Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
lunedì 3 settembre 2012
CARDINAL CARLO MARIA MARTINI, OVVERO L’ANTIPAPA
Da
vivo lo chiamavano l’Antipapa, per le sue posizioni in totale, chiaro e
netto contrasto con le direttive papali. Ora che è morto, come per
tutti i defunti, ma in particolare per quegli ecclesiastici montati e
sostenuti da certa corrente massonica, è stato immediatamente
canonizzato e il suo operato enfatizzato come se avesse salvato
l’umanità da pericoli mortali. Si! Mi riferisco al Card. Martini,
ovviamente e lo dico con le lacrime agli occhi tanta è l’amarezza che mi
pervade il cuore. Avevamo sperato in questi ultimi anni ad un suo
ravvedimento, a una breve ma decisa dichiarazione di fede sicura in Gesù
Cristo, nella Chiesa cattolica e nel Primato del Papa, e invece,
silenzio quasi a riconferma di tutto; che Dio abbia misericordia di Lui e
di noi, sempre e comunque! Sta però di fatto che è doverosa e
sacrosanta mantenere la verità almeno nella nostra testa, nelle nostre
idee, nella nostra fede, perché un vero cristiano deve saper
innanzitutto distinguere il bene dal male, la verità dall’errore, il
peccato dal peccatore, senza condannare nessuno, ma anche senza cadere
nel pericolo di conformarsi pedissequamente a tutte le iniziative,
dichiarazioni, lezioni, scritti ecc. di coloro che, pur essendo Ministri
di Dio, Sacerdoti, Vescovi, Cardinali, purtroppo non sono in piena
sintonia con il Papa e con il Magistero della Chiesa.
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TANATOFILI DI DESTRA E DI SINISTRA, FESTANTI IN DOPPIA FILA
Can can nell'obitorio
di Piero Vassallo
L'accanimento terapeutico consiste nell'esecuzione di
trattamenti di documentata inefficacia. Il qualunque assiduo frequentatore di
cliniche ha udito sussurri o ha assistito a colloqui finalizzati ad ottenere il
consenso di malati terminali all'esecuzione di trattamenti inefficaci ma
funzionali all'incremento della fama e della carriera di un primario ambizioso
e cinico.
Di qui l'elevazione di opportune difese morali e giuridiche
contro l'esercizio della medicina vana ed empiamente fine a se stessa.
L'alternativa all'esercizio della terapia accanita, dunque,
non è il suicidio approvato dalla disperazione degli atei moderni e postmoderni
ma la sospensione delle cure, che procurano inutili sofferenze.
LA MORTE DEL CARD. MARTINI. NECESSITA’ DI CHIAREZZA
di Piero Nicola
Potrebbe
sembrare poco caritatevole parlare del modo di morire per un’anima appena
spirata. Tuttavia il modo di questo trapasso riguarda piuttosto coloro che vi
hanno contribuito e il dibattito suscitato.
La televisione ha mostrato un signore – non so se fosse un
gesuita o un medico – che ha assistito il cardinal Carlo Maria Martini nelle
sue ultime ore terrene. L’interpellato ha detto che il morente aveva rifiutato
l’accanimento terapeutico. In linea di massima, nulla da eccepire. Ma ha
aggiunto che, visto il sopraggiungere della dipartita inevitabile, essendo il
moribondo ancora cosciente, si è provveduto allasedazione sino a
morte avvenuta.
DARK SIDE OF THE MOON
- ADDIO AL REVERENDO SUN MYUNG MOON, SFIDO’ LA SANTA SEDE SPOSANDO EMMANUEL MILINGO E MARIA SUNG - E PROPRIO MILINGO E’ IN POLE POSITION PER LA SUCCESSIONE AL VERTICE DEL “VATICANO DI WASHINGTON” - EX SPIA USA DURANTE LA GUERRA DI COREA, LEGATISSIMO AI BUSH, MOON ERA AL VERTICE DI UN IMPERO ECONOMICO - LA SUA “SETTA”, FONDATA NEL 1954, HA 3 MILIONI DI SEGUACI-GRULLI IN TUTTO IL MONDO….
