Ormai sono venuti completamente allo scoperto: siamo nel più spinto conciliarismo,
se mettere in discussione i punti controversi del Vaticano II,
significa dare una formazione non solo pre, ma anti-conciliare e questo
significherebbe non soltanto «essere fuori dalla storia», ma addirittura «negare la presenza dello Spirito Santo nella Chiesa».
Questo è molto grave. Innanzitutto perché è un asserto apodittico senza
motivazioni e dalle conseguenze devastanti che stiamo vedendo e, poi,
perché si etichetta sommariamente come anti-conciliare anche ogni
critica costruttiva, escludendo ogni dibattito.
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
giovedì 8 maggio 2014
Il papa serve a..
Il Fab Four e il rischio del "culto personale"
Don Stefano Naldoni
Domenica 27 aprile si è svolta, in piazza San Pietro, la canonizzazione di due Papi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
Una giornata
storica per la Chiesa e non solo per la grandissima quantità di fedeli
accorsi alla celebrazione (si parla addirittura di un milione di
persone) e per quelli che hanno assistito in diretta televisiva
all’evento (circa due miliardi) ma soprattutto perché in piazza San
Pietro erano presenti quattro Papi: due Santi nella gloria di Dio e due
in vita (uno emerito, Benedetto XVI e Papa Francesco).
I Favolosi
Quattro o per dirla come i Beattles i “Fab Four”! Quattro persone
diverse ma fortemente uguali nella loro ricerca di Dio, nel servizio e
con una guida forte e sicura della Chiesa.
Gli ineffabili ipocriti
La Marcia per la Vita per Radio Maria non “fa notizia”…
l’ineffabile p. Livio Fanzaga, al di là di un fugacissimo cenno al momento di elencare i gruppi salutati da Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus, ha ritenuto evidentemente opportuno passare sotto silenzio la manifestazione. Mercoledì 7 maggio anzi, tanto per fare un piccolo esempio, ha dedicato una decina di minuti a dissertare sulla dieta dimagrante di Angela Merkel…, ma sulla marcia contro la legge 194, nulla assoluto. Complimenti davvero!
di Marco Bongi
Ho voluto appositamente ascoltare ben tre commenti alla stampa di Radio Maria: lunedì, martedì e mercoledì. La speranza era quella di poter udire, da quell’emittente che si presenta come un campione di cattolicità, almeno un commento, un pensiero, una considerazione sul più importante evento che aveva coinvolto, domenica 4 maggio, migliaia di cattolici militanti. Un evento, tra l’altro, riferito e commentato da tutti gli organi di informazione, laici e cattolici, e sicuramente coronato da un notevole successo organizzativo. Ma l’ineffabile p. Livio Fanzaga, al di là di un fugacissimo cenno al momento di elencare i gruppi salutati da Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus, ha ritenuto evidentemente opportuno passare sotto silenzio la manifestazione.
Ho voluto appositamente ascoltare ben tre commenti alla stampa di Radio Maria: lunedì, martedì e mercoledì. La speranza era quella di poter udire, da quell’emittente che si presenta come un campione di cattolicità, almeno un commento, un pensiero, una considerazione sul più importante evento che aveva coinvolto, domenica 4 maggio, migliaia di cattolici militanti. Un evento, tra l’altro, riferito e commentato da tutti gli organi di informazione, laici e cattolici, e sicuramente coronato da un notevole successo organizzativo. Ma l’ineffabile p. Livio Fanzaga, al di là di un fugacissimo cenno al momento di elencare i gruppi salutati da Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus, ha ritenuto evidentemente opportuno passare sotto silenzio la manifestazione.
Comando iniquo
Francescani dell’Immacolata. Quando posso, e quindi debbo, obbedire a un comando iniquo?
L’ultimo abuso compiuto dal Commissario Apostolico ai danni di p. Stefano M. Manelli ci pone di fronte a un problema fondamentale: quando è dovuta l’obbedienza a un ordine iniquo dato dall’autorità legittima e quando invece tale obbedienza diviene colpevole complicità con l’iniquo comportamento del superiore.
di Carlo Manetti (*)
La questione dei Francescani dell’Immacolata rappresenta la più importante cartina di tornasole dello stato dell’attuale crisi della Chiesa: vi si concentrano questioni inerenti alla purezza della Fede, al problema dell’obbedienza, al problema della santificazione, al rapporto tra rigore della regola di un Ordine religioso e debolezze di alcuni suoi membri…
L’episodio che ha dato il destro per tornare a parlare di questa vicenda, mai chiusa e sempre in evoluzione (si dovrebbe dire, più correttamente, in involuzione), è stato l’ultimo abuso, in ordine di tempo, compiuto dal Commissario Apostolico, padre Fidenzio Volpi o.f.m. capp, ai danni di padre Stefano Manelli, quando gli ha negato il permesso di celebrare il Santo Sacrificio della Messa sulla tomba dei propri genitori, in occasione del suo 81º compleanno; il tutto splendidamente sintetizzato nel breve, quanto esaustivo articolo di Michele Majno.
