ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 27 gennaio 2012

Accordo scordato?


Meglio che i lefebvriani accettino l’accordo con Roma (per salvare Roma)

(di A.Gnocchi e M.Palmaro su Il Foglio del 27/01/2012) L’accordo si farà oppure no? Il dialogo fra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X, fondata da monsignor Marcel Lefebvre, è entrato in una fase decisiva. L’esito di questo dialogo sta a cuore innanzitutto a Benedetto XVI, che lo ha promosso e alimentato personalmente; sta a cuore a tutti i sacerdoti, i religiosi e i laici che fanno parte della Fraternità; e sta a cuore a tutta quella più vasta parte del mondo cattolico che lefebvriana non è, ma che si colloca nell’area della tradizione.

L’ossessione di Corrado Augias

: «Santo Stefano è stato ammazzato dai cristiani»

Un mese fa, il 26 dicembre, si festeggiava Santo Stefano, il primo martire della Chiesa cattolica. Uno dei mammalucchi dell’ateismo militante nostrano (anche se poi se ne vergogna e dice di rifiutare l’ateismo e di credere “in una specie di armonia universale che ci unisce tutti”), Corrado Augias, si è voluto occupare anche di questo nel suo libro scandalistico “Inchiesta sul cristianesimo” (Mondadori 2008).
L’ossessionato anticristiano Augias è arrivato a sostenere (pag. 86): «Sappiamo dagli Atti che, a un certo punto, si creò nella primitiva comunità di Gerusalemme una grave tensione fra i cristiani di provenienza giudaica e quelli che venivano dalla cultura ellenistica. Ci fu un’assemblea nella quale questi ultimi cominciarono a protestare, dicendo che si trascuravano le loro vedove e i loro orfani. Sembrava una questione riguardante l’amministrazione della carità, tanto che l’assemblea decise di nominare dei diaconi, fra i quali Stefano, per occuparsi appunto degli indigenti [...]. Ciò che a me pare interessante -e sinistro- in questa fosca storia è che le tensioni all’interno delle varie correnti cristiane potevano arrivare fino al linciaggio di un avversario, poiché Stefano venne in pratica linciato dalla folla.

A.A.A. Crocifisso ergonomico per oranti indefessi vendesi

Avete presente quelle scene da film?
Lei – generalmente bellissima, innocente, e pallida – è minacciata da un perfido [assassino/stupratore/entità-demoniaca/personaggio-malvagio-in-genere]. Terrorizzata, la fanciulla si nasconde nella sua camera, chiude la porta alle sue spalle, si getta in ginocchio accanto al letto, e incomincia a pregare disperatamente stringendo fra le mani un crocifisso.
Il tizio sul crocifisso, sentendosi interpellato, decide evidentemente di intervenire, e l’entità demoniaca scompare senza far male alla fanciulla.
Utile strategia di autodifesa, no?
Mi dovesse mai servire, proverei ad adottarla.
Eh: ma c’è un problema. Avete mai provato a stringere forsennatamente un crocifisso?
È duro.
C’ha gli spigoli.
Voglio dire: un crocifisso è ‘na roba squadrata, spigolosa, piena di angoli non smussati – è perfetto se lo appendi al muro; ma se ti vien voglia di tenerlo in mano? Magari per un lungo periodo? O stringendo forte forte?
È scomodo.
Ma ecco a voi, signori e signori, una soluzione a tutti i vostri problemi.
Per la serie “solo gli Americani potrebbero concepire una roba simile”, ecco a voi l’ultima trovata di qualche genio d’oltreoceano: un crocifisso ergonomico per preghiere di lunga durata.
                                                                       Caring Cross

I fans ciellini dei castellucci di sabbia

Merda gnostica, arte, boiata o dramma shakespiriano?

