La Conferenza episcopale statunitense dovrebbe rileggersi la Deus Caritas est prima di criticare Obama. In particolare, dovrebbe rileggersi quel passaggio dove si dice che “la dottrina sociale cattolica non vuole conferire alla chiesa un potere sullo stato. Neppure vuole imporre a coloro che non condividono la fede prospettive e modi di comportamento che appartengono a questa. Vuole semplicemente contribuire alla purificazione della ragione e recare il proprio aiuto per far sì che ciò che è giusto possa, qui e ora, essere riconosciuto e poi anche realizzato”.
E’ quanto sostiene, in un editoriale dai toni molto duri, la prestigiosa rivista dei gesuiti statunitensi, America. Da sempre voce del cattolicesimo più liberal, America entra nel vivo della diatriba che contrappone le gerarchie della chiesa cattolica a Obama e, a differenza dei vescovi, si schiera apertamente con quest’ultimo. Contestano, i gesuiti, la presa di posizione del cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York e capo della Conferenza episcopale, in merito alla vexata quaestio dell’obiezione di coscienza rispetto alla riforma sanitaria.Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
martedì 27 marzo 2012
QUANDO I "VEGGENTI" E LA GOSPA DISUBBIDIRONO A GIOVANNI PAOLO II
MEDJUGORJE: PAPA E VESCOVO NON AVEVANO VALORE E LA GOSPA LI AVREBBE "GIUDICATI"! Durante l’occupazione turca dell’Erzegovina (1474-1878), mentre gli altri religiosi fuggirono per sottrarsi alle persecuzioni, i francescani rimasero, da soli, a fornire coraggiosamente assistenza spirituale ai fedeli. Dal 1881, fu restaurata la gerachia ecclesiastica ordinaria ed i Vescovi tornarono ad occupare le proprie sedi. Di fatto, però, le parrocchie continuarono a esser rette dai francescani, per la gioia delle popolazioni locali, che non hanno mai smesso di provare riconoscenza nei confronti dei frati minori. Tuttavia, nel 1975 (quindi 6 anni prima delle “apparizioni”), Papa Paolo VI emanò il decreto “Romanis Pontificibus”, con cui stabiliva che i frati rendessero al Vescovo metà delle proprie parrocchie. Una nutrita minoranza di francescani rifiutò, però, di obbedire alle ingiunzioni papali: iniziò, di fatto, uno scisma. Di particolare importanza è il caso dei padri Ivica Vego ... ... e Ivan Prusina. |
Un triste avvenire
Antonio livi, Lettera aperta al Direttore di AvvenireSeguiamo, al solito ciò che accade. C'è un aggiornamento alla questione Enzo Bianchi - Antonio Livi e il Direttore di Avvenire, tratto da La Bussola quotidiana di oggi.Come i lettori de La Bussola Quotidiana sanno bene, l'articolo di monsignor Antonio Livi che criticava alcuni interventi di Enzo Bianchi, ha provocato la durissima reazione del direttore di Avvenire, Marco Tarquinio. Una prima, immediata, risposta a Tarquinio è venuta dal direttore de La Bussola Quotidiana, ma molte sono anche le lettere - arrivate in questi giorni a noi ed anche ad Avvenire - di solidarietà a monsignor Livi. Ora è lo stesso monsignor Livi a rispondere al direttore di Avvenire con questa lettera aperta che pubblichiamoSig. Direttore,
Il 23 marzo scorso Lei sul Suo giornale mi ingiunge di vergognarmi per quello che avevo scritto su La Bussola Quotidiana a proposito di Enzo Bianchi, accusandomi di aver orchestrato squallide manovre diffamatorie basate sulla menzogna. Siccome alcuni lettori (anche se non tutti) e i cattolici italiani in generale possono aver pensato che queste accuse (che costituiscono – queste sì – denigrazione e diffamazione nei miei confronti) siano fondate, mi vedo costretto a fornire loro pubblicamente alcune spiegazioni.
- Io non ho scritto contro Enzo Bianchi come persona ma contro la sua “fama di santità”, ossia contro la presentazione che se ne fa come di un vero mistico, di un autorevole interprete della Scrittura, di un venerato maestro di dottrina cristiana, di un eroico combattente per la riforma della Chiesa e per l’ecumenismo. Io vorrei invece richiamare l’attenzione di chi ha responsabilità pastorale sul fatto che i suoi scritti e i suoi discorsi – che certa stampa utilizza come se potessero essere dei validi sussidi per la catechesi ? sono inficiati di un’ideologia neognostica, incentrata sul progetto di una religione universale a carattere etico (la Welthethik), secondo la prospettiva del suo autore di riferimento, che è Hans Küng.