La questione dei Francescani dell’Immacolata rappresenta la più importante cartina di tornasole dello stato dell’attuale crisi della Chiesa: vi si concentrano questioni inerenti alla purezza della Fede, al problema dell’obbedienza, al problema della santificazione, al rapporto tra rigore della regola di un Ordine religioso e debolezze di alcuni suoi membri…
L’episodio che ha dato il destro per tornare a parlare di questa vicenda, mai chiusa e sempre in evoluzione (si dovrebbe dire, più correttamente, in involuzione), è stato l’ultimo abuso, in ordine di tempo, compiuto dal Commissario Apostolico, padre Fidenzio Volpi o.f.m. capp, ai danni di padre Stefano Manelli, quando gli ha negato il permesso di celebrare il Santo Sacrificio della Messa sulla tomba dei propri genitori, in occasione del suo 81º compleanno; il tutto splendidamente sintetizzato nel breve, quanto esaustivo articolo di Michele Majno.
Tales patres!.. altro che frenano!
Le lobby del Vaticano
di Carlotta Zavattiero
I gruppi integralisti che frenano la rivoluzione di Papa Francesco
“LE
LOBBY DEL VATICANO è la prima mappatura organica delle principali
realtà laicali in Italia, descritte dall’interno per mostrarne il
potere nella Chiesa e le ingerenze nella politica e nell’economia
del nostro paese.”
Ferruccio Pinotti
Un libro che mancava. Il racconto dall’interno dei principali movimenti che si contendono potere e prestigio nella Chiesa. Non solo.
Ferruccio Pinotti
Un libro che mancava. Il racconto dall’interno dei principali movimenti che si contendono potere e prestigio nella Chiesa. Non solo.
Primus inter pares!
“Francesco tra i lupi”: Marco Politi racconta la rivoluzione vaticana di Papa Bergoglio
Il vaticanista de Il Fatto Quotidiano racconta che "già prima di partire per Roma" il vescovo di Buenos Aires "si è fatto un'idea precisa del profilo del prossimo Pontefice: un uomo di preghiera", "convinto che il padrone della Chiesa sia Cristo e non lui"
Quando lascia Buenos Aires per arrivare a Roma per l’imprevisto conclave Jorge Mario Bergoglio ha già in testa un suo candidato al papato. E’ “il cardinale O’Malley di Boston, distintosi in diocesi per il suo impegno contro il clero pedofilo”. A scriverlo nel suo ultimo libro Francesco tra i lupi. Il segreto di una rivoluzione (Laterza) è Marco Politi, a livello internazionale uno dei maggiori esperti di questioni vaticane ed editorialista de Il Fatto Quotidiano. “Già prima di partire per Roma – annota Politi – Bergoglio si è fatto un’idea precisa del profilo del prossimo Papa: un uomo di preghiera, un Pontefice convinto che il padrone della Chiesa sia Cristo e non lui, un vescovo con l’attitudine a ‘mostrare affetto alle persone e creare comunione’. E infine – prosegue il vaticanista riportando le parole dello stesso Bergoglio – ‘deve essere in grado di ripulire la Curia romana‘”. E’ il ritratto perfetto di quel Papa Francesco che, sconvolgendo i pronostici del mondo, per non parlare di quelli italiani, ma soprattutto gli stessi cardinali elettori (“il conclave degli indecisi” lo battezza Politi) si affaccerà dalla loggia centrale della Basilica Vaticana la sera del 13 marzo 2013.
Dio li ha fatti ma loro si sono accoppiati indissolubilmente (B&K)
Kasper insiste: "Sì alla comunione ai divorziati risposati"
Lunga intervista del porporato tedescoche parla del prossimo sinodo sulla famiglia: "Se Dio perdona, perché la chiesa non dovrebbe essere in grado di fare altrettanto?"
A margine dell'affollato incontro alla Fordham University di New York, il cardinale Walter Kasper ha concesso una lunga intervista al magazine Commonweal. Il porporato tedesco – che si sente forte di un legame speciale con il Papa, e lo mette in rilievo in diversi punti – torna sugli argomenti oggetto dei prossimi due Sinodi sulla famiglia convocati da Francesco. Se il tema è ampio, è sulla questione della riammissione alla comunione dei divorziati risposati che le posizioni all'interno del collegio cardinalizio sono variegate e diverse tra loro. La relazione di Kasper che ha aperto il confronto nel concistoro di febbraio ha fatto discutere: da una parte molti interventi hanno criticato le tesi del presidente emerito del Pontificio consiglio per l'Unità dei cristiani, dall'altra (come risulta al Foglio) un gruppo altrettanto consistente ha appoggiato le "domande" poste dal teologo cresciuto alla scuola di Tubinga.