Giacomo Galeazzi per La Stampa
SUN MYUNG MOON
Addio all'avversario di Roma. Ex spia Usa durante la guerra di Corea, amico miliardario del clan Bush, editore del Washington Times con firme prestigiose come Hillary Clinton, si definiva il «secondo messia» e sfidò Giovanni Paolo II celebrando il 27 maggio 2001 le nozze scandalose di monsignor Emmanuel Milingo e Maria Sung.
XXI° giorno di Quaresima di S.Michele Arcang...
Una delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.
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domenica 2 settembre 2012
UNA PUNTUALE BIOGRAFIA DI DON DIVO BARSOTTI
La carità, per debellare il buonismo e frenare la
selvaggia passione novista
di Piero Vassallo
La carità deve camminare sul filo di un rasoio affilato
dalla lucida e intransigente ortodossia.
Avvolti e trascinati dall'incendiario dono di Dio, i veri
mistici sono obbligati (lo rammentava il cardinale Siri, in anni segnati
dall'emergenza pseudo carismatica) a sottoporre la loro eccezionale e smisurata
esperienza alle ordinarie misure stabilite dal magistero cattolico.
L'indisciplina dei sedicenti carismatici e
dei profeti paroliberieri ha causato ingenti danni alla Chiesa
cattolica.
Al magistero hanno invece obbedito i grandi mistici del
passato, da San Francesco a San Giovanni della Croce e i mistici del secolo
sterminato.
Irriducibile alla ubbidienza dei veri mistici è soltanto il
delirio teologico degli epigoni scorrazzanti nelle praterie della falsa
libertà.
La tassa e la moneta trovata dentro il pesce
[1]Tassa http://www.peopleinpraise.org
In un momento tra i più delicati e carichi di emozione della sua vita terrena, Gesù rivela ai discepoli che la risposta al suo divino e sconfinato amore per l’uomo sarà la fredda e calcolata decisone dell’uomo di ucciderlo ed eliminarlo violentemente. Gesù annuncia inoltre che, nonostante la risposta violenta dell’uomo, lui non fermerà il proprio progetto di amore e di salvezza per l’uomo, anzi, lui risorgerà e donerà, a tutti coloro che lo chiederanno umilmente, la potenza dello Spirito Paraclito per costruire, da lui guidati, una nuova umanità, la più evoluta mai esistita, protesa come non mai alla bellezza, alla pace, al benessere. Proprio in questo momento così delicato e meraviglioso, carico di amore e di pianto amaro per il distacco imminente e per tutta la sofferenza che da lì a poco, come un uragano cieco e distruttivo, si avventerà sul Figlio di Dio a causa della cattiveria dell’uomo, proprio in questo momento, gli esattori delle tasse chiedono a Gesù di pagare una tassa, e non una tassa qualsiasi, ma la tassa dovuta al tempio.
Come ricorda Gesù, nessuno deve pagare per quello che vive e usa in casa propria, solo gli estranei devono pagare.
Come ricorda Gesù, nessuno deve pagare per quello che vive e usa in casa propria, solo gli estranei devono pagare.
Martini, il cardinale preferito da atei e nemici della Chiesa
A farewell to arms?
«Chiesa indietro
di 200 anni »
L'ultima intervista: «Perché non si
scuote, perché abbiamo paura?»
Padre Georg Sporschill, il confratello gesuita
che lo intervistò in Conversazioni notturne a Gerusalemme , e Federica Radice
hanno incontrato Martini l'8 agosto: «Una sorta di testamento spirituale. Il
cardinale Martini ha letto e approvato il testo».
Come vede lei la situazione della Chiesa?
«La Chiesa è stanca, nell'Europa del benessere e in America. La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l'apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Queste cose però esprimono quello che noi siamo oggi? (...) Il benessere pesa. Noi ci troviamo lì come il giovane ricco che triste se ne andò via quando Gesù lo chiamò per farlo diventare suo discepolo. Lo so che non possiamo lasciare tutto con facilità. Quanto meno però potremmo cercare uomini che siano liberi e più vicini al prossimo. Come lo sono stati il vescovo Romero e i martiri gesuiti di El Salvador. Dove sono da noi gli eroi a cui ispirarci? Per nessuna ragione dobbiamo limitarli con i vincoli dell'istituzione».