LA CRISI DELLA CHIESA E' IN GRAN PARTE DOVUTA AL PROGETTO DI DISTRUZIONE DELLA SANA DEVOZIONE ...
Anche nella nuova traduzione della Bibbia troviamo la modifica di alcune parole che tendono intenzionalmente a minimizzare la figura della Madonna. Non è un mistero che numerosi Vescovi non pregano la Madonna e ne parlano nelle omelie per inevitabilità! Non è un mistero che cercano di svalutare in tutti i modi la Madre di Dio, infatti vogliono l’ecumenismo con i protestanti e l’eliminazione della devozione alla Madre di Dio. Anche all’interno dei seminari non viene recitato il Rosario giornaliero e la sua recita è facoltativa.
Ecco perché il “caso Lautsi” è stato un dono al cristianesimo
A distanza da un anno dalla sentenza definitiva, il caso Lautsi contro Italia, più noto come il caso del crocifisso, ha una grande importanza, non semplicemente dal punto di vista politico e giuridico, ma anche religioso. Ne ha parlato Grégor Puppinck, Direttore del Centro europeo per la legge e la giustizia, affermando che «mai nella storia della Corte e del Consiglio d’Europa un caso aveva suscitato così tanta attenzione e dibattito pubblico». In un percorso senza precedenti, infatti, «ventuno Stati membri della Convenzione europea dei diritti dell`uomo si sono uniti all`Italia per riaffermare la legittimità della presenza del cristianesimo nella società e nell’identità europee. E la Corte lo ha confermato, riconoscendo – in sostanza – che nei Paesi a tradizione cristiana, il cristianesimo possiede una legittimità sociale specifica che lo distingue dalle altre credenze filosofiche e religiose».
La Vergine Maria nella Teologia di Karl Rahner
Conferenza Cattolica -
“Karl Rahner: un’analisa critica” – “Rilievi critici sulla Mariologia di Karl Rahner” – “La deriva Modernista”.
7a Conferenza al convegno di studi su Karl Rahner tenutasi a Firenze il 22-23 novembre 2007.
Conferenza di Padre Alessandro M. Apolloniohttp://feedproxy.google.com/~r/TradizionalistaCattolico/~3/1pjVKkNHSks/conferenza-cattolica-la-vergine-maria.html
lunedì 26 marzo 2012
Chi Sarà il Nuovo Capo della Chiesa Anglicana? Decide Twitter….
La rinuncia dell’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, alimenta le divisioni dottrinali interni e il pericolo di scisma.
Dopo un intenso dibattito interno, la Chiesa Anglicana ha deciso di fare uso delle reti sociali, tra cui Twitter, per collaborare nell'elezione del nuovo capo della Chiesa d'Inghilterra dopo le recenti dimissioni dell'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams.
Il processo di consultazione si aprirà anche ad altre aree esterne alla confessione anglicana e deve terminare con i nomi dei due possibili successori, che saranno finalmente sottomessi al parere del primo ministro.
Secondo il “Telegraph”, in pole position si trova l’arcivescovo di York, John Sentamu, che conta con 21.558 “followers” nella rete sociale. Al secondo posto il vescovo di Bradford, che conta con 3.953 “followers” e al terzo posto il vescovo di Durham, con 562.
Finanze vaticane. L’altra tromba
L’articolo di Andrea Gagliarducci di cui ha dato notizia il precedente post ha prodotto in Vaticano una burrasca. E c’era da aspettarselo. Perché la sua dettagliata ricostruzione su come la Santa Sede stia riordinando le proprie finanze era decisamente di parte. Con due bersagli grossi nel mirino: il cardinale Attilio Nicora, presidente della neocostituita Autorità di Informazione Finanziaria, ed Ettore Gotti Tedeschi, presidente dell’Istituto per le Opere di Religione.
L’accusa di fondo che viene rivolta ad entrambi – ma soprattutto a Gotti Tedeschi sui cui si concentra il fuoco – è di aver messo in pericolo l’autonomia della Città del Vaticano come Stato sovrano, introducendo uomini e norme tali da configurarlo piuttosto come una “enclave” alla mercé dell’Italia e dei suoi poteri bancari e giudiziari.
L’accusa di fondo che viene rivolta ad entrambi – ma soprattutto a Gotti Tedeschi sui cui si concentra il fuoco – è di aver messo in pericolo l’autonomia della Città del Vaticano come Stato sovrano, introducendo uomini e norme tali da configurarlo piuttosto come una “enclave” alla mercé dell’Italia e dei suoi poteri bancari e giudiziari.
Don Francesco Ricossa e il "protestantesimo" di Ratzinger...
