ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 1 maggio 2013

Collegialità politica

Il servo del Vaticano Enrico Letta vuole Più Dittatura Europea

Il nuovo premier Enrico Letta, portavoce di Vaticano-Comunione e Liberazione-Gesuiti-Bilderberg-Trilaterale-Aspen, dietro le solite promesse fanfaluche sulla "crescita" e sul lavoro per rassicurare noi buoi che il suo governo è dalla nostra parte, si è affrettato a dichiarare che c'è bisogno di PIU' EUROPA e si è impegnato a contrastare l'ANTIEUROPEISMO dei cittadini ridotti in mutande a causa della gesuitica dittatura continentale del MES, del Fiscal Compact e della BCE dell'istruito dai gesuiti Mario Draghi. Da Repubblica leggiamo:

Tot Papi, tot ecclesiae?


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Benedetto e Franceso, nuovo incontro per i due Papi. Ratzinger vivrà in monastero

Da giovedì pomeriggio nel piccolissimo Stato della Città del Vaticano vivranno due Pontefici: uno felicemente regnante e l'altro emerito. Non è prevista nessuna cerimonia ufficiale, ma è molto probabile che Papa Francesco decida di accogliere personalmente il suo predecessore al suo arrivo così come Ratzinger aveva fatto

Benedetto e Franceso, nuovo incontro per i due Papi. Ratzinger vivrà in monastero
Quarantaquattro ettari per due Papi. Da domani pomeriggio nel piccolissimo Stato della Città del Vaticano vivranno due Pontefici: uno felicemente regnante e l’altro emerito. L’arrivo dell’elicottero che riporterà Benedetto XVI da Castel Gandolfo nella Città leonina atterrerà all’eliporto vaticano intorno alle 16,30. Non è prevista nessuna cerimonia ufficiale, ma è molto probabile che Papa Francesco decida di accogliere personalmente il suo predecessore al suo arrivo, così come Ratzinger aveva fatto, il 23 marzo scorso, quando Bergoglio era andato a trovarlo a Castel Gandolfo, dieci giorni dopo la sua elezione.

San Pio V: tradotto o tradito?


Insomma, uno non può distrarsi mezzo secondo che – tac – lo fregano.
Solo che mi rode quando a cercare di fregarmi sono i preti. E non i preti qualsiasi, le basse leve facilone e variamente indottrinate, ma i gerarchi, quelli che contano.
Insomma, non chiedetemi perché, ma ieri in parrocchia abbiamo celebrato la memoria di san Pio V, che di per sé è facoltativa.

Povera arte di poveri gesuiti


 IL PICCATO COMMENTO DI P. DALL'ASTA: "SPENDIAMO ALTRI DENARI PER UN'ARTE POVERA!"

Sopra e di seguito alcune opere di Lawrence Carroll, artista australiano che parteciperà al padiglione della Santa Sede alla Biennale. L'artista mi ha voluto cordialmente inviare le immagini di alcune opere maggiormente rappresentative della sua lettura artistica della spiritualità.
Padre Andrea Dall'Asta risponde con la tipica acidità clericale ad una mia breve intervista al Corriere del Veneto contenuta in un più ampio articolo dedicato alla partecipazione della Santa Sede alla Biennale di Venezia di quest'anno. Tre brevi riflessioni:

Don Camillo Papa!


1° Maggio 1908 nasceva il grande giornalista cattolico Giovannino Guareschi

Segnalazione del Centro Studi Federici
Il 1° maggio 1908 nasceva a Fontanelle di Roccabianca (Parma) Giovannino Guareschi: un grandissimo uomo, un grandissimo giornalista, scrittore e vignettista. Troppo cattolico per essere valorizzato dalla cultura ufficiale. Per le sue idee fu incarcerato dal governo democristiano: ricordiamo la vicenda con una serie di testi. 
Oggi certi personaggi presenti nel mondo tradizionalista, autentici trinariciuti conciliari, tendono ad appropriarsi di Guareschi, che dimostrò invece, in più di un’occasione, prima della morte avvenuta nel 1968, la sua profonda avversione al nuovo corso conciliare.