A margine dell'affollato incontro alla Fordham University di New York, il cardinale Walter Kasper ha concesso una lunga intervista al magazine Commonweal. Il porporato tedesco – che si sente forte di un legame speciale con il Papa, e lo mette in rilievo in diversi punti – torna sugli argomenti oggetto dei prossimi due Sinodi sulla famiglia convocati da Francesco. Se il tema è ampio, è sulla questione della riammissione alla comunione dei divorziati risposati che le posizioni all'interno del collegio cardinalizio sono variegate e diverse tra loro. La relazione di Kasper che ha aperto il confronto nel concistoro di febbraio ha fatto discutere: da una parte molti interventi hanno criticato le tesi del presidente emerito del Pontificio consiglio per l'Unità dei cristiani, dall'altra (come risulta al Foglio) un gruppo altrettanto consistente ha appoggiato le "domande" poste dal teologo cresciuto alla scuola di Tubinga.
Il franceschista non commissariato..!
USA, Kasper scatenato.
Il cardinale Walter Kasper, scelto da papa Bergoglio come relatore alla recente riunione dei cardinali sul tema della famiglia è in un tour americano, dove il 5 maggio è stato ospite della Fordham University per un colloquio pubblico con Cathleen Kaveny, una studiosa del Boston College e per parlare del suo libro “Misericordia”. L’evento, molto ben pubbliczzato, si è svolto davanti a un pubblico numeroso ed è stato twittato dal vivo da Grant Gallicho, co-direttore di “Commonweal”, un sito cattolico americano. Alcune risposte sono state sorprendenti.
mercoledì 7 maggio 2014
In nomine patris?
Francescani dell’Immacolata. Che fare dopo il crudele divieto imposto a p. Stefano M. Manelli?
Due giorni fa abbiamo pubblicato l’articolo di Michele Majno sul divieto a p. Manelli di visitare la tomba dei genitori. Questa cattiveria ha turbato molti lettori e aperto un dibattito su ciò che si può e si deve fare in circostanze così eccezionali. Vi proponiamo ora la lettura che p. Ariel S. Levi di Gualdo fa di queste pagine dolorose di Storia della Chiesa e saremo ben lieti di ospitare ulteriori contributi su un argomento che non cessa di addolorare e turbare i tantissimi fedeli che hanno sempre visto nei Francescani dell’Immacolata e nel loro Fondatore una guida sicura e una vera testimonianza di Fede cattolica.
PD
.
Francescani dell’Immacolata. Che fare dopo il crudele divieto imposto a p. Stefano M. Manelli?
di p. Ariel S. Levi di Gualdo
.
Due giorni fa questa rivista ha pubblicato un articolo sulla «cattiveria allo stato puro» con la quale è stato ulteriormente colpito l’anziano fondatore dei Francescani dell’Immacolata [qui].
Dalla cronistoria del fatto riportata con precisa fedeltà nell’articolo di Michele Majno sortiscono fuori in modo implicito certi preti — ed è d’obbligo ribadire ancora “certi” — appartenenti come tali a una specie degenere. Forse l’autore di questo articolo, narrando certi fatti dolorosi, di questo non si è neppure accorto, io invece sì: subito. Cercherò allora di venire in soccorso all’autore di questo articolo ed ai lettori per spiegare: «Quello che i preti non dicono».
Nel malaugurato caso in cui mi accadesse qualche cosa di simile a quanto accaduto al Venerabile Padre Stefano Maria Mannelli, mi comporterei come lui. In caso contrario cadrei in contraddizione con il mio indelebile carattere sacerdotale, quindi con me stesso e con i miei scritti stampati e pubblicati.
.
Francescani dell’Immacolata. Che fare dopo il crudele divieto imposto a p. Stefano M. Manelli?
di p. Ariel S. Levi di Gualdo
.
Due giorni fa questa rivista ha pubblicato un articolo sulla «cattiveria allo stato puro» con la quale è stato ulteriormente colpito l’anziano fondatore dei Francescani dell’Immacolata [qui].
Dalla cronistoria del fatto riportata con precisa fedeltà nell’articolo di Michele Majno sortiscono fuori in modo implicito certi preti — ed è d’obbligo ribadire ancora “certi” — appartenenti come tali a una specie degenere. Forse l’autore di questo articolo, narrando certi fatti dolorosi, di questo non si è neppure accorto, io invece sì: subito. Cercherò allora di venire in soccorso all’autore di questo articolo ed ai lettori per spiegare: «Quello che i preti non dicono».