Falso ecumenismo Conciliare "del non ritorno degli eretici e scismatici in seno alla chiesa Cattolica... ...Ed ora chiediamoci: che cosa significa ristabilire l'unità di tutti i cristiani? Sappiamo tutti che esistono numerosi modelli di unità e voi sapete anche che la Chiesa cattolica si prefigge il raggiungimento della piena unità visibile dei discepoli di Gesù Cristo secondo la definizione che ne ha dato il Concilio Ecumenico Vaticano II in vari suoi documenti (cfr “Lumen Gentium”, nn. 8;13; “Unitatis Redintegratio”, nn. 2; 4 ecc.). Tale unità, secondo la nostra convinzione, sussiste, sì, nella Chiesa cattolica senza possibilità di essere perduta (cfr “Unitatis Redintegratio”, n. 4); la Chiesa infatti non è scomparsa totalmente dal mondo. D'altra parte questa unità non significa quello che si potrebbe chiamare ecumenismo del ritorno: rinnegare cioè e rifiutare la propria storia di fede. Assolutamente no! Non significa uniformità in tutte le espressioni della teologia e della spiritualità, nelle forme liturgiche e nella disciplina. Unità nella molteplicità e molteplicità nell'unità: nell'omelia per la solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, lo scorso 29 giugno, ho rilevato che piena unità e vera cattolicità nel senso originario della parola vanno insieme. Condizione necessaria perché questa coesistenza si realizzi è che l'impegno per l'unità si purifichi e si rinnovi continuamente, cresca e maturi. |
Il vescovo prodiano imbarazza un poco i colleghi divisi.
Reintegrare Bregantini. Il lavoro non è una merce, ma la Cei non è la Cgil. Attendendo Bagnasco
26 marzo 2012 -
Ridimensionare la critica sul licenziamento economico esternata dall’arcivescovo di Campobasso e presidente della commissione Cei per il lavoro, Giancarlo Bregantini – “Il lavoratore non è merce”, ha detto – ma insieme far capire la preoccupazione della chiesa per il lavoro, per la dignità dei lavoratori, per quelle necessarie riforme nei confronti delle quali, come ha detto il cardinale Angelo Bagnasco a Genova il 19 marzo nella giornata della manifestazione della Fiom per salvare l’articolo 18, “non servono no pregiudiziali”.E’ questa la linea che dovrebbe seguire l’attesa prolusione di Bagnasco dopodomani a Roma in apertura del Consiglio permanente della Cei. Quanto a Bregantini, vescovo prodiano che nel 2001 elogiò in pieno G8 la disobbedienza citando l’Apocalisse e “i grandi abbattuti dai loro troni” del “Magnificat”, vale più di tante parole lo spazio che Avvenire ha spietatamente voluto riservare ieri alle sue parole: un piccolo box il cui titolo (e foto) sono riservati non a lui bensì a Domenico Pompili, portavoce della Cei, che pochi minuti dopo l’uscita del vescovo ha cercato di calmierare la situazione chiedendo una “soluzione ampiamente condivisa” della riforma del lavoro.
L’impressione è che la chiesa viva di sentimenti ambivalenti,
Il cavaliere laico animalista
Come collocarsi nella Chiesa?
Don Pierre Berrère, Priore del Priorato San FrancescoRegis, Francia, della Fraternità San Pio X.
L'articolo è stato pubblicato sul n° 226, febbraio 2011, delgiornale “Sainte Anne” .
(Testo diffuso da La Porte Latine, sito della Fraternità in Francia e tradottoda Unavox)
(Testo diffuso da La Porte Latine, sito della Fraternità in Francia e tradottoda Unavox)
Gli ultimi avvenimenti sopraggiunti ad iniziativa del Papa BenedettoXVI, non fanno che confermare ancora oggi la giustezza dei comportamentiadottati a suo tempo da Mons. Lefebvre di fronte alle autorità ufficiali allorain carica.
Poiché spesso il magistero oggi non si esercita più in maniera normale e coerente, è impossibile sottomettersi assolutamente alle sue direttive, come se niente fosse.
Poiché spesso il magistero oggi non si esercita più in maniera normale e coerente, è impossibile sottomettersi assolutamente alle sue direttive, come se niente fosse.
La lodevole iniziativa di Don BUX
Posto qui un interessante articolo del sempre ottimo Belvecchio che commenta la lodevole iniziativa di Don Bux (lodevole davvero), ma che porta in sé le stesse identiche contraddizioni di sempre dovute ad un’ermeneutica inconciliabile con la Fede di sempre, a tal proposito si veda anche il post: http://lux-hominum.blogspot.it/2012/01/un-effetto-senza-causa-e-il-dogma-della.html. Tutti vedono i risultati del concilio ma nessuno osa mettere mano alla causa.