Non confondiamo l'antisemitismo con l'ineludibile differenza tra le due fedi

Il Messaggero di oggi pubblica un articolo dal Titolo: Il rabbino critica l'Omelia del pontefice sugli ebrei:
ROMA «È necessaria maggiore cautela per prevenire ostilità e incomprensioni. Se uno afferma che gli ebrei erano brutti, cattivi, calunniavano e avevano il cuore freddo, capiscono tutti che si tratta di una polemica di duemila anni fa?».

Il primo incidente diplomatico di Francesco? Sullo Ior


Al centro della querelle anche la riforma della Curia

L’Osservatore romano ha pubblicato un’omelia di Bergoglio omettendo un passaggio critico sullo Ior 

Insomma, dite qualcosa di cattolico!

Ci dite per favore quali diritti sono negati?

Matrimonio no, ma sì al riconoscimento di alcuni diritti civili. Ormai questa formuletta – riferita alle unioni gay - è diventata un mantra ripetuto a ogni pié sospinto da ecclesiastici di ogni tipo. Alcuni giorni fa avevamo già evidenziato l’errore di fondo di questa posizione che ha tra i suoi sostenitori monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, monsignor Piero Marini, delegato pontificio per i Congressi eucaristici, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, Avvenire.

Ora al “partito” si è aggiunto anche il portavoce della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, che tre giorni fa, in un dialogo con la stampa estera, ha ripetuto che si deve «chiaramente evidenziare che il matrimonio tra un uomo e una donna è un’istituzione specifica e fondamentale nella storia dell’umanità. Ciò non toglie che si possano riconoscere in qualche modo altre forme di unione tra due persone».

martedì 30 aprile 2013

Un combattente implacabile contro il modernismo:


 Padre Guido Mattiussi

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Per ricordarci da dove viene l’attuale crisi ecclesiale –per la sua ampiezza senza precedenti- in ogni suo aspetto,  e in seconda battuta la crisi della cultura occidentale, propongo alcuni passi dalle lezioni di “Apologia della religione” di padre Guido Mattiussi S.J. (1852-1925), attivissimo antimodernista al tempo del grande Papa San Pio X.
In questi passi, come del resto in tutta la sua opera intellettuale ed umana, padre Guido si scaglia con l’ardore del grande apologeta certissimo nella sua Fede contro l’eresia, anzi contro la “sintesi di tutte le eresie”, cioè il modernismo.

Il teschio e il piffero


Emanuela Orlandi: Fassoni Accetti, copione di Sabrina Minardi?

Il mistero di Emanuela Orlandi e il turbine di rivelazioni che prepara i 30 anni dalla scomparsa si arricchisce di un nuovo scoop di Fabrizio Peronaci, del Corriere della Sera, in quella che ormai è una vera e propria saga.
Peronaci non ci crede molto, parla di “dubbi” e “stranezze” e mette molte virgolette, e in effetti la sua stessa cronaca instilla molti dubbi sulla credibilità del racconto, che sembra il frutto di una abile regia studiata a tavolino da una mente degna di Gianroberto Casaleggio piuttosto che frutto di ricordi di vita vera;

L'agenda degli zombies ribolliti x il Vaticano III

Riforma del papato

Il metodo che abbiamo scelto per partecipare alle celebrazioni dei 50 anni dal Concilio Vaticano II si
è rivelato molto fruttuoso: esso consiste non nel ricordare, ma in un capire differito; non ridare colore a
immagini sfocate ma capire oggi, nella nuova situazione della Chiesa e del mondo, ciò che pur c'era nell'evento del Concilio, ma che allora non capimmo, cose che allora erano rimaste nascoste perfino ai suoi principali protagonisti.

La “Chiesa dei poveri”