Nel malaugurato caso in cui mi accadesse qualche cosa di simile a quanto accaduto al Venerabile Padre Stefano Maria Mannelli, mi comporterei come lui. In caso contrario cadrei in contraddizione con il mio indelebile carattere sacerdotale, quindi con me stesso e con i miei scritti stampati e pubblicati.
MAO CHI?
SUL SOCIAL NETWORK CINESE “SINO WEIBO” GESÙ CRISTO È PIÙ POPOLARE DI MAO TSE TUNG E LA BIBBIA PIÙ CITATA DEL “LIBRETTO ROSSO” (PER BERGOGLIO S’È APERTO UN ALTRO MERCATO PER L’EVANGELIZZAZIONE) - - - -
Sono i risultati pubblicati dalla prestigiosa rivista americana Foreign Policy in un’analisi condotta su Sino Weibo, popolarissimo social network di microblogging, una via dimezzo tra Facebook e Twitter - Le citazioni bibliche sono 17 milioni contro le 60mila riconducibili al Grande Mao e Gesù Cristo viene citato in 18 milioni di post…
Vatican attacks!
L’uomo di Bergoglio risponde a tono al plotone d’esecuzione Onu. Basterà?
S’era preparato, monsignor Silvano Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede all’Onu di Ginevra, all’interrogatorio del Comitato per il rispetto della Convenzione contro la tortura. Nessun dubbio del Vaticano sull’utilità della Convenzione, ma rifiuto di un confronto ideologico “basato su alcune asserzioni che alle volte le ong mettono in forma molto polemica e che sono poi usate come informazioni accurate, anche se qualche volta non lo sono”.
S’era preparato, monsignor Silvano Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede all’Onu di Ginevra, all’interrogatorio del Comitato per il rispetto della Convenzione contro la tortura. Nessun dubbio del Vaticano sull’utilità della Convenzione, ma rifiuto di un confronto ideologico “basato su alcune asserzioni che alle volte le ong mettono in forma molto polemica e che sono poi usate come informazioni accurate, anche se qualche volta non lo sono”.
P.P.I°
"Vi spiego perché non mi piace il Papa piacione"
Per la prima volta al Salone del libro, Giuliano Ferrara contro il pensiero unico sul Bene, Bergoglio e la giustizia
Per la prima volta al Salone del libro, Giuliano Ferrara contro il pensiero unico sul Bene, Bergoglio e la giustizia
Giuliano Ferrara non ama le presentazioni di libri, «tanto meno i miei». Però al Salone di Torino ci sarà, domani, giorno di apertura, guest star di un evento che, come i festival e le varie kermesse dei consumi culturali, tende a evitare. Comunque, un anno fa accadde che il direttore del Salone di Torino, Ernesto Ferrero, indirizzasse al Foglio una lettera di simpatica lode al video di Ferrara travestito da Boccassini che canta Bella figlia dell'amore, dal Rigoletto di Verdi.
«La cosa - un intellettuale einaudiano che loda una parodia scostumata del direttore del Foglio - mi lusingò tanto che gli telefonai per ringraziarlo dicendogli che ero a sua disposizione per l'eternità...».
Rima baciata?
I VERBALI
Monsignor Scarano fa tremare il Vaticano:
«Così gestivano miliardi in Italia e all'estero»
Il prelato svela il sistema Apsa ai pm di Roma: conti
nelle grandi banche a ma nome di società svizzere e inglesi
Quousque tandem
Papa riorganizza i media del Vaticano. La comunicazione in mano a 2 gesuiti
Il tandem padre Federico Lombardi e Antonio Spadaro entrerà in carica nei prossimi giorni. E' il risultato della rivoluzione voluta dal pontefice e che ha permesso di avere ottimi risultati in poco tempo anche sui mezzi di comunicazione laici
Un tandem di gesuiti per la comunicazione del primo Papa gesuita. In questi giorni in Vaticano è allo studio un progetto di riorganizzazione dei media della Santa Sede che prevede la nascita di un coordinamento centrale che dovrebbe essere affidato a padre Federico Lombardi. Al suo posto, come direttore della Sala Stampa vaticana, andrebbe il direttore de “La Civiltà Cattolica“, padre Antonio Spadaro, autore della prima lunga intervista a Papa Francesco e da diversi mesi regista di una sapiente operazione di comunicazione del pontificato del Pontefice argentino che in breve tempo ha ottenuto risultati impressionanti sui media laici. Il nuovo organismo di coordinamento dei mezzi di comunicazione della Santa Sede avrebbe sotto di sé tutti gli uffici vaticani che si occupano dei media: la Sala Stampa, il Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, il Centro televisivo vaticano, la Radio vaticana e L’Osservatore romano.