Note a margine della lettera aperta di don Nicola Bux
a Mons. Fellay e alla Fraternità San Pio X
a Mons. Fellay e alla Fraternità San Pio X
di Belvecchio
Il 19 marzo, Solennità di San Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale, don Nicola Bux ha pubblicato sul sito a lui vicino, Ecclesia Mater, di Bari, una lettera aperta a S. Ecc. Mons. Bernard Fellay e a tutta la Fraternità Sacerdotale San Pio X, esortandoli con le parole di Santa Caterina da Siena: Venite sicuramente a Roma.
domenica 25 marzo 2012
La Tradizione avanza in Inghilterra
Quella di ieri, sabato 24 Marzo 2012, é stata una giornata memorabile per i cattolici tradizionali in Inghilterra: due Messe solenni celebrate nella Forma Straordinaria. Entrambe - udite, udite - presiedute dal Vescovo locale!
A New Brighton, vicino a Liverpool, é stata ufficialmente riaperta, alla presenza del vescovo di Shrewsbury, Mark Davies, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, affidata alla cura dell'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote (ne ho parlato in un precedente post). D'ora in poi sará un santuario dedicato all'adorazione eucaristica e alla celebrazione della Messa nella Forma Straordinaria. Piú di seicento persone hanno partecipato alla celebrazione.
L'altro evento di rilievo é stato il pellegrinaggio tradizionale a York (cui ho avuto la fortuna di partecipare) in onore di santa Margaret Clitherow, una straordinaria figura di donna martirizzata sotto il regno di Elisabetta I per aver dato rifugio a dei preti cattolici.
Oltre che per l'ottima affluenza di fedeli (circa duecento), il pellegrinaggio é stato un successo soprattutto per la presenza dell'ordinario del luogo, Terry Drainey, un vescovo che fino ad ora non si é certo distinto per la promozione della Messa antica. Segno che qualcosa si muove.
Qui di seguito alcune immagini dei due eventi (un grazie a Padre Simon Henry per le immagini da New Brighton pubblicate sul suo blog Offerimus Tibi Domine).
New Brighton
Il sacro deve restare sacro
Probabilmente senza volerlo, il regista Monicelli ironizzando e insinuando che le Eminenze non s' importano dei problemi della gente comune, ma solo dell' apparenza, ha centrato in pieno la situazione della Chiesa di oggi, nel farci vedere la reazione del popolo, che stanchi dei preti che danno importanza al sociale e alle cose mondane, senza risolvere niente, sono ancora sensibili al sacro, al divino, alla liturgia.
Dio ci ha creati cosi: preghiamoLo e adoriamoLo con tutti i sensi!
Dio ci ha creati cosi: preghiamoLo e adoriamoLo con tutti i sensi!
simone: Il sacro deve restare sacro
Dure parole del direttore di Avvenire nei confronti di Antonio Livi, in difesa del 'priore' (!?) di Bose
Riguarda il testo di cui al thread precedente. Un lettore, che ringrazio, mi segnala il seguente scambio di messaggi apparso su Avvenire, che ci dà la misura del grado di inquinamento raggiunto nella Chiesa e, soprattutto, di quella che non saprei se definire connivenza o incapacità di discernimento da parte del Direttore del "quotidiano dei cattolici italiani", il quale non esita a parlare di buona dottrina cattolica, riferendosi ai controversi contenuti del "priore" di Bose. [che potete consultare qui] Uno dei corrispondenti parla di "campagna diffamatoria" nei confronti di un "uomo di Chiesa", evidentemente senza cogliere le motivazioni addotte... Percezioni diverse di una deformazione della verità ormai dolorosamente attestata. E proprio per questo non cesseremo di dare le nostre ragioni. Livi lo ha fatto in termini veramente cattolici, ma la cultura di regime non lo riconosce.
Le difficoltà anglicane e le illusioni cattoliche
Williams ha tenuto aperto il dibattito su sessualità e donna nella chiesa. L'illusione cattolica è che queste questioni scompariranno.
A pochi giorni dal viaggio di Benedetto XVI in Messico e a Cuba, l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams ha annunciato le proprie imminenti dimissioni, e la notizia ha un impatto che va ben al di là degli 80 milioni di fedeli della Comunione Anglicana e chiarisce alcune questioni centrali per il futuro della chiesa cattolica.