Una “novità” molto vecchia
La recente elezione di papa Francesco I (13 marzo 2013) ha fatto risorgere il tema della “Chiesa dei poveri”, che andava molto di moda negli anni Sessanta/Settanta ed era stato portato avanti dagli ‘ultra progressisti’ del neomodernismo[1], soprattutto dall’arcivescovo latino-americano Helder Camara, dal cardinale belga Leo Suenens[2], dal cardinale di Bologna Giacomo Lercaro e dalla “Scuola di Bologna” (Dossetti, Alberigo, Bettazzi), ma che poi era passato in secondo ordine, almeno in Italia.
Questa idea è molto più vecchia di quanto non si pensi. Basti pensare al Pauperismo dei “Fraticelli” del XIII secolo con la loro teoria delle due Chiese: una corrotta, ricca, carnale con a capo il Papa; l’altra, la vera Chiesa, spirituale, povera e dei soli poveri, pura e santa anche in tutte le membra umane che la compongono, ossia gli Spirituali e i loro seguaci. Essi vennero condannati da papa Giovanni XXII nel 1316 (v. CostituzioneGloriosam Ecclesiam, DB 484-490). Nel campo sociale i Fraticelli, criticando il lusso e le ricchezze della Chiesa ufficiale, hanno contribuito a toccare il diritto di proprietà.

Il combattente si riduce a sognatore.


 strepitoso: papa Francesco II con la pianeta romana!

Il blog tenerone Cordialiter detta il programma del prossimo Papa Francesco II:
...opzione preferenziale per la liturgia tradizionale, radicale riforma del rito di Paolo VI, divieto della Comunione sulla mano, ripristino della Comunione in ginocchio alla balaustra, rilancio dell'ecumenismo in stile Pio XI (“Mortalium animos” docet), commissariamento o soppressione degli istituti religiosi rilassati, ripristino dell'uso dell'abito talare, proibizione dell'uso dei libri di Karl Rahner nei seminari, sospensione “a divinis” dei preti modernisti ostinati, ecc.

Ecco i frutti che ci portano


Tra i fedeli di Medjugorje
«Una discoteca della fede»

Casnate con Bernate - L'incontro dei fedeli alla Madonna di Medjugorje (Foto by Carlo Pozzoni - Como)

CASNATE CON BERNATE Si è conclusa la due giorni di preghiera dedicata alla Madonna di Medjugorje organizzata al Palasampietro di Casnate.
Nonostante il tempo inclemente, oltre duemila persone hanno affollato il palazzetto dello sport che per anni è stato il tempio della Comense. In tanti hanno raggiunto il raduno in macchina, altri sono arrivati in pullman, anche dalla provincia di Milano e di Varese. 

lunedì 29 aprile 2013

Ci riprovano sempre!

Diaconesse, tabù finito?
Il presidente dei vescovi tedeschi,l’arcivescovo di Friburgo Robert Zollitsch, a conclusione di una riunione diocesana di quattro giorni alla quale hanno partecipato 300 esperti che hanno parlato di possibili riforme, ha detto che il diaconato femminile “non è più un tabù”. Nella riunione si è parlato anche della possibilità per idivorziati risposati di partecipare alla comunione eucaristica.

Verso un concilio pastoral-gauchero?


"Francesco si ispira a Giovanni XXIII, vescovo di Roma e pellegrino ad Assisi"

Giovanni XXIII
GIOVANNI XXIII

L'arcivescovo Loris Capovilla, storico segretario del Beato Roncalli, illustra per "Vatican Insider" le analogie di pensiero e azione spirituale tra i due pontificati.

Monsignor Capovilla, la sorprende l'insistenza di Bergoglio nel definirsi "vescovo di Roma"?
"Era un'abitudine anche di Giovanni XXIII. Fin dall'istante in cui fu eletto chiarì al cardinale decano che non si sarebbe fatto imprigionare in Vaticano e che avrebbe svolto tra i fedeli la missione di vescovo di Roma. Dopo settant'anni di difficoltà successive all'unità d'Italia, Roncalli riprese l'attività pastorale nella città di Roma, portò a San Giovanni gli uffici del Vicariato e al Palazzo del Laterano (sede di sei concili ecumenici) si fece allestire due camere affinché "Il Papa possa riposare in casa sua".

“Affittasi appartamento papale”,


Per Ratzinger è stato fattore di isolamento e scarsa comunicazione

Bergoglio non lo vuole

Sistemandosi a Santa Marta, Bergoglio taglia corto con un passato fatto di corvi, intrighi, processi
«Affittasi appartamento terzo piano palazzo apostolico, vista splendida, ampia metratura, appena restaurato. Solo referenziati». Potrebbe essere questo il testo dell’annuncio per l’appartamento papale rimasto vuoto, inaspettatamente, dallo scorso 28 febbraio alle 17 quando Benedetto XVI lo ha lasciato libero e pronto per il successore. Ma il successore non è mai arrivato. O meglio, i 115 grandi elettori della Chiesa cattolica hanno fatto il loro dovere e al quinto scrutinio hanno dato all’ex arcivescovo di Buenos Aires i voti necessari per diventare il successore di Ratzinger. Nel frattempo erano stati predisposti dei lavori di aggiornamento dell’appartamento pontificio per prepararlo al nuovo ospite.