«La Chiesa è stanca, nell'Europa del benessere e in America. La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l'apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Queste cose però esprimono quello che noi siamo oggi? (...) Il benessere pesa. Noi ci troviamo lì come il giovane ricco che triste se ne andò via quando Gesù lo chiamò per farlo diventare suo discepolo. Lo so che non possiamo lasciare tutto con facilità. Quanto meno però potremmo cercare uomini che siano liberi e più vicini al prossimo. Come lo sono stati il vescovo Romero e i martiri gesuiti di El Salvador. Dove sono da noi gli eroi a cui ispirarci? Per nessuna ragione dobbiamo limitarli con i vincoli dell'istituzione».
L’inevitabile approdo del Vaticano moderno:
Mons. Müller custode della dottrina cattolica
di Belvecchio
Quando si rese noto che il nuovo Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede sarebbe stato il vescovo di Ratisbona, Mons. Gerhard Ludwig Müller, da più parti vennero espresse diverse perplessità sulla opportunità di questa nomina, a causa dell’orientamento culturale e teologico manifestato dal vescovo in diverse occasioni.
Quando poi, a giugno scorso, giunse la nomina mentre il Vaticano trattava l’annosa e interminabile vicenda della Fraternità San Pio X, nei confronti della quale il vescovo aveva in passato espresso pesanti giudizi e manifestato inverosimili intenzioni, in ambito tradizionale si avanzarono molte articolate riserve, sia per la vicinanza vissuta per anni dal vescovo con la cosiddetta teologia della liberazione, sia per alcune posizioni teologiche circa i misteri della fede, sia per le reiterate aperture espresse dal vescovo nei confronti dei non cattolici, da considerare, secondo lui, facenti parte della Chiesa.
Le riserve avanzate dalla Fraternità San Pio X, però, finirono col catalizzare l’attenzione dei mezzi di comunicazione di massa, sviandola dalle questioni centrali: concezione dei miracoli, reale Verginità di Maria, realtà dell’Eucarestia, Redenzione, comunione cattolica (si veda: comunicato italia e comunicato Germania). Cosa comprensibile, peraltro, visto che da allora sarebbe stato il nuovo Prefetto ad occuparsi dei rapporti con la Fraternità.
Quando poi, a giugno scorso, giunse la nomina mentre il Vaticano trattava l’annosa e interminabile vicenda della Fraternità San Pio X, nei confronti della quale il vescovo aveva in passato espresso pesanti giudizi e manifestato inverosimili intenzioni, in ambito tradizionale si avanzarono molte articolate riserve, sia per la vicinanza vissuta per anni dal vescovo con la cosiddetta teologia della liberazione, sia per alcune posizioni teologiche circa i misteri della fede, sia per le reiterate aperture espresse dal vescovo nei confronti dei non cattolici, da considerare, secondo lui, facenti parte della Chiesa.
Le riserve avanzate dalla Fraternità San Pio X, però, finirono col catalizzare l’attenzione dei mezzi di comunicazione di massa, sviandola dalle questioni centrali: concezione dei miracoli, reale Verginità di Maria, realtà dell’Eucarestia, Redenzione, comunione cattolica (si veda: comunicato italia e comunicato Germania). Cosa comprensibile, peraltro, visto che da allora sarebbe stato il nuovo Prefetto ad occuparsi dei rapporti con la Fraternità.
IL CONFORMISMO DI MASSA ELOGIA LE ERESIE DEL DEFUNTO CARDINAL MARTINI. CHE PENA!
Il
cristiano, se coerente con i valori del Vangelo, è perseguitato. Lo ha
detto Nostro Signore. E allora, quando post mortem il cardinal Martini
viene subissato da elogi provenienti dappertutto, bisogna andarci cauti.
Soprattutto quando queste glorificazioni vengono da ambienti non
cattolici o anti cattolici come Scalfari, Napolitano e lo stesso teologo
protestante Mancuso.
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XX° giorno di Quaresima di S.Michele Arcang...
Una delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.
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Carol Vojtyla DANNATO? CHIESA VIVA speciale Vojtyla N°430 in pdf free
sabato 1 settembre 2012
CARDINALE MARTINI: MA NON E' SUICIDIO PER LA CHIESA ?