Un primo motivo è il fatto stesso delle dimissioni, a soli 61 anni, per il capo di una chiesa mondiale come la Comunione Anglicana. Questo esempio si presenta come un caso estremo di ridefinizione funzionale dell'ufficio di primate di una chiesa cristiana: per opposizione non solo al capo della chiesa cattolica, papa Benedetto XVI, che ha la possibilità giuridica di dimettersi ma che a 85 anni (uno dei pontefici più longevi dell'era moderna) non ha alcuna intenzione di farlo, nonostante i malcelati desideri di Giuliano Ferrara di disfarsi di un pontefice che sembra ritenere una sua creatura politico-culturale.
sabato 24 marzo 2012
Pecunia olet
I MIRACOLI DEL SAN RAFFAELE (IL CERCHIO SI ALLARGA!) - INTERROGATORIO DI UN FIDUCIARIO DI DACCO: UNA FINTA CONSULENZA 500 MILA EURO SAREBBE FINITA SU UN CONTO ESTERO CHE FA RIFERIMENTO AD ANTONIO SIMONE, EX ASSESSORE REGIONALE LOMBARDO ALLA SANITA’, VICINO A COMUNIONE E FATTURAZIONE - ANCORA: SPUNTA DA BARI DEGENNARO - SECONDO UN INDAGATO DALLA PROCURA DI MILANO AVREBBE CONSEGNATO DENARO AL BRACCIO DESTRO DI DON VERZÉ….
1- FINTA CONSULENZA 500 MILA EURO FINITA AD EX ASSESSORE VICINO A CL
(Adnkronos) - La somma relativa a una finta consulenza pagata dal San Raffaele sarebbe finita su un conto estero che fa riferimento ad Antonio Simone, ex assessore regionale lombardo alla Sanita'. E' quanto emerge dall'interrogatorio di Giancarlo Grenci, fiduciario di Pierangelo Dacco' e indagato nell'ambito della prima tranche di inchiesta sul dissesto della Fondazione Monte Tabor ormai chiusa. E' lo stesso Grenci a spiegare che fu lo stesso 'Dacco'" ad indicare "di trasferire quella somma', cioe' '500 mila euro' su 'un conto nominativo di Antonio Simone'.
IN PUNTO DI MORTE A CHI SARAI FIDEL: A DIO O A MARX?
CARLITO ROSSELLA SUL “FOGLIO” SVELA I RETROSCENA DELLA VISITA DI BENEDETTO XVI A CUBA - NON È SOLO UN VIAGGIO DIPLOMATICO PER SCONGELARE I RAPPORTI CON UNO STATO COMUNISTA E ATEO. E’ STATO CASTRO A VOLER INCONTRARE IL PAPA, A CUI VUOLE PORRE QUELLE DOMANDE ‘RELIGIOSE’ SULLA VITA E SULLA MORTE, CHE CHIUNQUE, A 86 ANNI, SI PONE…
Dal nostro agente a l'Avana, Carlo Rossella - Da "il Foglio"
PAPA WOJTYLA FIDEL CASTRO
Siboney non è solo il titolo di uno struggente bolero. E' anche il nome di un affascinante quartiere dell'Avana. Posto di ville sequestrate ai ricchi fuggitivi dopo la rivoluzione, prati verdi, palme, tamarindi, frangipane. Fidel Castro, 86 anni, ritirato dal potere ma sempre, per chi lo ama, líder máximo, vive qui, in una residenza circondata da un grande parco.
CATTOLICI NEI TEMPI DEI SOMMI INGANNI
L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Araì Daniele
Quale il segno ricorrente di questi tempi se non quello di un inganno senza pari?
Le parole di Gesù, innanzitutto quelle escatologiche (Mt 24), sono insegnamenti profetici per i Suoi beati, che “non videro, ma hanno creduto” (Gv 20, 29) e ora sono in un mondo, dove si riduce gravemente il numero di quanti serbano la fede, per cui Gesù dice: “Quando il Figlio dell’uomo tornerà, incontrerà ancora la Fede?” (Lc 18, 8). Sì, perché l’inganno assume la forma di seduzione «estrema»: “Badate che nessuno vi seduca! Poiché molti verranno nel mio nome dicendo: “Io sono il Cristo”, e molti saranno ingannati. Non vi turbate se sentirete di guerre o voci di guerre,; è necessario che tutte queste cose avvengano; ma non è la fine. Infatti, si vedrà popolo contro popolo e regno contro regno: e vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi; tutto ciò non è che l’inizio delle tribolazioni. Allora vi consegneranno ai boia e vi uccideranno; sarete odiati da tutte le genti a causa del mio nome” (Mt 24, 4-9).
di Araì Daniele
Quale il segno ricorrente di questi tempi se non quello di un inganno senza pari?