Continuità nel “dialogo”



20 marzo 2013 - Incontro con rappresentanti di altre religioni
Papa Bergoglio e il rabbino Riccardo di Segni

Come riportato dai giornali, il 20 Marzo scorso il Papa, ha ricevuto in udienza i rappresentati delle altre religioni.
Nel discorso pronunciato dal Pontefice emergono purtroppo i principii liberali espressione di quell’indifferentismo religioso promosso e diffuso dal Concilio Vaticano II.

Un illustre focolarino pro Bonino


Antonio Maria Baggio è, nel mondo dei  focolarini, una autorità. Il suo nome comparve molto frequentemente a partire dal dibattito sulla legge 40, in cui egli fu, insieme a Carlo Casini, uno dei fautori della linea più morbida: chiedere il meno possibile, per avere qualcosa… 
In generale Baggio, docente di Filosofia Politica presso l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, è personalità molto ascoltata, le cui simpatie politiche vanno al Pd.
Ebbene in occasione della nomina di Emma Bonino a ministro degli Esteri, ha dichiarato: “Vorrei sottolineare, per esempio, l’inserimento della signora Bonino nel governo, posta in un luogo come gli Esteri, che lei ha sempre vissuto in chiave soprattutto di diritti umani e di diritti dei popoli piuttosto che di rapporti tra gli Stati. Anche questa, vorrei sottolineare, è una scelta che a me sembra positiva».
Cosa significhi per Baggio l’espressione diritti umani, non è facile capirlo… Quello che si sa è che la Bonino è per aborto, droga libera, eutanasia… ed anche in politica estera non si è mai distinta per “pacifismo”…
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2013/04/focolarini-pro-bonino/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=focolarini-pro-bonino

La disputa su monsignor Tonino Bello


Don-Tonino-Bello-Samaritano

(www.formiche.net) Venerdì prossimo, 26 aprile, Congresso nazionale di “Pax Christi” sul controverso vescovo
Il 20 aprile 1993 si spegneva a Molfetta monsignor Antonio Bello, conosciuto come “don Tonino”, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, presidente di Pax Christi Italia dal 1985 al 1993.

La vocazione è un affare


Lupi e Mauro al governo. Cl brinda ai nuovi affari

Infrastrutture e Difesa, ministeri che assegnano appalti di Stato. Molti dei quali riescono a evitare le gare. Legalmente.

Lupi, Mauro e Alfano durante una edizione del Meeting di Rimini.
Comincia con un clamoroso strafalcione istituzionale l’avventura nel governo di Maurizio Lupi insieme con Mario Mauro uno dei due esponenti di Comunione e liberazione inseriti nell’esecutivo che il 29 aprile si presenterà alle Camere per chiedere la fiducia.

Le mani nei capelli!!!




Leonardo Boff: Papa Francesco può riparare la Chiesa in rovinamentaInvia

Buenos Aires (Argentina), 28 apr. (LaPresse/AP) - "Con questo Papa, un gesuita, un Papa dal terzo mondo, possiamo respirare felicità. Papa Francesco ha il vigore e la tenerezza di cui abbiamo bisogno per creare un nuovo mondo spirituale". Sono parole pronunciate da Leonardo Boff, tra i principali esponenti della teologia della liberazione, intervenuto alla fiera del libro a Buenos Aires, dove ha partecipato alla presentazione del libro di Clelia Luro, moglie dell'ex vescovo argentino Jeronimo Podestà.
Durante il suo discorso, il teologo brasiliano, 74 anni, ha indicato papa Francesco come la figura giusta per mettere a posto una chiesa "in rovina". Nel corso dei precedenti pontificati, Boff è stato messo in silenzio dai vertici della Chiesa che hanno cercato di tracciare una linea tra i politici di sinistra e i preti attivi nel sociale. Come capo della Conferenza episcopale argentina, prima di essere eletto Papa, Jorge Maria Bergoglio rafforzò questa linea, sostenendo nel 2010 che leggere il Vangelo con una interpretazione marxista non faccia altro che mettere i sacerdoti in difficoltà.