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Il dna ecumenico del circolo ratzingeriano
Due protestanti invitati a dar lezione agli ex allievi del Papa professore. Un cenacolo nato e cresciuto all’insegna dell’incontro con i cristiani non cattolici
Fin dai loro esordi, alla fine degli anni Sessanta, gli incontri periodici del circolo di giovani teologi “dottorandi” sotto la guida del professor Joseph Ratzinger hanno compiuto incursioni e affondi in tutte le direzioni nel territorio sconfinato della teologia, della filosofia e della storia della Chiesa. Un’apertura d’orizzonte ispirata dallo stesso doktorvater, che non ha mai voluto creare intorno a sé una conventicola teologica fossilizzata sulle proprie convenzioni di metodo e di contenuto.Il cardinale Shan, un "maestro di saggezza e di fedeltà alla Chiesa"
Le riunioni segrete in Vaticano. Il braccio di ferro per la canonizzazione dei martiri della Cina. La fallita trappola tesagli dalle autorità di Pechino. Nel giorno della sua sepoltura a Taipei, il ricordo di un porporato amico
di Joseph Zen Ze-kiun[S.M. – Nel volgere di pochi giorni sono scomparsi due cardinali tra loro molto diversi, anche per notorietà, ma entrambi di grande rilievo: il 22 agosto il cinese Paul Shan Kuo-hsi e il 31 agosto l'italiano Carlo Maria Martini.
Su Martini www.chiesa è intervenuta ripetutamente, dando spazio anche a voci critiche, in particolare a proposito del suo ultimo libro importante, "Conversazioni notturne a Gerusalemme", che ha definitivamente consolidato nell'opinione pubblica la sua immagine-simbolo di alternativa "conciliare" agli ultimi due papi:
> Il Gesù del cardinale Martini non avrebbe mai scritto la "Humanae Vitae"
> Dio non è cattolico, parola di cardinale
Il gesuita
Con Martini non muore un cuore grande così, e nemmeno un pastore. Scompare un riformatore mancato, un teologo dell’indifferenza e del relativismo che aveva mezzi intellettuali acconci alla bisogna
Ecco Ignazio nei suoi Esercizi. “E’ perciò necessario renderci indifferenti rispetto a tutte le cose create, in tutto quello che è lasciato al nostro libero arbitrio e non gli è proibito; in modo che, da parte nostra, non vogliamo più salute che malattia, ricchezza che povertà, onore che disonore, vita lunga che breve, e così via in tutto il resto; solamente desiderando e scegliendo quello che più ci conduce al fine per cui siamo creati”. L’indifferenza gesuitica è concetto teologico vertiginoso, e spunto mistico di strabiliante bellezza e modernità. Il cardinal Martini, Carlo Maria, era un leale oppositore del magistero ratzingeriano, e del complesso tragitto compiuto dalla chiesa di Giovanni Paolo e del suo successore, proprio in virtù di questa “indifferenza”.Idee sillabiche di un vescovo
(di Camillo Langone su Il Foglio
del 31-08-2012) Il più cattolico dei pochi vescovi italiani cattolici
si trova all’estero, a San Marino. “Lei vive in una cartolina!” esclamò
Benedetto XVI l’estate scorsa, durante la visita nella diocesi. “Sì, ma è
una cartolina che
non viene spedita mai” rispose monsignor Luigi Negri. Un altro vescovo sicuramente
cristiano, sebbene di prosa un po’ democristiana (monsignor Crepaldi), alligna a Trieste
che è città importante però ai confini della nazione e del dibattito. Un terzo vescovo
sul quale metterei la mano sul fuoco (monsignor Oliveri) risiede in fondo alla Liguria, fra Albenga e Imperia, che non sarà ancora Francia ma certo non è il cuore dell’Italia.
non viene spedita mai” rispose monsignor Luigi Negri. Un altro vescovo sicuramente
cristiano, sebbene di prosa un po’ democristiana (monsignor Crepaldi), alligna a Trieste
che è città importante però ai confini della nazione e del dibattito. Un terzo vescovo
sul quale metterei la mano sul fuoco (monsignor Oliveri) risiede in fondo alla Liguria, fra Albenga e Imperia, che non sarà ancora Francia ma certo non è il cuore dell’Italia.