Le parole di Gesù, innanzitutto quelle escatologiche (Mt 24), sono insegnamenti profetici per i Suoi beati, che “non videro, ma hanno creduto” (Gv 20, 29) e ora sono in un mondo, dove si riduce gravemente il numero di quanti serbano la fede, per cui Gesù dice: “Quando il Figlio dell’uomo tornerà, incontrerà ancora la Fede?” (Lc 18, 8). Sì, perché l’inganno assume la forma di seduzione «estrema»: “Badate che nessuno vi seduca! Poiché molti verranno nel mio nome dicendo: “Io sono il Cristo”, e molti saranno ingannati. Non vi turbate se sentirete di guerre o voci di guerre,; è necessario che tutte queste cose avvengano; ma non è la fine. Infatti, si vedrà popolo contro popolo e regno contro regno: e vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi; tutto ciò non è che l’inizio delle tribolazioni. Allora vi consegneranno ai boia e vi uccideranno; sarete odiati da tutte le genti a causa del mio nome” (Mt 24, 4-9).
Il primo frutto dell'albero massonico piantato a Porta Pia...
.. e da allora un continuo peggioramento!
Lo scandalo della Banca Romana
di Francesco Mario Agnoli - 23/03/2012Fonte: Arianna Editrice [scheda fonte]
Si sia trattato di mera casualità o della maligna intenzione di qualche dirigente Rai non sufficientemente coeso alle direttive del presidente Napolitano, Rai Premium ha scelto proprio la ricorrenza della chiusura delle celebrazioni del 150° unitario (17 marzo) per riproporre ai telespettatori, attraverso le due puntate della omonima miniserie televisiva del 2010 (protagonista principale Giuseppe Fiorello), lo scandalo della Banca Romana, uno degli episodi-clou del neonato Stato unitario e tuttavia poco o nulla ricordato nel corso delle celebrazioni.
Finanze vaticane. L’altra campana
Il 22 marzo, alla vigilia della partenza di Benedetto XVI per il Messico e Cuba, è uscito su korazym.org – una testata on line cattolica tra le più attendibili – un ampio e documentato articolo del vaticanista Andrea Gagliarducci sui retroscena dell’operazione di trasparenza finanziaria e di adeguamento agli standard internazionali antiriciclaggio promossa dalla Santa Sede:
Va detto subito che l’articolo non è imparziale. Contesta che il campione della trasparenza sia il presidente dell’Istituto per le Opere di Religione, Ettore Gotti Tedeschi. Indica in due suoi stretti collaboratori, Marcello Condemi e Francesco De Pasquale, entrambi della covata della Banca d’Italia, gli autori della versione iniziale della legge vaticana 127 entrata in vigore il 1 aprile 2011 per consentire alla Santa Sede l’ammissione alla “white list”, ma qui descritta piuttosto come “fatta su misura” per arginare le pressioni della magistratura di Roma sullo IOR e sul suo presidente, incautamente presentatosi “sua sponte” dai giudici (su consiglio, si legge, della sua avvocato Paola Severino oggi ministro della giustizia) senza esigere la rogatoria internazionale necessaria per uno Stato estero come la Città del Vaticano.
«colpa di Ratzinger sul caso Marciel»
Marco Politi ci riprova:
In occasione della partenza di oggi di Benedetto XVI per il viaggio in Messico (e a Cuba, fino al 29 marzo), patria di Marcial Marciel Degollado e dei Legionari di Cristo, il solitoMarco Politi, il vati-laicista de “Il Fatto Quotidiano” ossessionato dal Pontefice, ha pubblicato ieri un ennesimo articolo sensazionalistico contro di lui, accusandolo incredibilmente ancora una volta di aver coperto, quando era prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, gli abusi sessuali del fondatore della congregazione religiosa. Dopo che sono state completamente ritirate le accuse al Pontefice sul caso di padre Lawrence Murphy, nel silenzio di Marco Politi, il “caso Degollado” è l’unico rimasto per cercare di gettare fango in qualche modo su Benedetto XVI.
Ma la questione, per quanto riguarda il coinvolgimento del card. Ratzinger, è già chiusa da un pezzo. E’ stato infatti riconosciuto da chiunque e da tutto il mondo (ricordiamo gli editoriale di Piero Ostellino su “Il Corriere della Sera”, quello sul “Wall Street Journal”, quello di Gianluigi Nuzzi su “Libero” ecc.), che Ratzinger appena poté agire fu colui che avviò e chiuse la serie di indagini che portarono all’emergere della vicenda, all’immediato allontanamento e sospensione a divinis di Marciel. Sull’ottimo “Blog degli amici di Papa Ratzinger” si definisce il tentativo di Politi un «clamoroso autogol ed un falso storico» e si rimanda ad un articolo interno in cui sono stati raccolit decine di articoli utili a chiarire la vicenda.
ROMANO AMERIO - IOTA UNUM- LA PREPARAZIONE DEL CONCILIO
ROMANO AMERIO - IOTA UNUM- LA PREPARAZIONE DEL CONCILIO
La preparazione del Concilio.