De pifferis


L'incantesimo di papa Francesco

La sua popolarità è in buona misura legata all'arte con cui parla. Tutto gli viene perdonato, anche quando dice cose che dette da altri verrebbero investite dalle critiche. Ma le prime proteste cominciano ad affiorare

di Sandro Magister

ROMA, 29 aprile 2013 – Ha fatto rumore, sui media, il cenno critico che papa Francesco ha riservato allo IOR, Istituto per le Opere di Religione, la discussa "banca" vaticana, nell'omelia della sua messa mattutina nella Domus Sanctae Marthae, mercoledì 24 aprile:

"Quando la Chiesa vuol vantarsi della sua quantità e fa delle organizzazioni, e fa uffici e diventa un po’ burocratica, la Chiesa perde la sua principale sostanza e corre il pericolo di trasformarsi in una ONG. E la Chiesa non è una ONG. È una storia d’amore... Ma ci sono quelli dello IOR… Scusatemi, eh!… Tutto è necessario, gli uffici sono necessari… eh, va bè! Ma sono necessari fino ad un certo punto: come aiuto a questa storia d’amore. Ma quando l’organizzazione prende il primo posto, l’amore viene giù e la Chiesa, poveretta, diventa una ONG. E questa non è la strada".

Perire di IOR?

Come Papa Francesco vuole cambiare lo Ior

Il nuovo Pontefice intende riformare l'Istituto per le Opere di Religione. Negli ultimi mesi qualcosa è già cambiato

Scandali, inchieste, accuse di illeciti e speculazioni. Ombre che hanno segnato i 71 anni di vita dello Ior, l’Istituto per le Opere di Religione, senza farlo crollare. E soprattutto senza che l’esistenza stessa della banca vaticana sia mai stata messa in discussione dai vertici della Curia. Finché, pochi giorni fa, Papa Francesco ha preso una posizione netta. La Chiesa non è “un’organizzazione burocratica – ha detto – e gli uffici sono necessari, ma fino a un certo punto“. L’intervento, più che mai incisivo, è il primo di questo genere fatto da un Pontefice suitemi economici che riguardano direttamente l’istituto vaticano (Yahoo! Finanza aveva parlato dello Ior in questo articolo). 

domenica 28 aprile 2013

Campane suonate?


Il nuovo Papa   viene scrutato, studiato e osservato
E' normale che avvenga questo !
Intellettuali, opinionisti, vaticanisti, giornalisti, gruppi e gruppetti ecclesialmente autoreferenziali visto che non se possono attribuire   la paternità si inventano una presunta consanguineità con il Pontefice.
E' normale anche questo !
In poche parole ognuno cerca di tirare dalla propria parte un lembo della leggera talare bianca ...
Si ha l'impressione  che lo stesso Papa, di cui alcuni miei arguti amici " intra moenia " ne decantano  la simpatia , si diverta a farci "cervellare" per trovare una giusta interpretazione alle Sue omelie che quotidianamente pronuncia dalla Cappella della Domus Sanctae Martae.

Pauperismi e pauperizzatori


Bergoglio e Monti colloquio su integrazione europea e migrazioni

Vaticano
VATICANO. L'INCONTRO DEL PAPA CON MONTI E SIGNORA

Per il presidente del Consiglio una cordiale visita di congedo con il Papa

È durato «una ventina di minuti ed è stato molto cordiale» il colloquio, oggi, intorno alle 18, in Vaticano, tra il Papa e il premier italiano Mario Monti, in visita di congedo. Secondo una nota del portavoce vaticano Federico Lombardi, i temi principali del colloquio sono stati l'Italia, l'integrazione europea e le sue prospettive, e le migrazioni.  

Sorridere?

Smiley e Jorge   Lyle J. Arnold, Jr.