Le svariate reazioni allo spettacolo di Castellucci "Il concetto del Volto di Cristo"

Dopo un acclamato ma anche discusso tour in Francia, è approdata in Italia con prima tappa a Milano (anche se aveva già debuttato nella capitale all’interno del Festival Romaeuropa il 7 ottobre 2010), l'opera teatrale ideata e diretta da Romeo Castellucci "Il concetto del Volto di Cristo". Il tema del volto di Cristo, raffigurato in scena da una proiezione della rappresentazione di Antonello da Messina, subirà nel finale della pièce alcune corruzioni definite da alcuni "blasfeme". A parlarne ci hanno pensato in molti, se non tutti, e i pareri sono stati molteplici. All'inizio, quando ancora dello spettacolo se ne conoscevano solo le date in programma a Milano, le polemiche che hanno preceduto la messa in scena si sono susseguite in un excalation di accuse. Sono stati soprattutto alcuni gruppi di cristiani a battersi affinchè Milano non accettasse di accogliere la nuova provocazione artistica di cui dalla Francia alcune eco insurrezionali hanno parlato di pura blasfemia.
Al punto che il regista si è sentito in dovere di orientare il pubblico e la stampa milanese a una visione meno intransigente, contestando la posizione di chi, evidentemente, non ha nemmeno assistito all'opera e che, nonostante questo, è corsa ai ripari con allarmismi preventivi. Negli stessi giorni in cui il quotidiano della Cei, Avvenire, si è smarcato con intervista a piena pagina a François Boespflug, esperto in iconografia religiosa, che difendeva Castellucci, lo stesso autore in una lettera ai giornali milanesi ha spiegato il suo messaggio: "Dove lo hanno visto? Che cosa hanno visto? Perché hanno creduto alle caricature mostruose apparse nei blog semplicistici dei nuovi fustigatori della società? Come e cosa hanno potuto giudicare? Le cose allucinanti e oscene di cui leggo NON sono il mio spettacolo che ho invece concepito come un de profundis".
Allo stesso modo Stefano di Michele sul Foglio invitava a restare cauti, riprendendo quanto scritto da Antonio Socci, cattolico schierato a favore di Castellucci, che si è domandato come sia stata possibile una reazione così estremista contro un'opera che in realtà non è di per sè blasfema. Soprattutto dopo avere ascoltato e compreso le dichiarazini tutt'altro che blasfeme del regista sul volto di Cristo.

Viganò, l'intoccabile

Diario Vaticano / 
L'attuale nunzio a Washington non sopporta d'essere stato cacciato da Roma. E reagisce contro il suo arcinemico, il cardinale Bertone. In curia ha molti sostenitori. E lo scontro lambisce il papa

di ***

CITTÀ DEL VATICANO, 26 gennaio 2012 – I due testi riprodotti integralmente più sotto sono:

– il primo una lettera del 7 luglio 2011 a Benedetto XVI dall'allora segretario generale del governatorato dello Stato della Città del Vaticano, Carlo Maria Viganò, oggi nunzio negli Stati Uniti, resa pubblica nel corso della trasmissione televisiva "Gli intoccabili", la sera del 25 gennaio, sul canale italiano "la 7";

– il secondo la nota diffusa il 26 gennaio, a proposito della stessa trasmissione, dal direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi.

La lettera di Viganò a Benedetto XVI è stata il pezzo forte di questa puntata de "Gli intoccabili". È stata esibita assieme a un fascio di altre lettere scritte dallo stesso Viganò al papa e al segretario di Stato Tarcisio Bertone. È logico presumere che le copie di queste lettere siano arrivate al curatore della trasmissione, Gianluigi Nuzzi, per via diretta o indiretta, dal mittente piuttosto che dai destinatari. Nella nota di padre Lombardi si esprime "amarezza per la diffusione di documenti riservati" ma non si accusa nessuno.

A dar più sostegno alla trasmissione c’è stato il fatto che vi abbiano partecipato tre esponenti della Santa Sede. Due intervistati nelle rispettive residenze: il vescovo Giorgio Corbellini e il cardinale Velasio de Polis. Uno ospite in studio: il direttore de "L'Osservatore Romano" Giovanni Maria Vian. Il cardinale intervistato in maniera “oscurata” potrebbe essere stato lo stesso de Paolis ripreso a sua insaputa mentre parlava "off the records".

