei due sinodi, tenuto lo scorso ottobre, non poterono parlare in aula perché non invitati.
A
fare scalpore fu soprattutto la forzata assenza dal sinodo
dell'istituto pontificio che aveva i maggiori titoli per esservi
chiamato:
Meno
notato è stato invece il mancato invito a esponenti di realtà
cattoliche tra le più vigorosamente impegnate nel tradurre nella vita
concreta la visione cristiana della famiglia.
Il Sangue di Gesù Cristo o il rosolio dei nuovi teologi?
Un saggio di Maurizio Blondet
“La legge è questa: tutto ciò che, per diventare importante, ha bisogno del numero, è eo ipso privo di importanza ed è tanto meno importante quanto più grande è il numero di cui abbisogna. Tutto ciò che non può essere realizzato, arrangiato, compiuto se non per via del numero e che poi gli uomini ammirano stupefatti, come se ciò fosse la cosa importante, è proprio cosa senza importanza. Ciò ch’è veramente importante sta in senso inverso, ha sempre meno bisogno del numero per poter compiersi, e per la cosa più importante di tutte, per quella che muove cielo e terra non c’è bisogno che di un solo uomo, se c’è bisogno di più questo sottrae. Le guerre europee, le rivoluzioni, le esposizioni d’arte e i giornali a tiratura gigantesca ecc. non possono certamente essere allestiti da un uomo solo. Ma la cosa più importante di tutte, ciò che interessa angeli e demoni, è che un uomo si metta in rapporto con Dio: per questo un solo uomo basta” – Soren Kierkegaard
di Piero Vassallo
Incontro con la veggente di Medjugorje. Il Vescovo di Anagni-Alatri Lorenzo Loppa: "la vera Fede è altro"
“Se anche solo una persona avesse deciso di non partecipare a quel raduno, io sarei comunque soddisfatto”. Non si è fatta attendere la puntualizzazione del Vescovo della diocesi di Anagni-Alatri, don Lorenzo Loppa, ad un paio di giorni di distanza dalla assemblea pubblica di Fiuggi con la veggente di Medjugorje Vicka Ivankovic, tenutasi sabato e domenica scorsa. Come noto, l’incontro era stato preceduto da una lunga scia di polemiche, con Loppa che aveva diramato una comunicazione per invitare i fedeli a non partecipare.
FUORI DALLA CHIESA VISIBILE NON C’E’ SALVEZZA? I MEZZI ORDINARI ED I MEZZI STRAORDINARI DI SALVEZZA: DIO NON HA BISOGNO DEL NOSTRO PERMESSO
Extra Ecclesiam nulla salus, o salus extra Ecclesiam non est, è un monito rivolto a noi, un invito a non abbandonare mai la via, la verità e la vita. È un monito coerentemente, dogmaticamente e dottrinalmente legato ai mezzi ordinari di salvezza. A meno che, all’apice della follia farisaica, qualcuno non voglia contestare a Dio Padre l’uso legittimo di mezzi straordinari di salvezza, a Dio Figlio di avere celebrato l’Eucaristia nel corso dell’Ultima Cena senza il messale della «Messa di sempre», ed infine, a Dio Spirito Santo, di non essersi attenuto per le sue azioni di grazia a qualche enciclica del magistero, di carattere puramente politico, scritta un paio di secoli fa, essendo con essa stato legato un nodo che, lungi dall’essere un dogma di fede, a parere di alcuni avrebbe vincolato in eterno e per sempre la Terra e il Cielo.
Molti cosiddetti tradizionalisti che dicono di rifarsi al tomismo ed alla più genuina scolastica, in verità si rifanno a quattro formule trite della neoscolastica decadente;che rispetto alla scolastica, al tomismo ed alla buona scienza metafisica è tutt’altra cosa. Formule che usano allo stesso modo in cui gli antichi farisei usavano la Legge con formalismo fine a se stesso, tanto da procacciarsi i severi rimproveri del Verbo di Dio fatto uomo che trattandoli più volte a dure parole li accusa di filtrare il moscerino e di ingoiare il cammello [Cf. Mt 23, 24].
di Mauro Faverzani) La saggezza degli antichi latini fornisce le coordinate del problema: «Contra facta non valet argumentum». È un fatto, dunque, che padre Pablo d’Ors si sia più volte espresso «assolutamente» a favore del sacerdozio femminile. L’ultima occasione è stata l’intervista da lui rilasciata al quotidiano “Repubblica” lo scorso 5 novembre.