Harvey Ball - SmileyCiao amico, io sono Smiley 

Nel 1963, Harvey Ball, un artista commerciale americano è stato impiegato da State Mutual Life Insurance Company di Worcester, Massachusetts (ora conosciuto come Hanover Insurance) per creare una faccia felice di sollevare il morale dei dipendenti.Palla creato il disegno in 10 minuti. Il volto felice assunse presto il soprannome di 'Smiley' ed è stato accoppiato con il banale 'Have a nice day.'

La verità renderà liberi?

Il materiale d’archivio potrebbe essere presto accessibile agli studiosi

Chiesa e Shoah: papa Francesco aprirà gli archivi

Per fare chiarezza sul ruolo di Pio XII  e sulle responsabilità della Chiesa durante la guerra
Il Papa potrebbe dare un impulso decisivo all’apertura degli archivi relativi al pontificato di Pio XII durante la seconda guerra mondiale, cioè per il periodo che va dal 1939 al 1945. A sostenerlo in un’intervista è stato il rabbino Abraham Skorka, grande amico di Jorge Mario Bergoglio. «È una questione terribilmente delicata, ma lui dice che deve essere indagata a fondo», ha detto Skorka, quindi ha precisato: «Non ho alcun dubbio che egli si muoverà per aprire gli archivi». La dichiarazione ha un peso specifico importante in quanto Skorka è rettore del seminario rabbinico Latino-americano in Argentina e soprattutto è autore insieme all’ex arcivescovo di Buenos Aires, di un libro intervista – “Il cielo e la terra” - nel quale vengono toccate diverse questioni fra le quali anche il tema della Shoah.

Porta inferi


Boston, Estrema Unzione negata
Martin Richards, il bambino morto alla Maratona di Boston 
A Boston la polizia ha impedito ai sacerdoti di assistere feriti e moribondi dopo l'esplosione alla Maratona. Quando i preti di San Clemente sentirono il boato, hanno preso l’olio degli infermi e si sono affrettati verso la scena del dramma, per dare l’olio degli infermi ai feriti e amministrare gli ultimi sacramenti ai moribondi. Ma la sicurezza non li ha lasciati passare.

sabato 27 aprile 2013

Ormai siamo all’anticristo

letta.jpgdi Maurizio Blondet [1] -
Una mail:
Gentile Direttore,su Radio Maria, Riccardo Cascioli,parlando dell’incarico dato da Napolitano ad Enrico Letta,ha platealmente sdoganato davanti alle orecchie dei radioascoltatori,Il Bilderberg,la Trilateral e gli altri organismi mondialisti di potere e tutti i lori componenti,dicendo che quanto si trova a livello di informazione,specialmente su internet,è teoria complottista,mentre tali innocenti organismi aiutano la prevenzione delle crisi finanziarie e hanno tanti altri bei lati positivi. 
Sono rimasto di sasso! La prego faccia qualcosa!
 
Sergio A.
  

Il vescovo scomunica Grillo e Casaleggio:


 “Loro parole sul web peggio del nazismo”

La massima autorità ecclesiale di Ferrara, Luigi Negri, interviene ad un convegno e ammonisce il guru 5 Stelle quando nel videomessaggio Prometeus su Youtube afferma che “l’uomo è Dio”: "La rete è il sentiero polveroso del nulla". Il Movimento estense: "Questa Chiesa così legata a CL offende i credenti"

Il vescovo scomunica Grillo e Casaleggio: “Loro parole sul web peggio del nazismo”

Un cardinale per tutte le stagioni...


Il mio Papa gesuita

Ruini giudica l’inizio di Francesco. La burocrazia no, ma la chiesa istituzione è necessaria. Serve una curia nuova per un migliore esercizio del primato petrino

Quello che è successo alla chiesa in questi due mesi resterà nella storia. E se c’è qualcuno che ha fatto la storia della chiesa negli ultimi decenni è il cardinale Camillo Ruini. Per questo gli abbiamo chiesto un parere. Come possiamo leggere il passaggio tra la rinuncia di papa Benedetto e l’elezione di Papa Francesco: si tratta davvero di una transizione epocale? L’istituzione papato sta forse cambiando, e in che direzione? “Non parlerei proprio di transizione epocale. Anzitutto perché non amo le espressioni enfatiche, ma poi ci sono motivi più sostanziali.