Maschera?
Santo anche Paolo VI: Papa Francesco getta la maschera.
Un'immagine mediatica, curata more solito nel dettaglio, assai "progressista" specie negl'atteggiamenti esteriori, il nome del poverello di Assisi (sinora nessuno aveva osato tanto), no alle scarpette rosse, giri per Roma in R4 contromano, rinuncia al formalismo ratzingeriano, forte vicinanza verbale al lavoro ed ai lavoratori, specie nei primi discorsi ed omelie ("Se cade un mattone è tragedia, se cade un operaio fa niente.."): insomma un portrait dalla connotazione progressista che aveva fatto tornare alla mente figure quali quella di Leone XIII e Giovanni XXIII, ed acceso molte speranze.
Se Papa Wojtyla è santo...
di Martino Mora
Con la canonizzazione di Giovanni Paolo II e quella di Giovanni XXIII, siamo ad una svolta di importanza storica per la Chiesa cattolica, come lo furono in tempi relativamente recenti certe giornate del Concilio Vaticano II o la grande riunione deistica di Assisi 1986. E’ un’altra tappa dell’autodemolizione della Chiesa cattolica e quindi della nostra civiltà, perché da oggi sarà ancora più difficile uscire dalla spirale perversa dell’autosecolarizzazione della Chiesa, iniziata dal Concilio Vaticano II e poi proseguita progressivamente nei decenni successivi. Si tratta quindi di una giornata di assoluta importanza storica, ma anche veramente tragica, nell’implicita volontà di chi ha voluto beatificare e canonizzare i due papi, di tagliare i ponti con la Tradizione della Chiesa, e quindi con l’essenza stessa del cattolicesimo, che è Tradizione quanto è Scrittura, come affermarono esplicitamente il Concilio di Trento e il Concilio Vaticano I.
martedì 6 maggio 2014
7 le sette dell'orsa maggiore..
Riascoltando in viva voce quanto trasmesso dalla Radio Vaticana, a partire dal minuto 4′28” della registrazione, si ode papa Francesco concludere così la sua omelia di stamane, martedì 6 maggio, nella cappella della Casa di Santa Marta:
“E oggi, pensando a queste due icone – Stefano, morendo, e la gente, i cristiani, fuggendo, andando dappertutto per la violenta persecuzione – domandiamoci: come è la mia testimonianza? Sono un cristiano testimone di Gesù o sono un semplice numerario di questa setta? Sono fecondo perché do testimonianza, o rimango sterile perché non sono capace di lasciare che lo Spirito Santo mi porti avanti nella mia vocazione cristiana?”.
Sì, proprio così: “numerario di questa setta”. Espressione non certo onorevole nel ragionamento fatto dal papa.
Segni o coincidenze?
Sin dagli albori dell’umanità l’uomo ha assegnato anche un significato ‘spirituale’ ad alcuni fenomeni naturali quali fulmini, terremoti, eclissi o passaggi di comete: li ha considerati come segni inviati dalle divinità per avvisarci di qualcosa.
In questi ultimi tempi sono avvenuti dei segni legati ad eventi, oggetti o luoghi religiosi che hanno colpito l’immaginario collettivo.
Certo un ateo non potrà mai ammettere che il Cielo invii dei segni per avvertirci o ammonirci semplicemente perché non crede nell’esistenza di Dio, ( anche se però stranamente ci sono molti di loro che mostrano di essere superstiziosi e pensano che ad esempio se un gatto nero attraversa la loro strada allora qualcosa andrà male).
In questi ultimi tempi sono avvenuti dei segni legati ad eventi, oggetti o luoghi religiosi che hanno colpito l’immaginario collettivo.
Certo un ateo non potrà mai ammettere che il Cielo invii dei segni per avvertirci o ammonirci semplicemente perché non crede nell’esistenza di Dio, ( anche se però stranamente ci sono molti di loro che mostrano di essere superstiziosi e pensano che ad esempio se un gatto nero attraversa la loro strada allora qualcosa andrà male).
Non ditelo a p.Volpi lo strizza F.I.
Padre Pio e il diavolo
Venne da Brescia una ragazza di una ventina di anni, accompagnata da diversi uomini perché dava segni di essere posseduta dal diavolo. Il frate portinaio la fece collocare all’interno del chiostro, in disparte, vicino al pozzo, in modo che quando passava il Padre la potesse benedire, lontano dagli occhi della gente. Terminata la funzione serotina, accompagnai Padre Pio per il solito giro dalla sacrestia della chiesa grande, attraverso il corridoietto che adesso porta in cripta, alla sacrestia della chiesa vecchia. La gente era sempre tanta. L’ultimo mucchio di gente lo trovavamo nel chiostro, prima di entrare nella porta del convento, una benedizione e via. In genere arrivati qui, si respirava, perché il grosso era finito.