1.1 Il Concilio Vaticano II. La preparazione -
Sembra che Pio XI abbia pensato a un Concilio che prendesse il Vaticano I e che lo stesso Pio XII abbia incaricato una commissione per verificarne l’opportunità, esprimendo questa parere negativo. Forse perché sembrò sufficiente l’Humani generis, forse si presentì l’aurea mediocrità che avrebbe investito l’assemblea e ne intuì l’incompatibilità col principio cattolico; forse per la tendenza del papa ad assumersi una totale responsabilità di governo non ravvisandosi all’epoca un gran peso nella reciproca cognizione e comunicazione tra i vescovi del mondo, non credendo che basti mettere insieme gli uomini perché si conoscano e conoscano su che cosa deliberare.
Il Vaticano II fu annunciato senza consultazione previa, o per carisma ordinario o straordinario di Giovanni XXIII.
Il papa costituì la Commissione centrale preparatoria che esprimeva una generale omogeneità con l’intento del Papa. La parte opponente esplicò la sua azione nella fase preparatoria con forza minore dentro e maggiore fuori riservandosi di dispiegare l’azione principale nella fase plenaria dell’Assemblea.
1.2 Esito paradosso del Concilio –
Il Vaticano II ebbe un esito difforme da quello cui preludeva il Concilio preparato, anzi la preparazione fu accantonata.
venerdì 23 marzo 2012
Il treno ad alta velocità in Vasusa sfida la logica e il senso del sacro
di Guido Ceronetti - 23/03/2012
Fonte: Corriere della Sera [scheda fonte]
In Valsusa - una croce pensarla - le due cause in contrasto sono entrambe perdenti, di fatto già perse. Ne distinguo una giusta e una sbagliata: la giusta è della resistenza-renitenza valligiana, e soltanto quando respinga, con la Tav, le tentazioni e il contagio della violenza, che porta il seme della discordia e dell’ autodistruzione - ma l’ essere causa giusta, perfettamente giusta, non la salva, purtroppo è persa. La pro-Tav, benché metta in campo la forza formidabile di uno Stato moderno, condizionato dall’ Europa, soggetto alle influenze del capitale finanziario e di poteri occulti convergenti, squali ciechi, è ugualmente, a lunghezza di giorni, persa. La Valle subirà il danno ambientale, le provocazioni, le repressioni e non gli resterà altro; la ferrovia comincerà a correre quando i binari saranno diventati superflui; e il modo di valutarne la necessità inderogabile farà dire ai più avveduti: «Non c’ era nessun bisogno di fare questa scemenza!». Tutto cambia dall’ oggi al domani, perfino da un’ ora all’ altra. C’ è sempre un intoppo per l’ infallibile treno da Monaco ad Amburgo: la stazione di Eschede. Per la Cancelliera credo che questo sia uno spettro persecutore. Vivi restano i ricordi del terrorismo sudtirolese: vittime, danni, militarizzazione, enormi spese, per mantenere a forza in Italia una regione usurpata e un confine naturale ma non etnico, predato senza merito ed escluso dall’ orizzonte rigorosamente tridentino del martire Battisti. La pace è venuta e il bilinguismo è un dono per gli abitanti; però in tutta la provincia di Bolzano-Bozen, il cittadino italiano è spaesato, e l’ austriaco in casa propria. Non capisco perché il luogo comune seguiti a designare come Torino-Lione la Tav. Il capolinea non ne sarebbe Milano, primo supposto beneficiario? Ma non lo è tuttora, e da un pezzo? Per Lione si prende lo stesso TGV che da Milano in sei ore o poco più è a Paris-Lyon, con coincidenze che prendono pochi minuti. La nuova ipotetica linea, suscitatrice di tanto sciagurato trambusto, distillerebbe una mezzora, leggo, in meno. Europaaaa! Chissà quali eurovantaggi, in un mondo dove la virtualità smisurata dissuade dal viaggio, salvo quello in cui si rischia l’ avventura pericolosa, lo spostarsi fisicamente spopola anche le rotte aeree, e l’ irreale tecnico sbalestra di qua e di là una sconcertata e impotente marionetta umana! Perfino il salvagente-libro, crociato della libertà di pensare, ce lo stanno sradicando con zelo come un molare in malora! Piccolo elenco di quel che servirebbe davvero a Torino e a Milano meno smog assassino, meno ragazzi in discoteca, meno catenacci di pensiero unico dominante, meno crimini, meno follia di guadagni! Queste sono preoccupazioni degne di sindaci buoni. Misterioso lo stress che la Valle subisce dai tempi più lontani. Stress destinale che apre, che dà accesso, che impregna in compenso le vie superiori, i cammini angelici di San Michele, da Castel del Monte alla Roccia della Sacra, cuore della Valle, per arrivare al Mont Saint-Michel, coagulo di energie telluriche profonde. Prima che transito di Barbari, la via francigena conduce i pellegrini da Roma, attraverso la Valle, alle innumerevoli rotte che convergono su Santiago de Compostela. Un Illuminato come Goethe vide nell’ incrociarsi e convergere continuo dei pellegrini verso un punto magico la mappa della primitiva unità dell’ Europa. Sotto questo aspetto la Tav è legittimabile come prosecuzione laica, errata nei fini, della prescritta unità europea segnata dagli stracci e dai bastoni dei pellegrini di ogni ventura.