UN “RITO” DAVVERO CATTOLICO

Un “Rito” davvero cattolico. Un film da imprimatur sull’esorcismo 

esorcismo cattolico e superstizioni di cattolici “adulti”

Riflessioni su un film: “The Rite”

Il demonio contro cui lottano i protagonisti del film, tra l’altro, incarna perfettamente lo “spirito del mondo”, perché vuole far credere al giovane seminarista di non esistere, di essere una mera rappresentazione del male, che la possessione sia una forma sconosciuta di schizofrenia alla quale la scienza non ha ancora dato una spiegazione. Un demone subdolo che poi si rivela come l’antagonista di Jahvè nei deserti mediorientali, quel Baal posto dagli idolatri cananei al vertice degli dei del monte Sapanu.
 di Vincenzo Scarpello
E finalmente fu Il Rito, film di Mikael Håfström del 2011 che ritorna nell’ottica filologica dell’Esorcistadi Friedkin per affrontare il problema della possessione demoniaca. E dove Anthony Hopkins interpreta, al suo solito, magistralmente la figura di padre Lucas, esorcista un po’ stravagante e gattofilo, che introduce il giovane seminarista verso il mistero terrificante del Male.
A voler essere pignoli, dall’alto del retaggio dell’italica cinematografia horror che ci ha abituato ai Dario Argento ed ai Lucio Fulci, questo Il Rito non brilla di certo per tensione narrativa, emersione di simboli e forza di immagini e non costituisce nemmeno una prova registica particolarmente efficace da parte dello svedese che ha dato prove migliori in film come 1408. Costituisce però da un punto di vista teologico un unicum, data la sua perfetta rispondenza agli insegnamenti della Chiesa sul mistero del male e sulla cosiddetta “teologia della malattia”.

giovedì 26 gennaio 2012

San Remo,Brazil

Brasile. La Pentecoste di padre Marcelo
Cambia volto il cattolicesimo del più popoloso paese dell'America latina. I carismatici si propagano a milioni. E hanno una star in un sacerdote che riempie gli stadi predicando l'amore di Dio

di Sandro Magister


ROMA, 26 gennaio 2012 – Il Brasile, che sarà teatro della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, è il paese con il più alto numero di cattolici del globo, davanti a Messico, Filippine, Stati Uniti e Italia.

Ma mentre fino al 1980 erano cattolici nove brasiliani su dieci, oggi gli appartenenti alla Chiesa di Roma sono scesi a due terzi della popolazione.

Gli altri sono passati in larga parte al protestantesimo. A un protestantesimo quasi tutto di tipo carismatico, pentecostale.

Celebrazioni festose, musica, canto, guarigioni, linguaggio ispirato: i caratteri del pentecostalismo sono vicini a quella religiosità popolare che la teologia della liberazione – in auge nella Chiesa cattolica brasiliana negli anni Settanta ed Ottanta – giudicava negativamente, accusandola di disimpegno sociale.

Intanto, però, anche dentro la Chiesa cattolica il pentecostalismo si propagava con rapidità travolgente. In una forma ortodossa, con il nome di Rinnovamento nello Spirito. E la gerarchia decise di dargli spazio. Il cardinale Cláudio Hummes, uno dei leader più in vista della Chiesa cattolica brasiliana, dalle giovanili simpatie per la teologia della liberazione si convertì a fervente sostenitore del Rinnovamento nello Spirito.

Oggi, secondo le stime di uno studioso attendibile come David Barret, i protestanti pentecostali e i cattolici carismatici totalizzano insieme, in Brasile, ottanta milioni di fedeli, il 40 per cento dell'intera popolazione. Di questi, i cattolici sarebbero circa 35 milioni.

Vaticano, intrighi a corte

Paolo VI non lo voleva più definire con l'antiquato termine di "corte", ma a quanto pare, l'entourage del Papa, con gli intrighi e i sospetti, sembra giunto dalla Versailles di Luigi XV. A discapito di Papa Benedetto e dei cattolici, che se ne stanno a guardare, ammutoliti. Non ci resta che... pregare. 
di Paolo Rodari (per Il Foglio)

Il comitato permanente dell’Istituto Toniolo, la “cassaforte” dell’Università Cattolica e dell’ospedale Gemelli, si riunisce domani per sancire l’entrata del cardinale Angelo Scola tra i suoi membri. L’arcivescovo di Milano prende il posto del notaio Giuseppe Camadini, storico rappresentante del cattolicesimo bresciano e della sua “finanza bianca”, recentemente dimessosi assieme all’economista Alberto Quadrio Curzio. L’entrata ufficiale di Scola è significativa non soltanto perché porterà presto il nuovo arcivescovo di Milano ad assumere la presidenza dell’Istituto al posto del cardinale Dionigi Tettamanzi, ma anche perché affossa definitivamente le aspirazioni del Vaticano che intendeva portare alla presidenza del Toniolo un suo uomo di fiducia, l’ex presidente della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick.