Quella gloria che un santo deve evitare
di Francesco Mastromatteo
Il cardinale Carlo Maria Martini ha terminato la sua esperienza terrena. Non ci accoderemo, ovviamente, al coro dei coccodrilli, ma anche a coloro che in modo poco rispettoso si scagliano in maniera becera contro la persona, addirittura esultando per la sua morte. Per noi vale il “parce sepulto”, e fermo restando il legittimo diritto di criticare l’operato e gli scritti di Martini, sappiamo che il dovere di un buon cattolico dinanzi alla morte di chiunque, è prima di tutto quello di pregare per la sua anima, ben sapendo che il giudizio finale spetta a Dio soltanto, perché solo Lui può leggere nel cuore degli uomini, giudicandone in maniera infallibile la buona fede e le intenzioni.
Il cardinale Carlo Maria Martini ha terminato la sua esperienza terrena. Non ci accoderemo, ovviamente, al coro dei coccodrilli, ma anche a coloro che in modo poco rispettoso si scagliano in maniera becera contro la persona, addirittura esultando per la sua morte. Per noi vale il “parce sepulto”, e fermo restando il legittimo diritto di criticare l’operato e gli scritti di Martini, sappiamo che il dovere di un buon cattolico dinanzi alla morte di chiunque, è prima di tutto quello di pregare per la sua anima, ben sapendo che il giudizio finale spetta a Dio soltanto, perché solo Lui può leggere nel cuore degli uomini, giudicandone in maniera infallibile la buona fede e le intenzioni.
A porta inferi
“Sui morti niente, se non bene”. Si diceva così, e vorrei essere fedele a questo detto. Non dire niente. Ma poichè tutti dentro e fuori la Chiesa si sbracciano per incensare un uomo che ha combattuto di continuo la Chiesa, la sua dottrina, e la sua morale (Humanae vitae), mi limito a ricordare la proficua collaborazione tra Martini e Ignazio Marino, alfiere “cattolico” di aborto, ricerca occisiva sulle embrionali, liberalizzazione delle droghe, eccetera.
E penso tra me e me che qualcuno avrebbe dovuto farlo firmare a Martini, un preambolo sulla sua adesione alla fede cattolica; che, per lui, un cattolico dovrebbe solo pregare “con timore e tremore”. Gli elogi post mortem, tanto più a chi non li merita, non servono a nulla per la salvezza dell’anima…
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2012/09/un-requiem-per-martini/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=un-requiem-per-martini
E' morto il modernista Cardinale Martini, uno dei fautori dello sfascio concilare si è presentato davanti al Signore per rendere conto del Suo operato anticattolico...
I compagni di merenda modernista, Martini e Ratzinger...
IL RELATIVISMO ETICO DEL CARD. MARTINI
"Siccome credo nella vita eterna, su quella temporale, fisica, di questa terra, posso transigere, sfumare, variare a seconda dei tempi, della storia, delle culture, e alla fine il nascere e moriresono misteri sui quali ciascuno può e deve giudicare secondo la propria sensibilità. Contro un'etica non negoziabile della vita, dal concepimento alla morte naturale, c’è il relativismo cristiano della libertà che decide" (Card. Carlo Maria Martini).
Beato troppo anticipato??
Martini, il “grande elettore” immaginario
Negli “obituaries” pubblicati in morte del cardinale Carlo Maria Martini non è mancata la riproposizione insistita di quella leggenda metropolitana che lo dipinge come grande elettore di Benedetto XVI nel conclave del 2005.
In realtà, in quel conclave le cose pare siano andate molto diversamente. Come è ben descritto in questa nota non firmata uscita su “il Foglio” nell’aprile del 2007, quando la leggenda si era ormai consolidata.
XIX° giorno di Quaresima di S.Michele Arcang...
Una delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.
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MARTINI
BIBLISTA?
di A. Z.
Abbiamo denunziato l’abituale comportamento
trasgressivo del cardinal Martini nei confronti della Scrittura e in particolare dei Vangeli.
Ma già nel gennaio 1999,nell’articolo “Si spieghi,
Eminenza” (Ubi Petrus 2) riportammo un intervento significativo del card. Martini,
durante i dibattiti promossi dal card. Ruini, in San Giovanni in Laterano.