Troppo potenti per chi?
«Il lato oscuro del Cammino neocatecumenale»
Il Cammino neocatecumenale è un itinerario di formazione cristiana che viene accusata di aver comportamenti da vera e propria setta, incompatibili con la Chiesa cattolica, dal settimanale tedesco Die Zeit. Il movimento fondato da un pittore spagnolo, Kiko Argüello, è ormai diffuso in tutto il mondo e rappresenta una potenza con cui anche Papa Francesco deve confrontarsi, nonostante sia il primo pontefice ad averlo criticato apertamente.
La vergogna li seppellirà
Paolo VI sarà presto beato
Probabile data il 19 ottobre, a conclusione del Sinodo sulla famiglia
Dopo la doppia canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, celebrata a Roma lo scorso 27 aprile, la Chiesa si prepara a portare all’onore degli altari un altro Pontefice del dopoguerra. La Congregazione per le Cause dei Santi ha riconosciuto questa mattina il miracolo attribuito all’intercessione di Paolo VI, la guarigione inspiegabile di un bambino non ancora nato avvenuta nel 2001 negli Stati Uniti.
Per l'invidia dei francescani di S,giovanni Rotondo*
Oklahoma. Pronta la statua di Satana. Sarà posizionata di fianco ai Dieci Comandamenti
Ne abbiamo parlato a dicembre. La setta “Satanic Temple” ha chiesto e ottenuto il via libera dalla commissione di posizionare una statua di Satana. Dove? Nella piazza centrale di Oklahoma City, di fronte alla sede del Parlamento, a fianco della Tavola di granito dei Dieci Comandamenti.
Il tutto grazie alla logica del “politicamente corretto” e ad una presunta libertà di espressione che concede ogni cosa a chiunque.
Theilardismo
La scienza dei gesuiti
La Compagnia di Gesù, da cui proviene Papa Francesco, ha sempre avuto uno stretto rapporto con la scienza, dall’astronomia allo studio dell’evoluzione.
La Specola Vaticana apre alle forme di vita extra terrestri.
Siamo alla frutta post conciliare
Se la Specola Vaticana (l’Osservatorio Astronomico Vaticano) organizza un convegno sulle forme di vita extra terrestre? Di più: il suo direttore, padre Jose Gabriel Funes, coniuga addirittura l’esistenza di forme di vita extra terrestre e di infiniti universi.
In calce la sua intervista: siamo alla frutta post conciliare.. ndr
Se esistono altri esseri viventi “a immagine e somiglianza di Dio”, può darsi che abbiano peccato. Allora, in qualche modo questi esseri spirituali, questi E.T., sarebbero uniti a Dio cosmicamente, così come noi siamo uniti a Gesù.Padre Jose Gabriel Funes, direttore dell’osservatorio del Vaticano
Le profezie dei "due Soli"
PROFEZIE
1. LE PROFEZIE BIBLICHE
Il libro dei libri non poteva mancare in questo breve panorama delle profezie che siriferiscono all’apparizione del Planet X ed ai suoi effetti sul nostro pianeta. Queste profezie si distinguono per la difficoltà di interpretazione e di mediazione tra contenuto prettamente teologico e contenuto più fisico e utile dal punto di vista pratico. Vi invito pertanto a comprendere la mia difficoltà nel ritrovare in un testo sacro elementi di validità scientifica.
Isaia, 13:10
Poiché le stelle del cielo e la costellazione di Orione non daranno più la loro luce, il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà la sua luce.
lunedì 5 maggio 2014
Festival delle Religioni
Festival è “manifestazione artistica a premi, che si svolge periodicamente, talora in forma di gara”, ci avverte il ‘Grande Dizionario Analogico della Lingua Italiana’ del De Mauro. E nella costellazione dei termini affini, delle entità e attività connesse, troviamo fiera e passerella, indice di gradimento e Guest Star, totofestival e valletta. Mancava, dunque, al fardello degli inconsulti sfregi che la mezza-cultura egemone porta quotidianamente alle forme prime della civiltà occidentale (tra cui anche scienza e filosofia, frequentati oggetti di Festival), solo che si mettessero anche “le Religioni” nel circuito della kermesse ‘festivaliera’.
di Pietro De Marco
.