De profundis..

GRANDI FUNERALI A CORTE!

S.E. il Cardinal Bertone
di Francesco Colafemmina

Molti di voi avranno visto ieri sera la trasmissione "Gli Intoccabili" condotta su La7 da Gianluigi Nuzzi. Argomento della trasmissione: la defenestrazione di Mons. Carlo Maria Viganò, ex segretario del Governatorato dello Stato Città del Vaticano ad opera del Cardinal Bertone e dei suoi accoliti. Purtroppo per il Cardinale e, ahimè, per il Santo Padre, a difendere la Santa Sede dall'accusa di essere una specie di piccola corte dei misteri, piena di inganni, invidie, ricatti, è stato chiamato in studio l'integerrimo professor Vian. Un uomo di cultura, equilibrato, un professore e un giornalista di altissimo profilo che tuttavia non ha una gran confidenza con il mezzo televisivo. Risultato: lo scandalo non può più essere arginato. Dunque tanto vale parlarne. E per farlo comincerò andando a ritroso...

Errori eucaristici e liturgici

Pane lieviato (prosfora) dal quale viene tratta
la parte da consacrare nella "Messa bizantina".
Esorto l'amabile lettore che s'avventura in questo blog ad avere pazienza: purtroppo non sempre si possono dire cose dolci e piacevoli. A volte è necessario segnalare errori e distorsioni, se non altro per mostrare che non tutto può essere uguale a tutto, non tutto può essere intercambiabile.

I nostri bisnonni non si facevano grossi problemi: avevano una fede semplice e serena. Mai avrebbero immaginato le "fantasie" dei tempi attuali. Una delle "fantasie" riguarda proprio l'Eucarestia. Oggi non ci rendiamo minimamente conto che certe affermazioni presentate come "moderne" sono totalmente eversive.

Prendo a titolo d'esempio alcune frasi catechistiche d'un esponente d'un movimento cattolico.

Queste frasi sono come malattie mortali che possono raggiungere ogni dove. Prima che il virus si diffonda ulteriormente è bene individuarlo ed analizzarlo.

1) "Il pane e il vino non sono fatti per essere esposti, perché vanno a male… sono fatti per essere mangiati e bevuti. “Io sempre dico ai Sacramentini, che hanno costruito un tabernacolo immenso: se Gesù Cristo avesse voluto lEucarestia per stare lì, si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male".

In questa frase si mescolano verità e falsità: è un dolce avvelenato.

Nuzzi e i misteri del Vaticano: "Privilegi e corruzione"

 


«Beatissimo Padre, un mio trasferimento in questo momento provocherebbe smarrimento e scoramento in quanti hanno creduto fosse possibile risanare tante situazioni di corruzione e prevaricazione da tempo radicate nella gestione delle diverse Direzioni (del governatorato, l’amministrazione vaticana, nda)». È il 27 marzo del 2011. A rivolgersi in termini così drammatici direttamente a Benedetto XVI,  denunciando privilegi, corrutele e zone opache Oltretevere, è un sacerdote di primo piano. Carlo Maria Viganò, un monsignore che viene incaricato nell’estate del 2009 su fiducia del Santo Padre a controllare tutti gli appalti e le forniture del Vaticano.

mercoledì 25 gennaio 2012

De vaticanistis

Alcuni vaticanisti italiani non hanno idea di cosa stanno parlando
Da Rodari a Tornielli, i nostri vaticanisti non si distinguono né per obiettività né per esattezza d'informazione e sono l'emblema della Chiesa dialogante e pressappochista del Vaticano II. Eppure sono seguiti da una gran massa di persone che continuano ad acquisire le loro informazioni, spesso distorte e preconcette. 
Riprendo da Rorate Caeli questa tempestiva segnalazione odierna:


Nel suo commento pieno di luoghi comuni sulla riunione di oggi - la " Feria Quarta ", o Mercoledì, in cui si riunisce la Plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede - che avrebbe dovuto occuparsi, tra l'altro, delle ultime risposte della Fraternità San Pio X al preambolo dottrinale presentato dal cardinale Levada lo scorso settembre, come avevamo detto qualche giorno fa [ho inserito il nostro di link]. Paolo Rodari, vaticanista del quotidiano italiano Il Foglio, ha questa 'perla' :
« C’è un paradosso all’interno del pontificato in corso: il Papa che chiede a gran voce il rispetto della tradizione, fatica a trovare un accordo con “l’estrema destra” del mondo cattolico. Più facile, per lui, rinsaldare con gli anglicani, quella parte di cristianità maggiormente su posizioni liberal ».

Giudizi taglienti:

“Avvenire” intervista Klaus Berger

di Andrea Galli
Klaus Berger, classe 1940, docente emerito all’università di Heidelberg, è uno dei più autorevoli studiosi del Nuovo Testamento in Germania. È guardato con simpatia dal grande pubblico, con cui ha sempre cercato di tenere aperto un canale di comunicazione – dagli articoli sui quotidiani ai tanti libri divulgativi come Jesus, che nel 2004 ha avuto un riscontro di vendite inusuale. Con i colleghi teologi e biblisti ha invece spesso incrociato le lame, a partire dagli anni ’60 con la sua critica di Rudolf Bultmann e della sua scuola. Il prossimo 9 febbraio, a Roma, sarà lui – con la lectio magistralis «Gesù mette fine all’invisibilità di Dio» – ad aprire il convegno su Gesù organizzato dal comitato per il Progetto culturale Cei (fino all’11), prosecuzione ideale del simposio su Dio del dicembre 2009.

Ma non dicevano che non esiste?

25 gennaio 2012 -
L’articolo più interessante del giorno è senza dubbio l’apertura della pagina culturale di Avvenire. Roberto Beretta intervista il filosofo Claudio Tarditi, ricercatore in filosofia all’università di Torino, che ha scritto per Lindau “Il diavolo, probabilmente. Ripensare Satana oggi”.
In un’intervista intitolata “Vade retro diavolo scatenato“, Tarditi fonda una “demonologia razionale” tornando sulle tesi del filosofo René Girard e ridà cittadinanza al diavolo nel pensiero contemporaneo.

ANCHE QUESTO E' FRUTTO DEL CASO!

Inizia lo spettacolo blasfemo a Milano e guarada caso.....
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...
Terremoto nel Nord Italia. Paura da Milano al Veneto
Mercoledì, 25 gennaio 2012 - 09:16:00
Una scossa di terremoto ha appena fatto 'tremare' Milano. Non si conosce ancora l'entita', ma e' stata sentita chiaramente in centro citta'. Molte persone si sono radunate fuori dai palazzi. La forte scossa è stata avvertita poco dopo le 9 del mattino. 
Alcuni edifici sono stati fatti evacuare e molte persone si sono riversate per le strade. In molti casi è stato infatti attivato il sistema di allarme che ha lanciato l'ordine di evacuazione.

Milano di registi ed arcivescovi..

Dalla Milano dei Padri della Chiesa e del Card Schuster alla Milano di Castellucci


Se qualcuno mettesse, al posto dell’amabile Volto di Gesù Cristo Nostro Signore, la fotografia di Romeo Castellucci oppure quella della direttrice artistica del teatro Parenti di Milano, Andrée Ruth Shammah, scatterebbero le denunce. Nell'esecrabile spettacolo di Castellucci ad emergere sono soltanto la bruttura e il fetore, in tutti i sensi, che bene evidenziano, però, l’abisso nel quale è giunta la cultura di quell’Occidente nato dal Cristianesimo cattolico e dalla sua insuperata capacità di sublimare le grandezze classiche (filosofia greca e diritto romano). 
L’ “opera” arriva in Italia e precisamente a Milano, la città di sant’Ambrogio (339/340-397), di sant’Agostino (354-430), di san Carlo Borromeo (1538-1584), del Cardinale Schuster (1880-1954)… la città che contribuì, con le sue maestose chiese, con la sua Fede, con i suoi Padri della Chiesa a convertire il geniale John Henry Newman (1801-1890). Il Cardinale, beatificato da Benedetto XVI nel 2010, scrisse nell’autunno del 1846: 
«Nella città di sant’Ambrogio uno comprende la Chiesa di Dio più che non nella maggior parte degli altri luoghi, ed è indotto a pensare a tutti quelli che sono sue membra.