Libera nos Domine...! *
Apertura a Dozulè: 29 maggio 2011, visita del Vescovo a Dozulè e prudente apertura al fenomeno, sollecitato dalla Santa Sede
Le novità sono strepitose e buonissime. Intanto tra un mese verrà celebrato l’anniversario dei 40 anni dalle prime apparizioni nel cielo sulla “Bute” della Croce Gloriosa alla madre di famiglia Madeleine Aumont in un ambiente ben diverso. Fino all’anno scorso in effetti, andare a Dozulè era veramente uno strazio per i cattolici che venivano trattati e guardati dalla loro Madre Chiesa come dei settari, degli eretici, dei fanatici, creduloni.
Le novità sono strepitose e buonissime. Intanto tra un mese verrà celebrato l’anniversario dei 40 anni dalle prime apparizioni nel cielo sulla “Bute” della Croce Gloriosa alla madre di famiglia Madeleine Aumont in un ambiente ben diverso. Fino all’anno scorso in effetti, andare a Dozulè era veramente uno strazio per i cattolici che venivano trattati e guardati dalla loro Madre Chiesa come dei settari, degli eretici, dei fanatici, creduloni.
Ex carisma in carismam, in infernum
ATMOSFERA CARISMATICA A MEDJUGORJE E ORIGINI DEL RINNOVAMENTO
(In foto la statua del Cristo risorto, con lo sfondo della chiesa di Medjugorie. Come ... Gesù Cristo Redentore senza la Croce)Anche qui non mancano documenti che completano “fatti” e “luce” di queste presunte “apparizioni”. Lo stesso Laurentin parla di “armonia prestabilita” tra il Rinnovamento Carismatico e gli avvenimenti di Medjugorje. La stessa “apparizione” invita alla pratica dei riti carismatici: pregare per gli ammalati, digiunare per essi, imporre loro le mani, dare loro delle unzioni di olio carismatico. Il tutto può essere fatto dai laici. Padre Bubalo chiese a Vicka: «Come vi è venuta l’idea di imporre le mani ai malati?»; Vicka rispose: «Ciò fa parte del messaggio di Nostra Signora »… Inoltre, l’“apparizione” raccomandò anche la creazione di gruppi di preghiera carismatici, non solo a Medjugorje ma anche in tutte le parrocchie della Jugoslavia [1]. Così, i “veggenti” formarono con la Vergine (!) un gruppo di preghiera, diventando ...
... membro del gruppo e suo “berger” [2], pregando e cantando con loro [3].
Ma dopo qualche mese, si sentirono spossati e pregarono: «Maria, mandaci un prete che ci insegni a pregare per la guarigione dei malati!».
Padre Tomislav invitò a Medjugorje il Padre Tardif, il quale insegnò loro a profetizzare, a parlare e cantare in lingue. Da qui, l’“effusione dello Spirito Santo” della sètta Battista (da cui è uscito il Rinnovamento).
Da allora, sul luogo delle “apparizioni” cominciarono a manifestarsi apparizioni e guarigioni.
Da sapersi - Padre Tardif aveva detto, qualche mese prima, e profetizzato la venuta della Vergine in Jugoslavia. Questo ci dice:
1) che i tre apostoli del Rinnovamento, iniziarono la parrocchia ai riti pentecostali: battesimo dello Spirito, parlare le lingue, profezie, ecc… ;
2) che è lo stesso Spirito che soffia sui leader carismatici ed a Medjugorje.
È più che evidente, quindi, che la principale propaganda in favore di Medjugorje è fatta dai dirigenti del Rinnovamento Carismatico. Quasi tutti i libri su Medjugorje, per esempio in Francia, è fatta da membri del Rinnovamento. La maggior parte delle testimonianze a favore di Medjugorje proviene da scrittori e teologi carismatici. Il premio “Sapienza” a Laurentin, fu dato dall’Agenzia di diffusione del Rinnovamento Carismatico. L’unico vescovo jugoslavo che tutela, Mons. Frane Franic, arcivescovo di Split (Spalato) è un appassionato carismatico.
Ma cos’è, allora, questo Rinnovamento carismatico?.. ossia: cos’è il pentecostismo (protestante) per noi cattolici?
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