Festival è “manifestazione artistica a premi, che si svolge periodicamente, talora in forma di gara”, ci avverte il ‘Grande Dizionario Analogico della Lingua Italiana’ del De Mauro. E nella costellazione dei termini affini, delle entità e attività connesse, troviamo fiera e passerella, indice di gradimento e Guest Star, totofestival e valletta. Mancava, dunque, al fardello degli inconsulti sfregi che la mezza-cultura egemone porta quotidianamente alle forme prime della civiltà occidentale (tra cui anche scienza e filosofia, frequentati oggetti di Festival), solo che si mettessero anche “le Religioni” nel circuito della kermesse ‘festivaliera’.
.
Festival è “manifestazione artistica a premi, che si svolge periodicamente, talora in forma di gara”, ci avverte il ‘Grande Dizionario Analogico della Lingua Italiana’ del De Mauro. E nella costellazione dei termini affini, delle entità e attività connesse, troviamo fiera e passerella, indice di gradimento e Guest Star, totofestival e valletta. Mancava, dunque, al fardello degli inconsulti sfregi che la mezza-cultura egemone porta quotidianamente alle forme prime della civiltà occidentale (tra cui anche scienza e filosofia, frequentati oggetti di Festival), solo che si mettessero anche “le Religioni” nel circuito della kermesse ‘festivaliera’.
Ancora sulla nota teologica delle canonizzazioni
Estratto da: Bernard Bartmann, “Précis de théologie dogmatique” (1926), tr. fr. a cura dell’abbé Marcel Gautier, Ed. Salvator, Mulhouse, 1951, vol. 1, pp. 58-59. Traduzione italiana di Paolo Pasqualucci, seguita da un “Appunto per un’interpretazione” dello stesso.
Data l’attualità e l’importanza del tema, mi sembra utile proporre alla riflessione generale ciò che la sana dottrina di un tempo insegnava sulla nota teologica delle canonizzazioni. In tal modo, la discussione su internet potrebbe basarsi su fondamenti dottrinali certi. Il manuale di teologia dogmatica di Bartmann (morto nel 1939) è sempre stato considerato un classico. Si distingueva non solo per la grande erudizione ma anche per la capacità di sintesi dell’autore, oltre che per la precisione nei concetti. Non potendo disporre dell’originale tedesco, ho tradotto dalla versione francese, da me acquistata in antiquariato, e ciò rappresenta un limite del quale il lettore deve tener conto. Esiste anche una vecchia traduzione italiana, da scovare in qualche biblioteca o sul mercato antiquario. Ho dovuto apportare alcuni ritocchi di carattere editoriale. Le frasi o parole tra parentesi quadre sono mie.In cosa crede l' Osservatore di Sion?
Nuova firma nobile su “L’Osservatore Romano”. Ma è di uno che non crede nella risurrezione
Per la seconda volta nell’arco di un mese, il 4 maggio è comparsa su “L’Osservatore Romano” la firma dello studioso di mistica Marco Vannini, con un articolo a tutta pagina nella sezione culturale.
In esso, l’autore riporta sul giornale detto “del papa” il suo intervento al Festival delle religioni tenuto a Firenze ai primi di maggio, con la partecipazione dei cardinali Leonardo Sandri e Jean-Louis Tauran, del vescovo Vincenzo Paglia, di esponenti dell’ebraismo e dell’islam, ma anche di personalità variamente assortite, come Vito Mancuso, Paolo Mieli, Alessandro Baricco, Emanuele Severino, per non dire della onnipresente Francesca Immacolata Chaouqui.
E poi c'è...la Ciliegina sulla torta!
E il cristianesimo lasciò l'Europa
Tre le cause: una radicale mutazione sociale, una Ue anti-religiosa, l'immigrazione. E poi c'è Bergoglio...
Tre le cause: una radicale mutazione sociale, una Ue anti-religiosa, l'immigrazione. E poi c'è Bergoglio...
C'è un processo straordinario che sta avvenendo sotto i nostri occhi e dentro le nostre menti di cui non cogliamo la portata e che è ben più importante e radicale della crisi economica: il cristianesimo sta lasciando l'Europa.
Tre fattori stanno spingendo in quella direzione. Il primo è l'ormai secolare scristianizzazione dell'Europa che sta accelerando a passi da gigante. Un processo che non riguarda solo il sentimento religioso, la partecipazione ai riti e alle messe, il crollo delle vocazioni, ma che investe il senso di appartenenza alla civiltà cristiana e va dalla cultura al sentire popolare, dagli orientamenti di fondo alla vita quotidiana.
Il kasperismo è già in atto!
Premessa importante: presentando la testimonianza di Ileana intendiamo far riflettere sull'ipocrisia neocatecumenale che applica il metodo di "due pesi e due misure" a seconda delle convenienze degli appartenenti al Cammino, come riportato in tantissime dolorose testimonianze lungo diversi decenni (per esempio sul «divorzio di fatto» organizzato dai cosiddetti "catechisti" neocatecumenali).
