Letto l’intervento di Marco Bongi sul
parallelo tra FFII e FSSPX,
ci si trova di fronte alla necessità di fare qualche precisazione, perché l’accostamento proposto ci sembra un po’ azzardato; anzi, abbiamo avuto l’impressione che, forse senza accorgersene, l’Autore abbia usato strumentalmente tale accostamento per esprimere una legittima opinione personale sulla vicenda del tentativo di riconciliazione con Roma attuato dal Superiore Generale della FSSPX. Opinione che, lo diciamo subito, non condividiamo, se non altro perché, così com’è presentata dall’Autore, non è fondata sul reale svolgimento della vicenda.
Che al momento della svolta, quella fatidica mattina del 14 luglio 2012, si sia potuto percepire l’intervento del Cielo, è cosa condivisa da molti, ma che tale intervento fosse relativo esclusivamente alla tenuta interna della FSSPX e non al supposto voltafaccia della Curia Romana, è cosa che solo pochi continuano a negare. Per tutti, basti l’esempio della nomina di Mons. Müller a Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, voluta da Benedetto XVI, certo non a caso, il 2 luglio del 2012.