IL VERO GRILLINO È AL VATICANO:


 LO TSUNAMI DI PAPA FRANCESCO

La Curia romana sta letteralmente impazzendo dietro a Bergoglio - Fin dal primo giorno il papa ha sconvolto ogni protocollo, dall’abbigliamento agli appuntamenti fino al luogo in cui dormire - I sacerdoti e gli organizzatori si lamentano: da quando c’è lui la pacchia in Vaticano è finita...

Emiliano Fittipaldi e Paolo Rodari per "l'Espresso"
suite santa martaSUITE SANTA MARTA
«Papa Francesco ci sta facendo diventare matti, sta stravolgendo tutto, non ce la facciamo più». Il sacerdote non scherza, è davvero angosciato. Perché Jorge Mario Bergoglio, eletto poco più di un mese fa, è entrato in curia come uno tsunami, sconvolgendo protocolli secolari, antiche abitudini e ammuffiti galatei della diplomazia. «Fa come meglio crede, non rispetta la tradizione, è un populista!», va ripetendo da settimane un altro anziano monsignore che rimpiange il tran tran dei tempi di Benedetto XVI e teme che il nuovo corso spazzi via, oltre la routine, i vecchi potentati di cui la curia è ancora composta.

Onnipresenza mediatica del Papa


Può contribuire a distrarre o a raffreddare la fede del cattolico?



I neretti sono nostri


Da anni, osservando ciò che accade nel mondo e più ancora nella Chiesa, con Fra’ Maximilien-Marie abbiamo sviluppato una complessa riflessione sulla perdita quasi generalizzata della comprensione di cosa sia la funzione gerarchica e, di riflesso, sugli esecrabili sviluppi del culto della personalità.

neomodernismo o francescangesuitismo?


neomodernismo

Tu chiamale, se vuoi, emozioni 
La “Chiesa dei poveri”



Una “novità” molto vecchia

La recente elezione di papa Francesco I (13 marzo 2013) ha fatto risorgere il tema della “Chiesa dei poveri”, che andava molto di moda negli anni Sessanta/Settanta ed era stato portato avanti dagli ‘ultra progressisti’ del neomodernismo [1], soprattutto dall’arcivescovo latino-americano H. Camara, dal cardinale belga L. Suenens [2], dal cardinale di Bologna G. Lercaro e dalla “Scuola di Bologna” (Dossetti, Alberigo, Bettazzi), ma che poi era passato in secondo ordine, almeno in Italia.

venerdì 26 aprile 2013

" Liturgia cantata: origini e oblio "


Liturgia cantata: origini e oblio, di Mattia Rossi
Sarebbe piuttosto banale, ancorché (per alcuni) molto utile, in questo numero dedicato alla continuità liturgica nella Tradizione, citare i passi della Sacrosanctum Concilium nei quali si afferma che la Chiesa affonda le proprie radici liturgico-musicali nel canto gregoriano. 
I Padri conciliari vollero sottolineare, attraverso l’impiego di due precisi termini – traditio e progressio –, quanto la riforma liturgica venisse compiuta nel segno della continuità con il magistero precedente («per conservare la sana tradizione», SC 23), ma senza che questo precluda a priori una qualche forma di innovazione («e aprire nondimeno la via ad un legittimo progresso», ibid.).

AMBIGUITÀ DEL VATICANO 2 CONDANNATE SENZA AMBIGUITÀ


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Al discorso del card. Walter Kasper sul Vaticano due (L’Osservatore Romano, 12.04. 2013) segue il commento di Sandro Pelegrineti de Pontes: “Kasper ha riconosciuto l’ovvio, ossia che il Vaticano II è stato ambiguo per favorire interpretazioni spurie. 
di Walter Kasper
“Era l’epoca della guerra fredda; l’anno prima dell’inizio del concilio era stato costruito il Muro di Berlino e, durante il periodo della prima sessione, il mondo, a causa della crisi di Cuba, si ritrovò sull’orlo del baratro della guerra atomica. Oggi, cinquant’anni dopo, viviamo in un mondo globalizzato, completamente diverso e in rapido cambiamento, con nuove questioni e nuove sfide. La fede ottimistica nel progresso e lo spirito dell’incamminarsi verso nuovi confini sono volati via da tempo.