Indipendentemente dall'esito che avrà il caso qui presentato e dalle astuzie che adopereranno ikikos per banalizzarlo, c'è già da registrare l'assurdo atteggiamento che hanno avuto finora i neocatecumenali e i loro "alleati".
Indipendentemente dall'esito che avrà il caso qui presentato e dalle astuzie che adopereranno ikikos per banalizzarlo, c'è già da registrare l'assurdo atteggiamento che hanno avuto finora i neocatecumenali e i loro "alleati".
“La Maddalena è Bertone”
Meglio il Borgia che Papa Francesco
Autodifesa di Buttafuoco dall’inquisitore Dario Fo, che gli ha dato di macchinista del fango per le sue predilezioni rinascimentali rispetto all’idolatria furba e up to date di Bergoglio: “La Maddalena è Bertone”
Certo che il Papa Borgia è meglio di Papa Francesco. L’ho detto a Dario Fo, autore adesso di un formidabile romanzo, “La figlia del Papa” (è il racconto di Lucrezia, ed è edito da Chiarelettere). A maggior ragione gliel’ho sottolineato ascoltandone una sua lettura di scena: il discorso tenuto da Alessandro VI al Concistoro. Il Tevere restituisce il corpo del figlio Juan, assassinato, e quel padre, quel grande Papa, chiamato dalla verità evangelica, in forza dello strazio accetta quella morte: è la condanna per il suo turpe operare.
Per chi lavora Avvenire?
L’oscenità e il peccato nella società diventano oggetto di disquisizione ideologica
Questo nostro titolo parafrasa quello di un articolo di Avvenire (L’oscenità in classe diventa rissa ideologica), del 29 aprile u. s., circa la polemica sorta intorno all’uso capzioso in un liceo di Roma di un libro che pubblicizza e promuove i rapporti omosessuali.
Non c'è due senza tre..
Paolo VI beato entro la fine del 2014, lo dice la rivista CREDERE.
Ne dà l'annuncio la rivista CREDERE:
CHE STRANE STORIE
La strana storia di Karol Wojtyla
Santi oggi, ricercati ieri...
Noi crediamo poco e niente alle “favolette” sui Santi. Ci ricordiamo però di una storia che venne riportata in un articolo in inglese dallo storico inglese David Irving.
Come sappiamo la Storia ha ben registrato i massacri di cittadini tedeschi nelle città sotto il controllo polacco. E sappiamo anche che quelle infami aggressioni erano state pianificate da chi voleva proprio arrivare alla guerra tra la Germania e la Polonia.
E il 1 settembre 1939 la guerra scoppiò veramente. Due giorni dopo a BROMBERG, era La Domenica del 3 Settembre 1939, orde di assassini polacchi si gettarono sui civili inermi.
Fu una “DOMENICA DI SANGUE”, in cui furono orrendamente massacrati quasi 1500 tra Tedeschi ivi residenti e altri di origini tedesca. Orde di Polacchi provenienti da Ponz, Lotz e da Varsavia arrivarono nel distretto di Bromberg, e si scatenarono in un vero e proprio genocidio.
Ma tutto questo è noto. Meno noto è quello che ha scoperto lo storico inglese David Irving, cioè che quando i Tedeschi occuparono la Polonia, le autorità e la Gestapo diedero la caccia a quelli che ritenevano i responsabili di quel genocidio. Secondo Irving un documento della Gestapo attestava che tra i ricercati cera udite, udite: Carol Wojtyla , il futuro Papa, ora fatto SANTO.
La storia ufficiale ci dice che allo scoppio della seconda guerra mondiale Wojtyla e il padre fuggirono da Cracovia andando verso Est; resta il fatto però che, secondo le ricerche di Irving il giovane Carol era ricercato dalla Gestapo per i fatti di Bromberg e la documentazione era archiviata a Bonn al ministero degli interni della ex Repubblica Federale di Germania.
Wojtyla divenne papa Giovanni Paolo II ad ottobre del 1978, e a novembre del 1980 fece un viaggio in Germania. Racconta Irving che quando poi egli inoltrò richiesta della documentazione archiviata al ministero degli interni di Bonn, gli fecero sapere che non si trovava più.
CHE STRANE STORIE
Noi crediamo poco e niente alle “favolette” sui Santi. Ci ricordiamo però di una storia che venne riportata in un articolo in inglese dallo storico inglese David Irving.Come sappiamo la Storia ha ben registrato i massacri di cittadini tedeschi nelle città sotto il controllo polacco. E sappiamo anche che quelle infami aggressioni erano state pianificate da chi voleva proprio arrivare alla guerra tra la Germania e la Polonia.
Iscriviti a:
Post (Atom)