La Scienza e il Miracolo Eucaristico di Lanciano



Dovendo preparare una conferenza sulla Sindone per i miei studenti, visto che il gruppo AB del sangue che è stato trovato su di essa è lo stesso del Sudario di Oviedo e del sangue delMiracolo Eucaristico di Lanciano (1), nel comporre le slides e i commenti mi sono interessato nuovamente di quest’ultimo prodigio di cui ho già parlato in uno dei miei primi post.
Arrivato alle verifiche sperimentali effettuate dal prof. Linoli nel 1971, che ha scoperto che la carne del Miracolo in cui si è trasformata l’Ostia è una sezione di cuore umano che era ancora vivo nel momento dell’evento (2), mi sono chiesto come avrebbero reagito i miei studenti alla notizia. In effetti gli esami con risultati così clamorosi sono stati effettuati solo da due professori, anche se autorevoli: Linoli, primario di Analisi Cliniche e di Anatomia patologica all’Ospedale di Arezzo, e Bertelli, ordinario di Anatomia Umana all’Università di Siena. 
Già mi aspettavo i commenti un po’ dissimulati o anche sarcastici degli alunni del tipo  ‘e se si sono sbagliati (in buona o cattiva fede)?’. E perciò mi sono chiesto come fare per prevenire questi 'dubbi'.

martedì 24 gennaio 2012

L'eloquenza dei segni


                                                                   Disposizione ecclesiastica in un edificio attuale

In questo blog ho spesso segnalato come il linguaggio nella liturgia sia importante e nulla è affidato al caso. 

L'orientamento tradizionale, quello "conservatore" e, infine, quello "progressista" sono ben riconoscibili e ognuno ha un messaggio differente da dare.

Inutile rimarcare che nella liturgia cristiana ha senso solo l'orientamento tradizionale, dal momento che gli altri due alla fine non sono che un "gioco" con la realtà del sacro, per quanto motivato da vari ragioni più o meno apparentemente sostenibili e serie.

Nella foto ho voluto porre un esempio di disposizione "progressista" che obbedisce, nello specifico, ai bisogni di un particolare movimento cattolico. Soluzioni simili, però, si possono trovare anche in altri ambiti ecclesiali cattolici.

La mia analisi vuole aiutare i lettori ad "interpretare" il messaggio che si riceve quando si entra in un tempio.

Ermeneutica artistica

Piero Manzoni come ermeneuta dell’arte sacra contemporanea


Scelgo di pubblicare questo banalissimo articolo in una ricorrenza non banale, la messa in scena del teatro blasfemo di Romeo Castellucci, Sul concetto di volto nel Figlio di Dio, tristemente noto per il lancio di escrementi su un bel ritratto del Cristo.
Dovremmo riflettere attentamente sul fatto che un arte ormai ridottasi a pura merda, non può che battere due strade: o fare ammenda del proprio errore e  convertirsi radicalmente, oppure colma di frustrazione passare a gettar merda sui capolavori altrui.