Intervista durante la quale ha aggiunto: «Che la donna non possa essere prete per il fatto che Gesù era un uomo e che avesse scelto solo uomini è un argomento molto debole». Ed è un fatto anche il veto viceversa posto in modo chiaro ed impegnando il Magistero, quindi parlando come Pietro, da Giovanni Paolo II nella Lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis il 22 maggio 1994, laddove scrisse: «Al fine di togliere ogni dubbio su di una questione di grande importanza, che attiene alla stessa divina costituzione della Chiesa, in virtù del mio ministero di confermare i fratelli, dichiaro che la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa». Specificando come ciò derivi dalle Sacre Scritture, dalla pratica costante della Chiesa e dal Suo vivente Magistero.
(di Roberto de Mattei) Il Papa, in quanto supremo pastore della Chiesa universale, ha il pieno diritto di rimuovere dalla sua carica un vescovo o un cardinale, anche insigne. Celebre fu il caso del cardinale Louis Billot (1846-1931), uno dei maggiori teologi del Novecento, che il 13 settembre 1927 rimise il berretto cardinalizio nelle mani di Pio XI, con il quale era entrato in contrasto sul caso dell’Action Française, e finì la sua vita, quale semplice gesuita, nella casa del suo ordine a Galloro.
Due anni fa la rivista polacca “Fronda” pubblicò un lungo articolo, ripreso successivamente dalla rivista teologica tedesca “Tehologisches” su quella che era definita "Omoeresia", e "Homomafia". Cioè della presenza a tutti i livelli nella gerarchia della Chiesa, compresa la Curia romana, di una rete di sacerdoti omosessuali impegnati nel proteggersi a vicenda. L'autore, oggi: "Mi pare che stia maturando sempre di più la consapevolezza dei problemi affrontati nel mio studio".
Ecco come Papa Francesco sta rivoluzionando la Curia
Nomi, ricostruzioni e indiscrezioni
La riforma della Curia, messa subito in cantiere dal Papa già un mese dopo l’elezione a successore di Benedetto XVI, stenta a concretizzarsi. Il gruppo degli otto cardinali consiglieri poi diventati nove con l’aggiunta del segretario di Stato Pietro Parolin continua a riunirsi, passa in rassegna competenze di congregazioni e pontifici consigli, studia accorpamenti o abolizioni.
Il caso del Cardinale Burke: la pentola è pronta, manca solo il coperchio
IL CASO DEL CARDINALE BURKE:
LA PENTOLA È PRONTA MANCA SOLO IL COPERCHIO
Con la sua mossa infelice contro questo suo Cardinale, il Papa forse non si rende conto che in Raymond Leonard Burke non ha colpito tanto lui e solo lui, ma piuttosto, in lui, quella parte migliore del Collegio cardinalizio, che è la più fedele alla sana dottrina, alla difesa della morale e al Successore di Pietro.
Dice un noto proverbio popolare: il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. I modernisti, i falsi ecumenisti, i filoprotestanti, i criptomassoni e i rahneriani, partiti baldanzosi, furbescamente e clandestinamente alla conquista del potere supremo della Chiesa cinquant’anni fa, servendosi di un’ottima organizzazione culturale — per esempio la rivista Concilium e numerose case editrici compiacenti —, nonché di un’astutissima e diabolica falsificazione delle dottrine del Concilio Vaticano II, con incredibile ostinazione ed audacia e l’impiego di mezzi potentissimi, economici e politici, penetrando progressivamente negli istituti accademici della Chiesa, gabbando progressivamente ambienti sempre più vasti del mondo cattolico, compresi certi vescovi ed oggi addirittura certi cardinali, sono ormai giunti nei pressi della casa di Pietro, convinti, nella cecità della loro superbia, di avere ormai la vittoria in mano, col persuadere il Vicario di Cristo ad abbracciare le loro eresie e le loro bestemmie.