Nella sua lezione su Gesù il card. Martini si chiede:
«Qual è il fondamento storico di ciò che si dice su Gesù», e risponde: «Si ha l’impressione che le parole dei difensori della causa di Gesù siano troppo scontate, dette per partito preso... lo devo esprimere la mia gratitudine ai più esigenti fautori del razionalismo critico, perché leggendo con passione le loro opere sono giunto alla percezione chiara che con le fonti della vita di Gesù non si può scherzare».
venerdì 31 agosto 2012
Alla faccia di Theilard de Chardin
L’uomo primitivo... mai esistito!
Uno dei postulati dell’evoluzionismo contrasta le asserzioni di divina Rivelazione sulla caduta dell’uomo, creato da Dio perfetto e poi precipitato nelle deficienze inferte e determinate nella nostra natura dal peccato.Infatti, checché ne dicano gli scienziati della Specula Vaticana – i quali pensano di poter conciliare l’inconciliabile (classico e quanto mai calzante diavolo ed acqua santa) – l’idea stessa di una evoluzione dal meno perfetto al più complesso implica un vero capovolgimento di prospettiva nei confronti del peccato originale, il quale, al contrario, attesta precisamente una decadenza da una situazione di benessere ad altra certamente peggiorativa.
Morto un'antipapa, pronto l'altro!
MARTINI ADDIO - MUORE A 85 ANNI L’ARCIVESCOVO EMERITO DI MILANO CARLO MARIA MARTINI, PER UN MORBO DI PARKINSON ALLO STADIO TERMINALE, STESSA MALATTIA DI PAPA WOJTYLA - E, COME LUI, HA RIFIUTATO “L’ACCANIMENTO TERAPEUTICO”, OVVERO IL SONDINO NASO-GASTRICO E LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE - LUI, DIVERSAMENTE DALLA DOTTRINA UFFICIALE DELLA CHIESA, NON CONDANNAVA L’EUTANASIA - I FUNERALI SARANNO CELEBRATI DA SCOLA LUNEDÌ, DA DOMANI LA SALMA SARÀ AL DUOMO…
Da "Corriere.it"
È morto il cardinale Carlo Maria Martini. L'annuncio è stato dato nel pomeriggio dall'arcivescovo di Milano, Angelo Scola, dopo che già da giovedì sera era cresciuta l'apprensione per le condizioni dell'arcivescovo emerito di Milano, da tempo affetto dal morbo di Parkinson. Anche il papa, Benedetto XVI, era stato subito informato e aveva chiesto di essere tenuto costantemente informato per seguire da vicino l'evolversi della situazione. Nelle ultime 24 ore amici e parenti del cardinale hanno fatto visita al suo capezzale al Collegio Aloisianum di Gallarate (Varese), dove l'ex arcivescovo di Milano era ricoverato.
BENEDETTO XVI E IL CARDINALE CARLO MARIA MARTINI
I FUNERALI - L'arcivescovo di Milano il cardinale Angelo Scola e il Consiglio episcopale milanese hanno nel frattempo stabilito le modalità delle esequie. La salma di Martini sarà accolta in Duomo a Milano sabato alle 12. Da quel momento, come spiega una nota della Diocesi, sarà possibile renderle omaggio sino ai funerali che verranno celebrati lunedì 3 settembre alle 16. Per le celebrazioni eucaristiche di domenica 2 settembre l'Ufficio liturgico della Curia predisporrà intenzioni di preghiera particolari.
Ad Pejiora!
Cardinal Martini, nel suo ultimo libro la “non condanna” dell’eutanasia
Nel suo ultimo libro "Credere e conoscere'', il biblista, 85 anni di cui 16 malato del morbo di Parkinson, ragionava anche di dolce morte: ''Le nuove tecnologie che permettono interventi sempre più efficaci sul corpo umano richiedono un supplemento di saggezza per non prolungare i trattamenti quando ormai non giovano più alla persona"
Ha rifiutato l’accanimento terapeutico e non condannava l’eutanasia il cardinal Carlo Maria Martini, le cui condizioni di salute si sono aggravate negli ultimi giorni. Nel suo ultimo libro “Credere e conoscere”, pubblicato da Einaudi a marzo, il biblista, 85 anni di cui 16 malato del morbo di Parkinson, ragionava di omosessualità, vita in provetta, fine vita e eutanasia appunto. ”
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