Festa pagana

Festa pagana

(di Gianfranco Amato) Dall’Inghilterra giunge un’interessante lezione per tutti coloro che si ostinano a ritenere Halloween un’innocente festicciola per fanciulli mascherati. Questi gli antefatti della vicenda che ha coinvolto Tom Wilson, l’ex sindaco di Nuneaton, ridente cittadina situata nel cuore dell’Inghilterra, e nota per aver dato i natali alla celebre scrittrice vittoriana Mary Anne Evans, meglio nota con lo pseudonimo maschile di George Eliot.
Nell’ottobre del 2009 Tom Wilson declinò l’invito, rivoltogli nella sua veste istituzionale, di partecipare formalmente ad un evento celebrativo della nota festa di Halloween. Fin qui nulla di male. I problemi per Wilson cominciarono quando ebbe la disavventura di dichiarare, in un’intervista al quotidiano britannico Telegraph, che i motivi del rifiuto risiedevano nelle sue convinzioni religiose. Poiché si trattava di una «celebrazione pagana», Wilson affermò che non intendeva aver nulla a che fare con essa, né intendeva associarla ufficialmente alla comunità che egli rappresentava. L’incauto sindaco si spinse oltre dichiarando che quella festa nasconde in realtà lati oscuri, deriva dall’antico culto del dio Samhain, Signore della Morte, e che non appare per nulla sano far partecipare bimbi ad una simile ricorrenza senza avere l’esatta consapevolezza di cosa vi stia dietro.
Inevitabile la furia e la protesta dei pagani, giunti persino a presentare una formale denuncia al Consiglio comunale di Nuneaton, sul presupposto che le affermazioni di Wilson, oltre ad apparire «inappropriate e offensive», integrassero anche una vera e propria discriminazione nei confronti degli stessi pagani. Il Council’s standard sub-committee, una sorta di commissione d’inchiesta comunale sui comportamenti degli amministratori, dopo più di due anni di accurata inchiesta, ha ora emesso il proprio verdetto. Tre sono i “capi d’imputazione” per i quali l’ex sindaco Tom Wilson è stato riconosciuto colpevole. Il primo è quello di «non aver trattato il prossimo con rispetto».
Il secondo è relativo al fatto di «essersi comportato in modo tale da porre l’amministrazione comunale nella spiacevole situazione di venir accusata di atteggiamenti discriminatori e di violazione della normativa sull’uguaglianza». Il terzo, infine, è quello di «aver agito in maniera tale da compromettere il prestigio di una carica pubblica». Al povero Wilson è stata, quindi, affibbiata una dura censura scritta e l’obbligo di scrivere una pubblica lettera di scuse.
Dopo l’udienza della Commissione, l’ex sindaco si è rammaricato per la particolare severità della punizione inflittagli, precisando, peraltro, che dall’ottobre del 2009, ovvero da quando è accaduto l’episodio contestato dai pagani, lui non ha mai ricevuto personalmente una singola lamentela né verbale né scritta da parte di chicchessia. Si è poi sfogato criticando lo spreco di tempo e di denaro dei contribuenti per l’inchiesta durata due anni e cinque mesi su una simile vicenda.
Questa surreale vicenda di Tom Wilson è rivelatrice di alcuni aspetti interessanti. Ancora una volta conferma, ad esempio, come i pagani in Gran Bretagna siano entrati ufficialmente a far parte delle categorie “protette” dalla politically correctness, insieme alle donne, agli omosessuali, ai neri, ai disabili, ai trans, ai musulmani, et similia.
Ricordo, tra l’altro, che il 10 maggio 2010 il Ministero britannico degli Interni ha ufficialmente riconosciuto la Pagan Police Association, un’organizzazione di poliziotti pagani (sono oltre 500 tra agenti e ufficiali, inclusi druidi, streghe e sciamani), autorizzando i membri ad assentarsi dal lavoro durante le relative feste religiose. Oggi, infatti, i dirigenti della polizia danno alle celebrazioni pagane la stessa considerazione tenuta per il Natale dei cristiani, il ramadan dei musulmani e la pasqua degli ebrei. Halloween è una delle otto feste pagane ufficialmente riconosciute dal Ministero degli Interni.
Andy Pardy, capo della polizia di Hemel Hempstead nell’Hertfordshire, che è cofondatore della Pagan Police Association e adoratore delle antiche divinità vichinghe, tra cui il dio Thor dal martello distruttore e Odino dall’occhio ciclopico, quando diede l’annuncio ufficiale del riconoscimento da parte del Ministero degli Interni, precisò l’importanza per i poliziotti pagani di poter «finalmente celebrare le proprie festività religiose e lavorare in altre giornate, come Natale, che per essi non hanno nessunissima rilevanza». Sono stati pure nominati tre assistenti spirituali pagani per le forze di polizia, e le nuove disposizioni normative oggi consentono, inoltre, agli stessi pagani di prestare giuramento in tribunale su ciò che «essi considerano sacro».
Come si vede, l’episodio dell’ex sindaco di Nuneaton svela retroscena illuminanti sulla reale natura della festa di Halloween. Gli ingenui cattolici che ancora si ostinano a non considerarla una festa pagana sono serviti. (Gianfranco Amato)http://www.corrispondenzaromana.it/festa-pagana/